Partiranno presto nella denominazione a cavallo tra Padova e Verona iniziative e progetti volti alla valorizzazione e alla promozione turistica del comprensorio produttivo del Merlara doc.
Tanti progetti promozionali ai nastri di partenza per la doc Merlara grazie alle risorse messe in campo dal GAL Patavino e recentemente assegnate ai comprensori di riferimento. Le iniziative, ideate e coordinate dal Consorzio di Tutela del Merlara doc, mirano a valorizzare le peculiarità enologiche e le eccellenze che caratterizzano questo specifica zona produttiva, e si rivolgono sia al consumatore generico sia a chi è più esperto ma vuole saperne di più.
Si tratta di un vero e proprio piano promozionale a respiro educativo-turistico che nel corso dell’anno prevede anche la partecipazione a fiere quali Tuttofood, Montagnanese in fiera, la Festa del prosciutto di Montagnana e Vinitaly. Non mancheranno poi attività legate alla ricerca scientifica e alla diffusione dei risultati e delle conoscenze raggiunte.
«Il Consorzio – ha evidenziato Luigino De Togni, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Merlara – è espressione di un sistema produttivo legato alla denominazione. Nel nostro comprensorio negli ultimi anni si sono generati nuovi sistemi aggregativi, sia per quanto riguarda la cooperazione, sia per ciò che concerne le imprese interessate. L’arrivo di queste risorse, messe in campo dal GAL Patavino, rappresenta per noi un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione della produzione vitivinicola delle nostre terre. Siamo un comprensorio in forte espansione, che ha bisogno di confrontarsi con nuovi scenari, anche sul fronte della valorizzazione turistica, se vuole avere delle chance reali nell’arena internazionale».
La denominazione del Merlara nasce nel 2000. Negli ultimi anni la superficie viticola dei soci è sensibilmente aumentata con un ritmo tra i più alti del Veneto grazie alle continue richieste di ristrutturazione e di nuovi impianti, mentre negli ultimi 15 anni (fonte Avepa) la superficie vitata è passata dai 250 ettari agli attuali 628.
Sedici le varietà coltivate: tra queste Marzemino e Malvasia si confermano i vitigni storici. In parallelo crescono gli ettari coltivati a Glera, che salgono oggi a 247, e quelli coltivati a Pinot Grigio, attualmente 157. Sono nove i comuni che appartengono alla zona di produzione: tra questi spicca il comune di Merlara che detiene oggi 258 ettari, mentre in provincia di Verona si distingue Terrazzo con 84 ettari.
Tanti progetti promozionali ai nastri di partenza per la doc Merlara grazie alle risorse messe in campo dal GAL Patavino e recentemente assegnate ai comprensori di riferimento. Le iniziative, ideate e coordinate dal Consorzio di Tutela del Merlara doc, mirano a valorizzare le peculiarità enologiche e le eccellenze che caratterizzano questo specifica zona produttiva, e si rivolgono sia al consumatore generico sia a chi è più esperto ma vuole saperne di più.
Si tratta di un vero e proprio piano promozionale a respiro educativo-turistico che nel corso dell’anno prevede anche la partecipazione a fiere quali Tuttofood, Montagnanese in fiera, la Festa del prosciutto di Montagnana e Vinitaly. Non mancheranno poi attività legate alla ricerca scientifica e alla diffusione dei risultati e delle conoscenze raggiunte.
«Il Consorzio – ha evidenziato Luigino De Togni, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Merlara – è espressione di un sistema produttivo legato alla denominazione. Nel nostro comprensorio negli ultimi anni si sono generati nuovi sistemi aggregativi, sia per quanto riguarda la cooperazione, sia per ciò che concerne le imprese interessate. L’arrivo di queste risorse, messe in campo dal GAL Patavino, rappresenta per noi un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione della produzione vitivinicola delle nostre terre. Siamo un comprensorio in forte espansione, che ha bisogno di confrontarsi con nuovi scenari, anche sul fronte della valorizzazione turistica, se vuole avere delle chance reali nell’arena internazionale».
La denominazione del Merlara nasce nel 2000. Negli ultimi anni la superficie viticola dei soci è sensibilmente aumentata con un ritmo tra i più alti del Veneto grazie alle continue richieste di ristrutturazione e di nuovi impianti, mentre negli ultimi 15 anni (fonte Avepa) la superficie vitata è passata dai 250 ettari agli attuali 628.
Sedici le varietà coltivate: tra queste Marzemino e Malvasia si confermano i vitigni storici. In parallelo crescono gli ettari coltivati a Glera, che salgono oggi a 247, e quelli coltivati a Pinot Grigio, attualmente 157. Sono nove i comuni che appartengono alla zona di produzione: tra questi spicca il comune di Merlara che detiene oggi 258 ettari, mentre in provincia di Verona si distingue Terrazzo con 84 ettari.
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