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OLIO ITALIANO

Olio: fatto un altro passo per la tutela del Made in Italy


Le modifiche approvate dalla Commissione europea, fortemente sostenute dall'Italia, favoriranno la prevenzione ed il contrasto delle frodi in un settore strategico del Made in Italy. "Siamo molto soddisfatti, perché è necessario continuare sul percorso intrapreso a difesa della trasparenza e della qualità del prodotto, tanto a livello comunitario quanto nazionale. Il settore dell'olio d'oliva rappresenta un patrimonio importante per il nostro Paese e per questo va tutelato e valorizzato".


Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato l'approvazione, all'unanimità, delle modifiche al regolamento (CEE) n. 2568/91, avvenuta nel corso del Comitato di gestione OCM Unica - ortofrutta e olio di oliva del 5 novembre 2013.

La Commissione ha in particolare recepito le decisioni del Consiglio Oleicolo Internazionale per quanto riguarda i metodi per la determinazione degli "etil esteri", in sostituzione del metodo di calcolo degli "alchil esteri", facilitando in tal modo le azioni volte alla prevenzione di pratiche fraudolente.

I limiti di etil esteri consentiti sono stati fissati con un decremento graduale: 40 mg/kg per la campagna 2013/2014, 35 mg/kg per il 2014/2015 e 30 mg/kg per le campagne successive; ciò comporterà quindi che la determinazione dell'olio extravergine di oliva passerà progressivamente verso parametri più restrittivi, ma maggiormente rappresentativi della qualità del prodotto.

Sono state inoltre apportate talune modifiche in materia di campionamento degli oli di oliva, nonché per la valutazione organolettica degli oli di oliva e nel metodo per il rilevamento degli oli estranei negli oli di oliva noto come "metodo globale".

Il regolamento entrerà in vigore dal 1° marzo 2014; tuttavia, i prodotti legalmente fabbricati ed etichettati, immessi in libera pratica prima di tale data, potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
www.politicheagricole.it

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