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Vino e cinema, Napa Valley - La grande annata, Château Montelena: la storia di una delle realtà vitivinicole simbolo della California

Sarà trasmesso stasera su Cine Sony alle 23.00 il film Napa Valley - La grande annata. La storia della Montelena Winery, azienda vinicola californiana, che alla fine degli anni '70 sfidò le blasonate concorrenti francesi, vincendo un prestigioso concorso che diede immediato prestigio alla produzione vinicola della California.

Un dipinto sul Judgement Of Paris


Bottle Shock, questo il titolo originale del film del 2008 diretto da Randall Miller, rara pellicola americana incentrata sulla vera storia della Montelena Winery, oggi una delle più prestigiose aziende vinicole californiane situata nella Napa Valley. Storia che trova il suo compimento in una famosa degustazione alla cieca di Parigi, svoltasi il 24 marzo del 1976. L'evento, che ebbe luogo presso l’Hotel Inter-Continental di Parigi, verrà ricordato come “Jusdgement of Paris”, ma passò alla storia come "La degustazione di Parigi del 1976".

In Napa Valley - La grande annata vengono narrate le vicende di Bo, figlio del proprietario della Montelena Winery a cui viene affidata la società del padre e che decise di rappresentare la Napa Valley ad un concorso dominato prevalentemente da aziende vinicole francesi. L’evento fu organizzato da un commerciante brittannico, un certo Steven Spurrier, per confrontare la qualità dei vini californiani che a quei tempi si affacciavano timidamente sul mercato francese tra la diffidenza dei clienti del suo negozio parigino.

Fino a quel fatidico giorno i vini francesi erano percepiti indubbiamente come i migliori del mondo. La giuria era composta da undici degustatori, tra cui spiccava Odette Khan editore di Revue du Vin de France, Pierre Brejoux dell'Istituto della AOC e Michel Dovaz del Wine Institute francese. La degustazione si svolse completamente alla cieca ed al suo termine, tirate le somme dei punteggi, con grande sorpresa per la parte dedicata ai bianchi, gli Chardonnay di Borgogna furono battuti proprio da un vino californiano: lo Chateau Montelena 1973. Ed altri tre vini provenienti dalla California si piazzarono tra i primi cinque classificati.

Per quanto riguarda i vini rossi, durante la degustazione un giudice arrivò a sentenziare ad alta voce: “questo vino è la magnificenza della Francia”. Si trattava invece di un Cabernet della Napa Valley. Un’altro giudice degustando un altro campione, disse: “sicuramente questo vino proviene dalla California, non ha naso”. Il vino in questione era invece un Batard-Montrachet  del '73. Alla resa dei conti per la classifica dei rossi, la sorpresa fu grande quando i giudici ad unanimità avevano scelto uno Stags Leap Wine Cellar 1973, davanti ad un Haut Brion 1970, un Montrose 1970, un Mouton-Rothschild 1970 ed un Leoville Las Cases 1970.

La storia di Château Montelena inizia nel 1881 con Alfred Tubbs, imprenditore originario del New Hampshire, che giunse a Napa Valley con l’intento di acquistare dei terreni da dedicare alla viticoltura: colpito dalle potenzialità di questo terroir, dopo qualche mese decise di acquistare circa 100 ettari di terra, completamente brulla, alla base del Monte Sant’Elena. Nel giro di 15 anni circa l’azienda divenne una delle più grandi di tutta Napa Valley, continuando a crescere sino al 1920, anno in cui l’attività si fermò a causa dell’inizio del proibizionismo americano, protrattosi sino al 1933. 

Dopo questa parentesi di inattività, la produzione riprese a pieno ritmo, avendo un unico fine: imporsi agli occhi del mondo con vini di qualità straordinaria. Obiettivo clamorosamente ambizioso, ma raggiunto nel 1976. Da allora la storia di questa azienda prosegue mietendo successi, facendo di Château Montelena uno dei miti dell’enologia americana e mondiale.

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