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OIV: la produzione mondiale di vino nel 2013 aumenta in modo significativo mentre il consumo si stabilizza

La Spagna registra una produzione di vino elevata, di oltre 40 Mhl. Con 45 Mhl, l'Italia ha prodotto il 2% in più rispetto al 2012. Crescita del 7% in Francia (44 Mhl) e in Portogallo (6,7 Mhl)


Nel 2013, il raccolto a livello mondiale è stato considerevole anche grazie all'aumento della produttività dei vigneti". Il direttore generale dell’OIV Federico Castellucci ha presentato il 28 ottobre a Parigi, presso la sede dell'Organizzazione, i dati disponibili per questo periodo dell'anno, che consentono di stabilire un bilancio provvisorio dell'annata 2013 in termini di superficie dei vigneti, produzione di vino, consumo e commercio internazionale.

Produzione mondiale in crescita
La produzione complessiva di vino cresce in modo significativo, tenendo conto della scarsa quantità vinificata prodotta nel 2012 (258 Mhl). Il mondo vitivinicolo è tornato quest'anno ai livelli di produzione del 2006, nonostante il calo persistente - circa 15.000 ettari in meno nel 2013 - della superficie del vigneto mondiale, in particolare in Italia e in Spagna. Fuori dall'Europa, il ritmo complessivo di crescita delle superfici piantate nell'emisfero sud e negli Stati Uniti è rallentato ormai da diversi raccolti.

"Con 300.000 ettari di vigne in meno rispetto all'annata 2006, il raccolto del 2013 è stato abbastanza importante, grazie a una produttività che continua a crescere, malgrado la battuta d'arresto che le condizioni climatiche avverse avevano provocato nel 2012", ha spiegato il direttore generale dell'OIV.

Secondo le previsioni, nel 2013 il mondo avrebbe prodotto 281 milioni di ettolitri di vino. Nell'Unione europea "il livello di produzione di vino (164 Mhl) può essere definito altrettanto elevato", ha affermato Castellucci. Le previsioni dei principali paesi vitivinicoli europei indicano una crescita a volte molto rilevante rispetto all’annata precedente. È il caso della Spagna, che registra una crescita della propria produzione del 23%, con oltre 40 milioni di ettolitri. In Francia e Portogallo, la crescita è del 7% rispetto al 2012.

Fuori dall'UE, l'insieme dei paesi registra una produzione vinificata in netta crescita. Gli Stati Uniti hanno prodotto 22 Mhl e anche in Sud America la tendenza è in crescita: il Cile raggiunge il nuovo record di 12,8 Mhl, mentre in Argentina, in seguito a una cattiva annata 2012, il raccolto vinificato è di 15 Mhl (+27%). La Nuova Zelanda registra quest’anno un livello di produzione record di 2,5 Mhl, mentre l'Australia potrebbe raggiungere una produzione stimata di 13,5 Mhl.

Stabilizzazione della domanda
La stima dell'evoluzione del consumo in questo periodo dell'anno non è che una proiezione, poiché gli 3 ultimi mesi del raccolto - in particolare dicembre, che può rappresentare sino al 40% delle vendite totali per alcuni prodotti – rivestono particolare rilevanza nel bilancio annuale.

Il settore vitivinicolo non ha ancora visto un’inversione di rotta significativa dopo la crisi economica del 2008. Gli effetti dello scarso raccolto 2012, che hanno causato problemi di approvvigionamento (specialmente nel mercato del vino sfuso), potrebbero continuare in parte a farsi sentire quest'anno. Ciò nonostante, le stime del consumo mondiale di vino lasciano intravedere un consolidamento della domanda, grazie all'estensione geografica dei mercati dei nuovi paesi consumatori.
 

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