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Agricoltura e ricerca, Cimice Asiatica: via libera anche in Italia al programma di lotta biologica con antagonisti naturali

Approvato il Decreto del Ministero dell’Ambiente: la lotta biologica alla cimice asiatica diventa possibile anche in Italia. Via libera agli interventi con antagonisti naturali di insetti alieni che hanno devastato le colture italiane. Il punto di vista della ricerca e l'introduzione della Vespa Samurai.






Via libera al programma di lotta biologica con antagonisti naturali nella lotta alla cimice asiatica. Il contributo fondamentale del CREA per l’impiego della Vespa samurai. Dopo il via libera di ieri a commentare è Pio Federico Roversi, direttore del CREA Difesa e Certificazione, da sempre in prima linea nella difesa biologica delle colture.

Il 31 marzo, dopo il parere favorevole del Ministero delle Politiche agricole e del Ministero della Salute, la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome ha approvato il Decreto del Ministero dell’Ambiente, che finalmente rende di nuovo possibile anche in Italia interventi di Lotta Biologica Classica con antagonisti naturali di Insetti alieni che hanno devastato le colture italiane: un caso per tutti i danni per oltre 600 milioni di euro causati alla frutticoltura del nostro Paese dalla Cimice asiatica con tutte le ricadute ambientali determinate dal massiccio uso di pesticidi utilizzati dagli agricoltori nel disperato tentativo di fronteggiare questa vera e propria “INVASIONE BIOLOGICA”.

Tra i nemici della Cimice asiatica assumono infatti particolare importanza nei territori di origine di questo Insetto antagonisti naturali capaci di ucciderne le uova, come la piccolissima “Vespa samurai” che non ha nulla a che vedere con le comuni e temute vere Vespe; non è più grande di 2 millimetri ed è innocua per l’uomo.

Nell’ottica di rendere possibile un vasto programma di Controllo Biologico della Cimice asiatica, il Centro di Ricerca CREA Difesa e Certificazione (CREA-DC) su incarico del Ministero delle Politiche Agricole, ha introdotto in Italia già nel 2018 in condizioni di quarantena proprio una popolazione della Vespa samurai, non solo per verificarne la potenzialità ma anche soprattutto per realizzare il non facile STUDIO di ANALISI DEL RISCHIO, indispensabile per valutarne il possibile impatto ambientale. Questo lavoro condotto con un anticipo di ben due anni permette oggi al settore agricolo del nostro Paese di essere pronto da subito per presentare la documentazione necessaria prevista dal nuovo Decreto senza perdere altro prezioso tempo che l’agricoltura italiana non ha.

Oggi diventa quindi possibile l’attuazione del Programma di Lotta Biologica alla Cimice asiatica preparato dal Tavolo Tecnico costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale del Ministero delle Politiche Agricole insieme con il CREA, i Servizi Fitosanitari delle Regioni e Province Autonome e varie Università e Fondazioni scientifiche di eccellenza del nostro Paese.

Il Programma di collaborazione Ministero, CREA, Servizi Fitosanitari Regionali, Enti Scientifici, che ci si augura possa a breve essere approvato prevede, senza nessun onere per gli agricoltori, la distribuzione della Vespa samurai su gran parte dei territori colpiti per avviare quel riequilibrio ecologico necessario per ridare fiato alla frutticoltura italiana.

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