Piace il Lazio che avanza in chiave "slow"
Ecco tutti i riconoscimenti dell’edizione 2017.
Il Lazio scende in campo con tre Chiocciole, il massimo riconoscimento per i vignaioli che interpretano i valori Slow Food, e dimostra forte compattezza di intenti e lungimiranza, a riprova che la strada intrapresa dai produttori laziali è quella della qualità Slow Wine.
Storie di vita, vigne, vini in Italia, la guida pubblicata da Slow Food Editore, racconta il Frascati dei Castelli Romani, che stupisce sempre, e il Casanese della Ciociaria, realizzato dai pionieri della vinificazione che lavorano su lieviti, maturazioni e macerazioni. Sul versante dell'Agro Pontino presente Giangirolami che da sempre, in pieno spirito slow, utilizza metodi di coltivazione biologica, dunque senza l'ausilio di prodotti chimici di sintesi, sia per i trattamenti che per la concimazione. Poi, più in collina e precisamente a Cori il bellone di Marco Carpineti, pioniere di un altro vitigno riesumato e portato agli allori che è il Nero buono di Cori. In terra di Tuscia, Trappolini, Mottura e la felice interpretazione del loro grechetto, ma numerosi sono anche i giovani viticoltori che in questo territorio, con cognizione di causa e massima attenzione, stanno lavorando ai prodotti della prossima annata.
Slow Wine è un manuale imperdibile per esperti ed estimatori del mondo del vino, un vero e proprio faro nell’enologia moderna. Numerose le novità che animano la nuova edizione: «La più rilevante riguarda l’assegnazione dei due principali riconoscimenti della guida, ovvero le Chiocciole e i Vini Slow.
Una delle condizioni per ottenerli è, infatti, l’abbandono dei diserbanti chimici in vigna. "Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di mettere paletti ancora più restrittivi per tutelare maggiormente il territorio e chi ci lavora», raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori della guida.
I confini rappresentano invece la seconda novità: «abbiamo aperto le pagine alle cantine slovene, separate dal continuum friulano solo dal corso della storia». Ultimi ma non meno importanti, sono annoverati in guida anche i 100 locali in cui bere Slow, per sensibilizzare al consumo intelligente in enoteca e al ristorante.
Ecco tutti i riconoscimenti ottenuti dalle cantine laziali:
3 Chiocciole
Casale della Ioria – Acuto (Fr)
Marco Carpineti – Cori (Lt)
Sergio Mottura – Civitella d’Agliano (Vt)
5 Bottiglie
Damiano Ciolli – Olevano Romano (Rm)
De Sanctis – Frascati (Rm)
L'Olivella – Frascati (Rm)
Proietti – Olevano Romano (Rm)
Trappolini – Castiglione in Teverina (Vt)
1 Moneta
Donato Giangirolami – Latina
Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia
Curatori: Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni
Pagine: 1120 Prezzo: € 24
Collana: Guide Slow
I numeri
1.943 cantine
193 Chiocciole
169 Bottiglie
118 Monete
24.000 vini degustati
265 Vini Slow
157 Grandi Vini
238 Vini Quotidiani
502 cantine che offrono la possibilità di ospitalità e ristoro
La guida è presentata sabato 15 ottobre alle 10.30 al Nuovo Teatro Verdi di Montecatini Terme durante la conferenza Il futuro del mercato internazionale del vino. Stati Uniti, Francia ed Estremo Oriente raccontati dai grandi buyer.
Ecco tutti i riconoscimenti dell’edizione 2017.
Il Lazio scende in campo con tre Chiocciole, il massimo riconoscimento per i vignaioli che interpretano i valori Slow Food, e dimostra forte compattezza di intenti e lungimiranza, a riprova che la strada intrapresa dai produttori laziali è quella della qualità Slow Wine.
Storie di vita, vigne, vini in Italia, la guida pubblicata da Slow Food Editore, racconta il Frascati dei Castelli Romani, che stupisce sempre, e il Casanese della Ciociaria, realizzato dai pionieri della vinificazione che lavorano su lieviti, maturazioni e macerazioni. Sul versante dell'Agro Pontino presente Giangirolami che da sempre, in pieno spirito slow, utilizza metodi di coltivazione biologica, dunque senza l'ausilio di prodotti chimici di sintesi, sia per i trattamenti che per la concimazione. Poi, più in collina e precisamente a Cori il bellone di Marco Carpineti, pioniere di un altro vitigno riesumato e portato agli allori che è il Nero buono di Cori. In terra di Tuscia, Trappolini, Mottura e la felice interpretazione del loro grechetto, ma numerosi sono anche i giovani viticoltori che in questo territorio, con cognizione di causa e massima attenzione, stanno lavorando ai prodotti della prossima annata.
Slow Wine è un manuale imperdibile per esperti ed estimatori del mondo del vino, un vero e proprio faro nell’enologia moderna. Numerose le novità che animano la nuova edizione: «La più rilevante riguarda l’assegnazione dei due principali riconoscimenti della guida, ovvero le Chiocciole e i Vini Slow.
Una delle condizioni per ottenerli è, infatti, l’abbandono dei diserbanti chimici in vigna. "Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di mettere paletti ancora più restrittivi per tutelare maggiormente il territorio e chi ci lavora», raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori della guida.
I confini rappresentano invece la seconda novità: «abbiamo aperto le pagine alle cantine slovene, separate dal continuum friulano solo dal corso della storia». Ultimi ma non meno importanti, sono annoverati in guida anche i 100 locali in cui bere Slow, per sensibilizzare al consumo intelligente in enoteca e al ristorante.
Ecco tutti i riconoscimenti ottenuti dalle cantine laziali:
3 Chiocciole
Casale della Ioria – Acuto (Fr)
Marco Carpineti – Cori (Lt)
Sergio Mottura – Civitella d’Agliano (Vt)
5 Bottiglie
Damiano Ciolli – Olevano Romano (Rm)
De Sanctis – Frascati (Rm)
L'Olivella – Frascati (Rm)
Proietti – Olevano Romano (Rm)
Trappolini – Castiglione in Teverina (Vt)
1 Moneta
Donato Giangirolami – Latina
Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia
Curatori: Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni
Pagine: 1120 Prezzo: € 24
Collana: Guide Slow
I numeri
1.943 cantine
193 Chiocciole
169 Bottiglie
118 Monete
24.000 vini degustati
265 Vini Slow
157 Grandi Vini
238 Vini Quotidiani
502 cantine che offrono la possibilità di ospitalità e ristoro
La guida è presentata sabato 15 ottobre alle 10.30 al Nuovo Teatro Verdi di Montecatini Terme durante la conferenza Il futuro del mercato internazionale del vino. Stati Uniti, Francia ed Estremo Oriente raccontati dai grandi buyer.
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