Vino e sostenibilità, BIO.W.IN.E: al via il progetto per il trasferimento delle buone pratiche per la tutela dell’ambiente in viticoltura
BIO.W.IN.E. (Biological Wine Innovative Environment): presentato il progetto per il trasferimento delle buone pratiche per la tutela dell’ambiente in viticoltura. Obiettivo: fornire un modello replicabile di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei territori dei piccoli comuni.
Finanziato dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 – Agenzia per la Coesione Sociale, Fondo Sociale Europeo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il progetto BIO.W.IN.E coinvolge importanti realtà vitivinicole del Veneto, della Campania e della Basilicata e rappresenta un esempio di trasferimento di know-how e di strumenti già sperimentati dalle amministrazioni locali sui temi dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale.
Nello specifico il progetto coinvolge quattro realtà sannite in provincia di Benevento (Guardia Sanframondi – ente capofila/beneficiario – Castelvenere, Sant’Agata dei Goti e Solopaca), insieme a quella irpina di Castelfranci (Avellino), Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella (Salerno) e Grumento Nova e Roccanova in Basilicata, provincia di Potenza. Gli enti detentori della “buona pratica” sono i Comuni dell’area DOCG Conegliano-Valdobbiadene in provincia di Treviso (Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto – Comune coordinatore San Pietro di Feletto).
La presentazione del progetto a cura del responsabile scientifico Giovanni Quaranta, ha avuto luogo lo scorso 6 marzo presso il Castello Normanno di Caggiano (Salerno), nell'ambito del primo “info day” dedicato a tutti gli operatori interessati sul territorio (aziende vitivinicole, consorzi, operatori economici del settore, agronomi, enotecnici ma anche pianificatori territoriali).
“BIOWINE – ha affermato Floriano Panza, Sindaco di Guardia Sanframondi, comune capofila – prevede il trasferimento tra i territori coinvolti delle necessarie informazioni per giungere alla definizione di un quadro normativo, condiviso dalle amministrazioni comunali con i soggetti interessati presenti sul territorio (agricoltori, produttori vitivinicoli, consorzi, associazioni di categoria, autorità sanitarie, ecc.), per armonizzare politiche nel settore ambientale e urbanistico, con particolare attenzione rivolta alla filiera vitivinicola. Tra gli obiettivi principali, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, tenuto conto che il progetto tenderà ad individuare le politiche fitosanitarie più opportune e meno impattanti per la gestione del territorio agricolo”.
I comuni coinvolti, infatti, anche in virtù del programma Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019 (che ha ottenuto il Patrocinio del Parlamento Europeo e del Ministero per le politiche agricole e turistiche del Governo italiano) hanno intrapreso un processo condiviso e partecipato che consentirà l’approvazione di uno specifico regolamento intercomunale di polizia rurale, ma anche la costruzione di una rete che consentirà l’applicazione di normative di settore, la salvaguardia del patrimonio naturalistico, la crescita e competitività delle aziende agricole.
L’interscambio di informazioni favorirà la cooperazione tecnica, che coinvolge figure di varia competenza (agronomi, produttori vitivinicoli, enologi, tecnici ambientali, ricercatori, ecc.) delle aree coinvolte del Veneto, della Campania e della Basilicata.
L’obiettivo è quello di fornire un modello replicabile che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei territori dei piccoli comuni e per la costituzione di un sistema territoriale in grado di favorire un processo virtuoso di concertazione tra le varie amministrazioni, con la partecipazione delle imprese e dei soggetti socio economici interessati per il miglioramento della trasparenza, della partecipazione e della comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa.
Finanziato dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 – Agenzia per la Coesione Sociale, Fondo Sociale Europeo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il progetto BIO.W.IN.E coinvolge importanti realtà vitivinicole del Veneto, della Campania e della Basilicata e rappresenta un esempio di trasferimento di know-how e di strumenti già sperimentati dalle amministrazioni locali sui temi dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale.
Nello specifico il progetto coinvolge quattro realtà sannite in provincia di Benevento (Guardia Sanframondi – ente capofila/beneficiario – Castelvenere, Sant’Agata dei Goti e Solopaca), insieme a quella irpina di Castelfranci (Avellino), Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella (Salerno) e Grumento Nova e Roccanova in Basilicata, provincia di Potenza. Gli enti detentori della “buona pratica” sono i Comuni dell’area DOCG Conegliano-Valdobbiadene in provincia di Treviso (Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto – Comune coordinatore San Pietro di Feletto).
La presentazione del progetto a cura del responsabile scientifico Giovanni Quaranta, ha avuto luogo lo scorso 6 marzo presso il Castello Normanno di Caggiano (Salerno), nell'ambito del primo “info day” dedicato a tutti gli operatori interessati sul territorio (aziende vitivinicole, consorzi, operatori economici del settore, agronomi, enotecnici ma anche pianificatori territoriali).
“BIOWINE – ha affermato Floriano Panza, Sindaco di Guardia Sanframondi, comune capofila – prevede il trasferimento tra i territori coinvolti delle necessarie informazioni per giungere alla definizione di un quadro normativo, condiviso dalle amministrazioni comunali con i soggetti interessati presenti sul territorio (agricoltori, produttori vitivinicoli, consorzi, associazioni di categoria, autorità sanitarie, ecc.), per armonizzare politiche nel settore ambientale e urbanistico, con particolare attenzione rivolta alla filiera vitivinicola. Tra gli obiettivi principali, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, tenuto conto che il progetto tenderà ad individuare le politiche fitosanitarie più opportune e meno impattanti per la gestione del territorio agricolo”.
I comuni coinvolti, infatti, anche in virtù del programma Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019 (che ha ottenuto il Patrocinio del Parlamento Europeo e del Ministero per le politiche agricole e turistiche del Governo italiano) hanno intrapreso un processo condiviso e partecipato che consentirà l’approvazione di uno specifico regolamento intercomunale di polizia rurale, ma anche la costruzione di una rete che consentirà l’applicazione di normative di settore, la salvaguardia del patrimonio naturalistico, la crescita e competitività delle aziende agricole.
L’interscambio di informazioni favorirà la cooperazione tecnica, che coinvolge figure di varia competenza (agronomi, produttori vitivinicoli, enologi, tecnici ambientali, ricercatori, ecc.) delle aree coinvolte del Veneto, della Campania e della Basilicata.
L’obiettivo è quello di fornire un modello replicabile che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei territori dei piccoli comuni e per la costituzione di un sistema territoriale in grado di favorire un processo virtuoso di concertazione tra le varie amministrazioni, con la partecipazione delle imprese e dei soggetti socio economici interessati per il miglioramento della trasparenza, della partecipazione e della comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa.
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