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La Malvasia, vitigno simbolo dell’evoluzione del vino nel Mediterraneo



Valorizzare le diverse varietà di Malvasia in Italia come la Malvasia Istriana, quella di Bosa, delle Lipari, la Puntinata del Lazio, tanto per citarne alcune e all'estero, dalla Grecia alla Spagna. Ci pensa l'Associazione Vini Malvasia del Mediterraneo, con sede presso l’Accademia italiana della vite e del vino a Conegliano. 


L’associazione, nata nel 2014 per volontà dei professori Antonio Calò e Angelo Costacurta, alla quale hanno aderito diverse aziende, fra cui Conte d’Attimis-Maniago di Buttrio (Ud), Pezza Viva di Torre S. Susanna (Br) e Bepin De Eto di San Pietro di Feletto (Tv), costituisce un'importante realtà che mira ad esaltare le peculiarità della zona del bacino del Mediterraneo attraverso un programma di valorizzazione delle diverse varietà di Malvasia in Italia (Malvasia Istriana, di Bosa, delle Lipari, Puntinata del Lazio, di Casorzo, di Candia, nera, rosa ecc.) e all’estero, dalla Grecia alla Spagna.

«La Malvasia, vitigno simbolo dell’evoluzione del vino nel Mediterraneo, unisce da sempre popoli e culture  diverse», spiega Cosma, che è coordinatore regionale della guida Vinibuoni d'Italia (Tci), autore di libri sui vini (Tocai, Vitovska ecc.) e membro del comitato per il Concorso Internazionale Il Mondo delle Malvasie a Vinistra.

Ancora oggi rappresenta una produzione di eccellenza con un grande potenziale di condivisione e confronto, ed è protagonista dei numerosi Festival della Malvasia, da quello di Portorose e Pirano (Slovenia) a quello di Parenzo (Croazia), fino ai festival italiani, in Sardegna e a Parma. Anche una manifestazione locale, come il Gran Premio Noè a Gradisca d’Isonzo (Go), ha dedicato l’edizione 2016 alle “Malvasie senza confini”, con degustazione di Malvasie del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria croata e della Slovenia.

Fra i prossimi impegni, oltre a partecipare agli eventi più rilevanti, l’associazione ha in programma di coinvolgere le Università, italiane e straniere, per un approfondimento riguardante le ricerche genetiche sulle varietà di Malvasie nel mondo.

Fresco di nomina quale coordinatore delle pubbliche relazioni dell'Associazione è il dottor Stefano Cosma, giornalista enogastronomico ed esperto in comunicazione, per promuovere a livello nazionale ed internazionale la propria attività, nonché per riunire tutti i produttori di Malvasia. «Lo scopo - dichiara il presidente Angelo Raffaele Greco - è di creare una rete di aziende diffusa che comunichi la conoscenza di questo antico vitigno, a bacca bianca e rossa, capace di dare vita a vini straordinari».

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