Coronavirus, "Immuni": arriva l'app scelta dal governo italiano per tracciare i contagi e contenere l'emergenza Covid-19
Il commissario per l'emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, ha firmato l'ordinanza per il via all'applicazione "immuni" utile ad affrontare la Fase 2. L'app funzionerà con il Bluetooth e non sarà obbligatoria. Per essere efficace, dovrà essere scaricata almeno dal 60 per cento degli italiani.
Immuni, l'app scelta dal commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all'emergenza Coronavirus, servirà a tracciare i contatti e sorvegliare la diffussione del virus nella cosìdetta Fase Due. L'applicazione è stata sviluppata da Bending Spoons, società milanese primo sviluppatore per Ios in Europa.
Immuni, compare nell'ordinanza che dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d'uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la commissione per l'emergenza. L'azienda milanese si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi. L'app sarà ora sottoposta al vaglio del team di Vittorio Colao, presidente della commissione per la Fase Due, composta da diciassette esperti, più due componenti di diritto, Angelo Borrelli e Domenico Arcuri.
Come annunciato l'app, che non sarà obbligatoria ma scaricabile in modo volontario, si compone di due sezioni. La prima utilizza il sistema di tracciamento sfruttando la tecnologia Bluetooth, in grado di rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro di distanza e ripercorrere tutti gli incontri di una persona positiva al coronavirus, così da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati. Una volta scaricata, infatti, l'app conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino. La seconda sezione è invece una sorta di diario clinico dell'utente contenente informazioni sanitarie del proprietario dello smartphone (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci), che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.
Bending Spoons S.p.A, è un'impresa fondata nel 2013, in cui lavora un team internazionale composto da oltre 150 persone che sviluppa app utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo, con oltre 200 milioni di download complessivi, 270.000 nuovi utenti al giorno e 45,5 milioni di fatturato nel 2018. Tra le aziende o gli istituti da cui provengono i membri della squadra ci sono Google, Apple, McKinsey e il Cern.
Prima di essere utilizzata nella Fase 2, l'app sarà testata in alcune regioni pilota, sperando in una massiccia adesione volontaria dei cittadini, in quanto per essere efficace, dovrà essere scaricata almeno dal 60 per cento degli italiani.
Immuni, l'app scelta dal commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all'emergenza Coronavirus, servirà a tracciare i contatti e sorvegliare la diffussione del virus nella cosìdetta Fase Due. L'applicazione è stata sviluppata da Bending Spoons, società milanese primo sviluppatore per Ios in Europa.
Immuni, compare nell'ordinanza che dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d'uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la commissione per l'emergenza. L'azienda milanese si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi. L'app sarà ora sottoposta al vaglio del team di Vittorio Colao, presidente della commissione per la Fase Due, composta da diciassette esperti, più due componenti di diritto, Angelo Borrelli e Domenico Arcuri.
Come annunciato l'app, che non sarà obbligatoria ma scaricabile in modo volontario, si compone di due sezioni. La prima utilizza il sistema di tracciamento sfruttando la tecnologia Bluetooth, in grado di rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro di distanza e ripercorrere tutti gli incontri di una persona positiva al coronavirus, così da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati. Una volta scaricata, infatti, l'app conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino. La seconda sezione è invece una sorta di diario clinico dell'utente contenente informazioni sanitarie del proprietario dello smartphone (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci), che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.
Bending Spoons S.p.A, è un'impresa fondata nel 2013, in cui lavora un team internazionale composto da oltre 150 persone che sviluppa app utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo, con oltre 200 milioni di download complessivi, 270.000 nuovi utenti al giorno e 45,5 milioni di fatturato nel 2018. Tra le aziende o gli istituti da cui provengono i membri della squadra ci sono Google, Apple, McKinsey e il Cern.
Prima di essere utilizzata nella Fase 2, l'app sarà testata in alcune regioni pilota, sperando in una massiccia adesione volontaria dei cittadini, in quanto per essere efficace, dovrà essere scaricata almeno dal 60 per cento degli italiani.
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