Passa ai contenuti principali

Palinsesto Nove, Monuments Man, la vera storia di un gruppo di uomini che impedirono la distruzione di 1000 anni di cultura

Stasera in programma su Nove il film Monuments Man basato sulla storia vera del più grande saccheggio di opere d’arte della storia da parte dei Nazisti ed il loro recupero da parte di un gruppo di di artisti ed esperti d'arte.




I “Monuments Men”, come vennero chiamati, sono un gruppo di uomini che rischieranno le loro vite in una lotta contro il tempo per impedire la distruzione di 1000 anni di cultura. Il film, interpretato e diretto da George Clooney, in onda stasera su Nove alle 21,30 è la vera storia di un gruppo di artisti ed esperti d'arte che venne reclutato dall'esercito USA per salvare le opere d'arte rastrellate dai nazisti e destinate al Museo di Linz e messe in pericolo da Hitler che ordinò di distruggerle durante la ritirata.

Tratto dal libro Monuments Men dello storico americano Robert Edsel (con Bret Witter), pubblicato nel 2009 negli U.S.A. ed edito in Italia nel gennaio 2014 da Sperling & Kupfer, in cui si dipanano le vicende di eroi alleati, ladri nazisti nella più grande caccia al tesoro della storia. I Monuments Men erano trecentocinquanta uomini e donne, appartenenti a tredici Paesi diversi che tra il 1943 e il 1951, prestarono servizio presso la Mfaa (Monuments, Fine Arts and Archives); restauratori, archivisti, direttori di musei, esperti di arti figurative, archeologi, senza praticamente nessuna esperienza militare in servizio presso gli eserciti alleati durante il secondo conflitto mondiale ed inviate in Europa con la missione di recuperare i capolavori dell’arte.

Fu il presidente americano Franklin D. Roosevelt ad avere l’idea di questa task force preoccupato della razzia di opere d’arte che i tedeschi stavano sistematicamente effettuando nei territori occupati. L’obiettivo di Hitler era, una volta finita la guerra, di radunare tutti i capolavori nel cosiddetto Führermuseum, che doveva sorgere nella città austriaca di Linz.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

"Vino dicit"... gli aforismi del vino

A quanto pare il vino non è desiderato, bevuto, amato, versato e bramato solo ai giorni nostri, ma lo è sempre stato. Come si evince dai molti aforismi di seguito riportati, risalenti a periodi storici diversi e distanti tra di loro, il vino è stato da sempre fonte di ispirazione per molti, per alcuni causa e per altri effetto, ma sempre e comunque un qualcosa che ha dato carta e penna agli animi. Vino meraviglioso nettare nel trascorrere del tempo sei stato desiderato, bevuto, amato, versato e bramato. Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo! Turiddu, Cavalleria Rusticana Libiam ne’ lieti calici, Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora s’inebri a voluttà Alfredo, La Traviata E via i pensier! Alti i bicchier! Beviam!...Beviam!... Mimi, La Bohème San Severo città del mio pensiero dove prospera la vite e il clima è sempre mite Andrea Pazienza Dice la vigna: lasciami povera ti