Passa ai contenuti principali

VINNATUR 2015



VINNATUR 2015: le mie impressioni 

Lungi dall’essere esaustivo, anche per non essere riuscito a degustare tutti i campioni, ne segnalo alcuni che non conoscevo e che mi hanno particolarmente colpito perché, pur sposando la filosofia dei vini naturali, mantengono intatta l’integrità del prodotto come espressione del terroir e, soprattutto - e non poteva non esserlo - sono vini veramente buoni.


di Claudio Serraiotto 




Legnani Stefano, Vino Bianco, 2014, Sarzana ( Liguria)

Vino sostanzialmente da vermentino con aggiunta di uva erbarola, sempre da vigne mediamente di 60 anni. Nel prodotto domina una grande, tipica, percettibile acidità. Le note di erbe aromatiche sono ben presenti, restando sullo sfondo una leggera nota di ossidazione e sapidità. Le percezioni caratteristiche sono comunque preservate. Il prodotto è integro. Il Vigneron mi evidenzia nel vino la percezione della macerazione sulle bucce e l’uso di “pied de cuve” da proprie uve, su fermentazioni a temperatura controllata. Ottimo esempio.






Domaine Vinci,  Grenache Blanc e  Carignan Blanc, ‘13, Roussillon, 12,5%

All’aspetto è volutamente velato, color giallo paglierino. All’olfatto emergono percezioni di macerazione, di uva passa, di fienagione. A seguire lampone, erbe mediterranee, mineralità. In bocca si dimostra prodotto integro, di struttura, con ritorni di quanto percepito alla olfatto, con buona acidità e sapidità, in perfetto equilibrio con la morbidezza. Lungo.








Weinberg, dolomiten sauvignon igt, 2012, 14,5%

Giallo paglierino luminoso, volutamente velato. All’olfatto emerge il vegetale, la salvia, ben equilibrato da sentori di macerazione sulle bucce. In bocca è avvolgente ed equilibrato, caldo ma fresco. Ritornano le percezioni di pompelmo e iodate di lisi dei lieviti, sullo sfondo di mineralità, note che rendono invitante il successivo sorso.









Colli Tortonesi Doc, Timorasso, 2012, Valli Unite Soc. Coop. Agr., 15%

Vino rosso vestito di bianco. Presenta percezioni caratteristiche. In bocca ha grande struttura ed è ben equilibrato nonostante il titolo alcolometrico elevato, per una percezione netta e decisa di freschezza e sapidità con leggera nota di tannino, per presenza di raspi selezionati in fermentazione.








Andreas und Elisabeth Tscheppe, Chardonnay, South Styria, 12,5%

Giallo paglierino luminoso.  Olfattivamente  intenso, con percezioni di burro di arachidi e  mineralità, ben sostenute da note di pompelmo, salvia, mentre restano nello sfondo la frutta tropicale, i sentori di vaniglia, e le note terziarie iodate, il miele di castagno e l’uva passa. In bocca presenta una bella integrità. E’ avvolgente, rotondo. Chiude in lunga persistenza su note di sapidità. E’ intrigante.






 

Vigneti delle Dolomiti Igt, Teroldego, Granato, 2011, A.A. Foradori, 13%

Color rosso rubino impenetrabile. All’olfatto  emergono percezioni fruttate di confettura  acida di piccole ciliegie, note centrate di rosa, erba fresca, mineralità. In bocca è giustamente fresco, tannico e sapido seppur in perfetto equilibrio per componenti della morbidezza ben percettibili. Rimane lungo con tipici ricordi amarognoli di mineralità e tannino. Sempre una certezza.








Santorini, Assyrtiko , Winery Hatzidakis, 2013, 13,5%

Vino Vulcanico. Presenta una grande sapidità ed una grande freschezza, confermata sia al naso  che in bocca. E’ avvolgente al gusto, ben equilibrato, secco, caldo, seppur abbastanza morbido, con una leggerissima percezione tannica. E’ vino persistente, perfettamente integro, con un bel finale di mineralità sulfurea, di agrumato di cedro, vegetale di salvia, e questo pur essendo vino naturale. La nota è premiante . Una bella scoperta rappresentativa di Santorini, nel panorama di Vin Natur.







Stemberger Vini, Vitovska

Color giallo paglierino intenso, perfettamente limpido. Al primo approccio olfattivo salgono percezioni di macerazione, di spezie dolci, pepe bianco, cannella, di vegetale, erbe mediterranee, salvia, a cui seguono note di albicocca, miele, su sfondo di affaticato. In bocca è vino avvolgente, di struttura, equilibrato per una percettibile sapidità e freschezza, con leggero e quasi impercettibile sentore di Tanino. E’ complesso, confermando quanto percepito al naso, con ritorni di litchi, pompelmo rosa. Chiude con finale lungo. Meraviglioso, farà parlare di sè.






Passito di Pantelleria Doc, bukkuram,2012, Marco De Bartoli, 14,5%

Vino Vulcanico. Giallo Paglierino con riflessi dorati, vivace. All’olfatto è ampio e fine: emergono intriganti note di albicocca disidratata e fieno secco, poi a seguire pepe bianco, anice,  uva passa, tabacco kentucky, su sfondo di mineralità sulfurea. Al gusto è vino in perfetto equilibrio in cui le importanti componenti della morbidezza sono ben sostenute e contrastate da quelle evidenti della durezza. Il risultato è un vino non stucchevole, che invita a successivi sorsi senza stancare. Chiude con una lunga persistenza, giocata sulle stesse note olfattive emerse. Chapeau.



Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece