Vino e territori, Bhutan: nasce tra le vette dell'Himalaya il primo vigneto del Paese della Felicità Interna Lorda
Vino senza confini e altezze, sulle montagne dell’Asia, tra Tibet e India, precisamente sulla catena dell’Himalaya, nasceranno i primi vigneti del Regno del Bhutan. Ricco di risorse naturali e conosciuto per la FIL, il tasso di felicità interna lorda usato come parametro per calcolare lo stato di benessere del popolo, il Paese, regno Buddista per eccellenza, ora guarda al mondo di Bacco.
Tra India e Cina, due tra i paesi più inquinati e popolosi del mondo, il Bhutan è da considerarsi un’anomalia perché invece di sfruttare le sue risorse naturali, le protegge, a partire dai parchi e dalle foreste, guadagnandosi altresì l'attenzione da parte dei media per il suo ambizioso obiettivo di diventare il primo paese completamente votato all’agricoltura biologica entro il 2020. Ora il Paese della Felicità Interna Lorda, guarda al mondo di Bacco, piantando il suo primo vigneto.
La produzione di vino nel Bhutan era già stata tentata negli anni '90, con l'introduzione di un vigneto sperimentale a Paro, a 2300 metri di altezza, vicino a Thimpu, la capitale del Bhutan, con l'aiuto tecnico della società vinicola australiana Taltarni, ma non ci è noto se un vino sia stato prodotto con successo.
Lo scorso 2 aprile, la Bhutan Wine Company, con sede negli Stati Uniti, in collaborazione con i collaboratori bhutanesi, ha piantato il primo vigneto per la produzione di vino pregiato in Bhutan e precisamente a Yusipang, con la varietà Merlot.
Il 4 aprile 2019, la società vinicola del Bhutan ha piantato un secondo piccolo vigneto a Bajo, con varietà, oltre al Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah, Pinot Noir, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Malbec e Petit Manseng. Tutte le viti provengono da Sunridge Nurseries in California.
I vigneti sono situati in vari luoghi del paese proprio per approfittare delle varie situazioni climatiche: come paese di montagna, infatti, il Bhutan offre elevazioni dai 300 ai 7.000 metri, con un clima che va da temperato a tropicale.
Il vigneto più alto piantato è a 2.700 metri sul livello del mare, non proprio il più alto del mondo in effetti se si pensa a quelli piantati in Argentina.
Tra India e Cina, due tra i paesi più inquinati e popolosi del mondo, il Bhutan è da considerarsi un’anomalia perché invece di sfruttare le sue risorse naturali, le protegge, a partire dai parchi e dalle foreste, guadagnandosi altresì l'attenzione da parte dei media per il suo ambizioso obiettivo di diventare il primo paese completamente votato all’agricoltura biologica entro il 2020. Ora il Paese della Felicità Interna Lorda, guarda al mondo di Bacco, piantando il suo primo vigneto.
La produzione di vino nel Bhutan era già stata tentata negli anni '90, con l'introduzione di un vigneto sperimentale a Paro, a 2300 metri di altezza, vicino a Thimpu, la capitale del Bhutan, con l'aiuto tecnico della società vinicola australiana Taltarni, ma non ci è noto se un vino sia stato prodotto con successo.
Lo scorso 2 aprile, la Bhutan Wine Company, con sede negli Stati Uniti, in collaborazione con i collaboratori bhutanesi, ha piantato il primo vigneto per la produzione di vino pregiato in Bhutan e precisamente a Yusipang, con la varietà Merlot.
Il 4 aprile 2019, la società vinicola del Bhutan ha piantato un secondo piccolo vigneto a Bajo, con varietà, oltre al Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah, Pinot Noir, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Malbec e Petit Manseng. Tutte le viti provengono da Sunridge Nurseries in California.
I vigneti sono situati in vari luoghi del paese proprio per approfittare delle varie situazioni climatiche: come paese di montagna, infatti, il Bhutan offre elevazioni dai 300 ai 7.000 metri, con un clima che va da temperato a tropicale.
Il vigneto più alto piantato è a 2.700 metri sul livello del mare, non proprio il più alto del mondo in effetti se si pensa a quelli piantati in Argentina.
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