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Morto Franco Biondi Santi, custode tradizione Brunello 

E' morto, all'età di 91 anni, Franco Biondi Santi, definito il 'custode' del Brunello di Montalcino e gentiluomo d'altri tempi. A darne notizia è WineNews che commenta: "Il mondo del vino saluta uno dei sui simboli".

Fino ad oggi Franco Biondi Santi, figlio di Tancredi, ricorda Winenews, era rimasto "il fedele e prezioso 'guardiano' intransigente della tradizione del Brunello, nell'azienda in cui il grande vino è nato". 

E' infatti nella tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi, a Montalcino, che il nonno di Franco Biondi Santi, il 'garibaldino' Ferruccio, nell'Ottocento ha inventato il Brunello, intorno al 1870, dopo aver selezionato un particolare Sangiovese e averlo vinificato in purezza, e dove Tancredi, figlio di Ferruccio, ha avuto il merito di sistematizzare il protocollo di produzione, tanto che fu uno degli ispiratori e promotori del disciplinare.


Tancredi, si ricorda ancora, "impresse un nuovo slancio alla produzione del Brunello, diventando, di fatto, l'ambasciatore di Montalcino e dei suoi vini.
Tancredi Biondi Santi, seduto a sinistra, nel 1970 alla ricolmatura del Brunello riserva, insieme a Mario Soldati.

Introdusse la pratica della 'ricolmatura' delle vecchie Riserve (storica quella realizzata con lo scrittore Mario Soldati e il maestro della critica enogastronomica italiana Luigi Veronelli), con vino della stessa annata (la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891).

 Brunello Riserva 1955, "il vino del secolo XX" (Wine Spectator).

Fu l'artefice del Brunello di Montalcino Riserva 1955, l'unico italiano inserito dalla rivista Usa 'Wine Spectator' tra i 12 migliori vini del Novecento".
"Wine Spectator", una delle riviste piu’ autorevoli nel mondo del vino, ha inserito nel 1999 il Brunello Biondi-Santi riserva 1955 nei migliori 12 vini prodotti al mondo nel secolo XX, l'unico italiano.


Il giornalista James Suckling nello stesso numero della rivista commentò: “dove sarebbe l’Italia senza i grandi vecchi vini Biondi Santi?”.

 

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