LA DENOMINAZIONE EST!EST!!EST!!! DI MONTEFIASCONE FESTEGGIA I 50 ANNI
Sabato 7 maggio 2016, ore 15.00, Rocca dei Papi di Montefiascone. Il 3 marzo 1966 l’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone otteneva la DOC, e si poneva come secondo vino a raggiungere l’ambito risultato.
Il primo novembre del 1966 entrano in vigore i disciplinari delle prime 4 DOC italiane riconosciute da un Decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1966: seconda, dopo la Vernaccia di San Gimignano, c’è la denominazione Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, con disciplinare pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 111 del 7 maggio 1966 e poi a seguire l’Ischia e il Frascati.
Un risultato di rilievo che rende merito a un vino letteralmente da leggenda e a un territorio in cui la vite dimora dai tempi degli Etruschi. A 50 anni da questo importante riconoscimento, il neonato Consorzio di Tutela dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone vuole festeggiare il percorso fin qui fatto, la crescita costante in qualità e la forza di questi tre vitigni storici, Trebbiano, Malvasia e Roscetto che insieme rendono l’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone un vino unico.
La leggenda del vino Est! Est!! Est!!!
La fama della cittadina di Montefiascone è strettamente legata alla leggenda di un certo Defuk, personaggio dall'identità misteriosa la cui vicenda ha reso celebre il vino locale.
Si narra che nell’anno 1111 Enrico V di Germania era in procinto di raggiungere Roma con il suo esercito per ricevere dal papa Pasquale II la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero. Al suo seguito si trovava anche un vescovo, tale Johannes Defuk, membro della famiglia di banchieri di Augusta dei Fugger nonché grande intenditore di vini. Per soddisfare questa sua passione alla scoperta di nuovi sapori, il vescovo in quella occasione mandò il suo coppiere Martino in avanscoperta, con l’incarico di assaggiare e scegliere i vini migliori lungo la via per Roma. I due avevano concordato un segnale in codice: qualora Martino avesse trovato del buon vino, avrebbe dovuto scrivere est, ovvero "c’è" vicino alla porta della locanda, e, se il vino era molto buono, avrebbe dovuto scrivere est est. Il servo, una volta giunto a Montefiascone e assaggiato il vino locale, non poté in altro modo comunicarne la qualità eccezionale. Decise quindi di ripetere per tre volte il segnale convenuto e di rafforzare il messaggio con ben sei punti esclamativi:"Est! Est!! Est!!!". Il vescovo, arrivato in paese, condivise il giudizio del suo coppiere e prolungò la sua permanenza a Montefiascone per tre giorni. Addirittura, al termine della missione imperiale vi tornò, fermandosi fino al giorno della sua morte (avvenuta, pare, per un eccesso di bevute). Venne sepolto nella chiesa di san Flaviano, dove ancora si può leggere, sulla lapide in peperino grigio, l’iscrizione: «Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk». In riconoscenza dell’ospitalità ricevuta, il vescovo lasciò alla cittadinanza di Montefiascone un’eredità di 24.000 scudi, a condizione che ad ogni anniversario della sua morte una botticella di vino venisse versata sul sepolcro, tradizione che venne ripetuta per diversi secoli. Al vescovo è ancora dedicato un corteo storico con personaggi in costume d’epoca, che fanno rivivere questa leggenda.Sabato 7 maggio, dunque, il Consorzio ha organizzato un pomeriggio dedicato alla conoscenza dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone nella Rocca dei Papi di Montefiascone.
Il neonato Consorzio di Tutela festeggia i 50 anni dell'Est! Est!! Est!!! con un Convegno e una giornata dedicata alla conoscenza di un vino e di un territorio che sono vanto per la Tuscia da più di mille anni.
Un risultato di rilievo che rende merito a un vino letteralmente da leggenda e a un territorio in cui la vite dimora dai tempi degli Etruschi. A 50 anni da questo importante riconoscimento, il neonato Consorzio di Tutela dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone vuole festeggiare il percorso fin qui fatto, la crescita costante in qualità e la forza di questi tre vitigni storici, Trebbiano, Malvasia e Roscetto che insieme rendono l’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone un vino unico.
La fama della cittadina di Montefiascone è strettamente legata alla leggenda di un certo Defuk, personaggio dall'identità misteriosa la cui vicenda ha reso celebre il vino locale.
Si narra che nell’anno 1111 Enrico V di Germania era in procinto di raggiungere Roma con il suo esercito per ricevere dal papa Pasquale II la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero. Al suo seguito si trovava anche un vescovo, tale Johannes Defuk, membro della famiglia di banchieri di Augusta dei Fugger nonché grande intenditore di vini. Per soddisfare questa sua passione alla scoperta di nuovi sapori, il vescovo in quella occasione mandò il suo coppiere Martino in avanscoperta, con l’incarico di assaggiare e scegliere i vini migliori lungo la via per Roma. I due avevano concordato un segnale in codice: qualora Martino avesse trovato del buon vino, avrebbe dovuto scrivere est, ovvero "c’è" vicino alla porta della locanda, e, se il vino era molto buono, avrebbe dovuto scrivere est est. Il servo, una volta giunto a Montefiascone e assaggiato il vino locale, non poté in altro modo comunicarne la qualità eccezionale. Decise quindi di ripetere per tre volte il segnale convenuto e di rafforzare il messaggio con ben sei punti esclamativi:"Est! Est!! Est!!!". Il vescovo, arrivato in paese, condivise il giudizio del suo coppiere e prolungò la sua permanenza a Montefiascone per tre giorni. Addirittura, al termine della missione imperiale vi tornò, fermandosi fino al giorno della sua morte (avvenuta, pare, per un eccesso di bevute). Venne sepolto nella chiesa di san Flaviano, dove ancora si può leggere, sulla lapide in peperino grigio, l’iscrizione: «Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk». In riconoscenza dell’ospitalità ricevuta, il vescovo lasciò alla cittadinanza di Montefiascone un’eredità di 24.000 scudi, a condizione che ad ogni anniversario della sua morte una botticella di vino venisse versata sul sepolcro, tradizione che venne ripetuta per diversi secoli. Al vescovo è ancora dedicato un corteo storico con personaggi in costume d’epoca, che fanno rivivere questa leggenda.Sabato 7 maggio, dunque, il Consorzio ha organizzato un pomeriggio dedicato alla conoscenza dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone nella Rocca dei Papi di Montefiascone.
Programma
Alle 15,00 il Convegno in cui interverranno:
Carlo Hausmann Assessore Agricoltura Regione Lazio;
Antonio Rosati Presidente ARSIAL;
Luciano Cimarello Sindaco di Montefiascone;
Ugo Leonardi, presidente del Consorzio di Tutela Est!Est!!Est!!!di Montefiascone;
Mario Trapè direttore del Consorzio di Tutela;
Attilio Scienza ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano;
Daniele Cernilli direttore di Doctor Wine;
Giuseppe Cerasa caporedattore La Repubblica;
Riccardo Cotarella presidente Assoenologi;
Alle 17,00, nei locali dell’Enoteca Provinciale Tuscia sempre alla Rocca dei Papi, sarà il momento per capire più approfonditamente l’unicità dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone D.O.C. grazie alla degustazione che vedrà nei calici le sette cantine facenti parte del Consorzio: Antica Cantina Leonardi, Bigi, Cantina di Montefiascone, Cantina Stefanoni, Falesco, Mazziotti, Villa Puri.
Carlo Hausmann Assessore Agricoltura Regione Lazio;
Antonio Rosati Presidente ARSIAL;
Luciano Cimarello Sindaco di Montefiascone;
Ugo Leonardi, presidente del Consorzio di Tutela Est!Est!!Est!!!di Montefiascone;
Mario Trapè direttore del Consorzio di Tutela;
Attilio Scienza ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano;
Daniele Cernilli direttore di Doctor Wine;
Giuseppe Cerasa caporedattore La Repubblica;
Riccardo Cotarella presidente Assoenologi;
Alle 17,00, nei locali dell’Enoteca Provinciale Tuscia sempre alla Rocca dei Papi, sarà il momento per capire più approfonditamente l’unicità dell’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone D.O.C. grazie alla degustazione che vedrà nei calici le sette cantine facenti parte del Consorzio: Antica Cantina Leonardi, Bigi, Cantina di Montefiascone, Cantina Stefanoni, Falesco, Mazziotti, Villa Puri.
Info: www.carlozucchetti.it/
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