La festa di San Valentino, un invito al brindisi più romantico dell’anno celebrando
“la promessa d’amore”
Aldilà di qualsiasi altra valenza che vogliamo attribuire a questa festa , che sia alimentata indubbiamente, come per altre giornate analoghe, dal consumismo, può comunque essere una delle tante occasioni per una romantica cena, un tête-à-tête all’insegna del buon cibo e per stimolare l’interesse verso il variegato mondo dei vini
Per chi volesse festeggiare un San Valentino casalingo in un
contesto un po’ più intimo, ecco alcuni consigli su cosa utilizzare nelle
nostre ricette. Dal peperoncino, affermato alleato dell’ars amatoria, al sedano, ma anche il finocchietto selvatico o il
pistacchio di Bronte: sono tanti i prodotti della terra che contribuiscono a
rendere più “stuzzicante” la cena di San Valentino.
E' quanto afferma l'associazione agrituristica Terranostra
della Coldiretti che ha censito in una ricerca i protagonisti di una tavola
adeguatamente “stimolante” per il tête-à-tête di San Valentino.
Sono molti - sottolinea Coldiretti - i prodotti della campagna che da nord a sud del Paese vengono considerati come elisir naturali dell'amore. Dalla Sicilia importanti virtù arrivano dal finocchietto selvatico che sprigiona un sapore “catturante” e dal pistacchio di Bronte, esaltato, fin da tempi antichi per i suoi stuzzicanti poteri. Da non dimenticare poi il sedano, popolarmente conosciuto perché esercita un'azione stimolante sulle ghiandole surrenali e contiene sostanze che servono da richiamo olfattivo per la riproduzione.
C'è poi per la Puglia - continua Coldiretti - il cinipi, verdura simile alla cima di rapa, incrocio tra cicoria e asparago e il verrùch, insalata verde leggermente amarognola, di dimensione ridotta rispetto alla norma ma che sprigiona un potere eccitante. Per avere Cupido come alleato - prosegue Coldiretti - si può anche tentare con il brodo di giuggiole, un liquore dolce ottenuto per infusione dei piccoli frutti del giuggiolo, una pianta molto diffusa nei cortili del Veneto e della Romagna.
E per i più coraggiosi anche i tradizionali aglio e cipolla che sono considerati alternativa naturale al viagra di cui contengono componenti simili al principio attivo. Molti di questi prodotti - conclude la Coldiretti - si trovano nei piatti serviti dagli agriturismi, scelti quest'anno per il tête-à-tête di San Valentino da centomila innamorati in cerca di intimità.
Per quanto riguarda il giusto abbinamento con il nettare di
bacco il mio consiglio ricade su alcuni vini dalle marcate note speziate che
ben si sposano ed esaltano gli ingredienti descritti. Sono vini ottenuti da
vitigni spesso dimenticati nel recente passato, ma oggi giorno in via di
riscoperta e vinificati in purezza, quella che si direbbe la consueta
riscoperta delle tradizioni, perpetuata dalla costanza e volontà di alcuni
audaci produttori.
Il Lacrima
di Morro d’Alba, dagli intensi profumi di rosa, viola e frutti di
bosco. Un vino il cui nome può ingannare facilmente sulla precisa
identificazione geografica. Infatti, si tratta di un vino prodotto nell’omonimo
comune (Morro d’Alba e dintorni) in provincia di Ancona ed il vino prende il
nome dalla stessa uva.
Non poteva mancare il Ruchè, già proposto in una recente recensione. Ottenuto dall’omonimo vitigno rimasto presente in una parte del Monferrato astigiano, grazie allo sforzo degli uomini della zona, i quali non solo l’hanno preservato con certa lungimiranza, anzi, hanno dato impulso anche agli altri produttori.
La Vespolina è un vitigno autoctono in
passato nominato “uva dello zio”, una volta impiegato per dare colore ai vini
di base Nebbiolo, oggi riscoperto
con successo per la vinificazione in purezza. L’area di produzione è nella
parte alta del Piemonte, nella provincia di Novara, non tanto lontano dai
grandi laghi. Una notevole freschezza con netti profumi fruttati e sentori di
spezie, ne delinea il carattere, un vino adatto anche all’invecchiamento.
Il Sirah, forse il più noto tra i vini
speziati. Un vitigno internazionale che ha trovato un suo habitat naturale nel
nostro paese ed in particolare nel calore della terra siciliana, dove esprime
grande intensità, complessità ed una maggiore espressività aromatica.
Infine consiglio a chi ha la fortuna di trovarlo, il Verduno
Pelaverga, ottenuto dalle rare uve Pelaverga coltivate in Verduno,
gioiello dei Savoia nella provincia di Cuneo, un vitigno tardivo come il
Nebbiolo. Il Verduno Pelaverga è un vino molto particolare dai caratteristici
sentori fruttati di fragola, floreali e dalle ampie e intense note speziate.
Mancano ormai poche ore alla cena più romantica dell’anno,
da celebrare cenando mano nella mano. Una sera che tutte le coppie innamorate
aspettano con gioia e che festeggiano regalandosi momenti di piacere anche
gastronomico.
Una tradizione dolce e antica, che ogni anno si rinnova con
immutata magia … Perché: “L'amore non è
già fatto. Si fa. Non è un vestito già
confezionato, ma stoffa da tagliare, preparare e cucire. Non è un appartamento
chiavi in mano, ma una casa da concepire, costruire conservare e, spesso,
riparare.” Michel Quoist
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