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Napa Valley. Incendio devasta la culla del grande vino californiano

Napa Valley, Sonoma Valley, flagellate dal fuoco. Almeno 10 i morti, oltre 20 mila gli evacuati. 


Un devastante incendio ha colpito la California, con vittime, evacuazioni e danni economici e ambientali incalcolabili. Devastati centinaia di ettari di vigna nella regione dei pregiatissimi vini di Napa e Sonoma. Dichiarato lo stato d'emergenza.


Almeno 10 persone sono rimaste uccise a causa del peggiore incendio nella storia della California. Oltre 20mila persone sono state evacuate nella regione settentrionale dello stato. Bruciano vigneti e  foreste nella regione nel nord della California conosciuta in tutto il mondo per la sua produzione vinicola. Secondo una nota dell'Agenzia Ansa, il governatore dello stato, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha mobilitato la Guardia Nazionale dopo che una serie di violenti incendi sta devastando la zona a nord di San Francisco. Almeno 1.500 edifici fra abitazioni e strutture commerciali sono già andati distrutti in diverse contee, incluse Napa e Sonoma, e le autorità hanno ordinato l'evacuazione di circa 20mila persone (tra cui oltre 200 pazienti di un ospedale).

L'incendio ha imperversato per tutta la notte in otto contee: oltre a quelle di Napa e Sonoma, anche a Yuba, Butte e Nevada, ai piedi della Sierra Nevada. Nel complesso sarebbero già stati distrutti oltre 10 mila acri di terreno, e il fumo è nell'aria anche a San Francisco. La situazione si è aggravata sopratutto dopo che le fiamme hanno superato la barriera della highway 101 costringendo molte persone a lasciare le loro case.

Nella zona di San Francisco la vera estate è a fine settembre e inizio ottobre, quando c'è caldo e secco, ha spiegato Matt Mehle, esperto del National Weather Service. Gli incendi non sono una novità in California, ed è in questo periodo dell'anno in cui si verificano quelli più gravi, anche grazie alla siccità record che ha colpito tutto lo stato negli ultimi anni. Il peggiore della storia recente risale all'ottobre 2003 nella contea di San Diego, quando vennero distrutte oltre 2.800 case, e sempre nella stessa contea, nell'ottobre 2007, un altro ne distrusse più di 1.600.

Dai vigneti della Napa Valley in California, spiega la Coldiretti in una nota in riferimento all'incendio, si è sviluppata la produzione di vino degli Stati Uniti che ha raggiunto quasi il 10% del totale mondiale grazie a una crescita vorticosa delle coltivazioni che hanno consentito agli USA di diventare il quarto produttore di vino a livello globale dopo Italia, Francia e Spagna con una quantità di 24 milioni di ettolitri. I primi vigneti furono piantati negli anni 60 e da allora si è verificata una crescita ininterrotta nella produzione e nella domanda tanto che gli Stati uniti sono diventati il primo consumatore mondiale di vino con 31,8 milioni di ettolitri che solo in parte vengono soddisfatti dalle importazioni. La Napa Valley è la zona vitivinicola della California più famosa e certamente anche di tutti gli Stati Uniti d'America, tanto da essere considerata come sinonimo di vino Americano con una produzione basata soprattutto su vitigni “internazionali” e tecnologie avanzate.

Secondo una attenta analisi del corrispondente di Repubblica, Federico Rampini, infatti, colpisce che una delle zone più ricche del pianeta e tecnologicamente avanzata scopra invece di essere così vulnerabile. La furia degli incendi, l’entità dei danni, il bilancio delle vittime elevato: dieci morti sono tantissimi per una zona la cui ricchezza dovrebbe in teoria garantire protezioni adeguate. Insomma, la cosa che fa riflettere è che il Golden State della West Coast ha delle lacune enormi nella cura delle infrastrutture collettive, nella tutela dell’assetto idreologico e nella prevenzione dei disastri.

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