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Osservatorio del Vino italiano

L’Unione Italiana Vini ha presentato oggi l'Osservatorio del Vino Italiano, realizzato in partnership con Ismea e l'Università Bocconi
Durante l'evento a cura di Wine Monitor-Nomisma sono stati illustrati i risultati di una indagine sul mercato nazionale del vino (Horeca e Gdo) e una survey sul consumatore italiano

"Nasce l’Osservatorio del Vino italiano, il primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l’analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale."

“Si tratta di un’iniziativa inedita per il nostro Paese e di fondamentale importanza per un comparto produttivo che oggi rappresenta l’eccellenza dell’intero “sistema Italia”, ma che soffre la mancanza di un fonte di rilevazione, commento e diffusione di dati statistici del settore fondati e garantiti istituzionalmente”.

Con queste parole Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, annuncia la nascita dell'Osservatorio del Vino italiano, presentato ufficialmente oggi da Unione Italiana Vini presso la sede del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (via XX settembre 20, Roma), insieme a Ismea e Sda Bocconi, partners del progetto, con la partecipazione del Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Sen. Andrea Olivero. 

Sono seguiti gli interventi di approfondimento delle prime indagini promosse dall’Osservatorio a cura di Fabio del Bravo, Ismea; Silvia Zucconi, Nomisma Wine Monitor; Denis Pantini, Nomisma Wine Monitor. Presenti alcuni tra i più autorevoli rappresentanti istituzionali e del mondo vitivinicolo a livello nazionale.

“La novità di questo Osservatorio – sottolinea il Presidente Domenico Zonin – è che l’elaborazione statistica viene effettuata sulla base dei dati trasmessi dalle aziende a cadenza periodica. Tutto ciò garantisce alle stesse imprese il vantaggio di avere analisi di mercato aggiornate e affidabili in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze informative necessarie per orientare le strategie commerciali e di marketing delle moderne aziende del settore. Con l’Osservatorio del Vino, inoltre, vogliamo offrire alle istituzioni un quadro aggiornato e corretto del mercato del vino indispensabile per operare scelte normative e di regolazione adeguate alla realtà. Attraverso questo lavoro intendiamo costruire un luogo privilegiato per animare il dibattito strategico sul settore vitivinicolo in Italia”.

Le prime attività di ricerca effettuate dall’Osservatorio, riportano che il 64% del consumo di vino è domestico, soprattutto durante i pasti (72%). Il dato sulle vendite di vino nel canale del “fuori-casa” (Horeca, che in Italia rappresenta il 38% delle vendite totali) risulta in crescita nel III° trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +3,1% nei volumi e + 2,3% nei valori, contro una tendenza all’opposto negativa sul versante dei valori per il canale off-trade (e quindi GDO in primis, che rappresenta il 64% delle vendite totali) sempre riferita allo stesso intervallo temporale che sacrifica il -3,9% in volume per mantenere un + 0,9% in valore.

“Il vino si conferma la punta di diamante del nostro settore agroalimentare - ha dichiarato Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea - un comparto che, grazie all’elevata propensione all’export e alla sua innata capacità di raccontare la storia del territorio di origine, fa da guida per l’intero made Italy sui mercati esteri. Le esportazioni di vino nel 2015 potrebbero raggiungere un risultato record di 5,5 miliardi di euro, mettendo a segno un aumento di circa il 7% sul dato del 2014. Un fattore importante di questo successo è stata la spinta della grande vetrina mondiale dell’EXPO a cui si sono affiancate una serie di misure per l’internazionalizzazione varate dal Governo che lasciano ben sperare anche per il 2016, nonostante le incertezze legate alle tensioni geo politiche in atto e alla crisi di molte economie extra Ue. In questo contesto, l’istituzione di un Osservatorio del vino, anche grazie al contributo di enti di ricerca, istituzioni e università, potrà rafforzare questa tendenza, mettendo a disposizione delle aziende elementi conoscitivi e previsionali che servono a potenziare le strategie commerciali”.

“Il Wine Management Lab – aggiunge Andrea Rea, Responsabile Wine management lab SDA Bocconi - rappresenta l'impegno concreto di Sda Bocconi per il vino italiano. Per conquistare la leadership internazionale, l'attività di generazione di conoscenze è fondamentale per rafforzare la peculiare capacità imprenditoriale italiana nella complessa competizione internazionale. La partnership con UIV e Ismea per l'Osservatorio del Vino propone un modello efficace di ricerca, che integra competenze qualificate, network e accessibilità dell'informazione”.

L’Osservatorio del Vino è un progetto promosso da Unione Italiana Vini - che rappresenta più del 50% del fatturato nazionale nel settore del commercio vinicolo e l’85% dell’export - con la partnership strategica di ISMEA e SDA Bocconi-Wine Management Lab, e la partecipazione tecnica di Wine Monitor-Nomisma. Il progetto dell’Osservatorio nasce sulla scia di una collaborazione quasi ventennale tra UIV ed ISMEA nel rilevamento ed analisi di alcuni dati del settore con l’obiettivo di allargarne la base di monitoraggio del mercato e integrarla, grazie al supporto di SDA Bocconi-Wine Management Lab, con analisi di marketing ed indicazioni strategiche utili per le imprese.

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