Coronavirus e alimentazione: forte crescita per i prodotti bio. Gli italiani a tavola cercano sempre più qualità e sicurezza
Forte crescita per il biologico anche in tempo di Covid-19. L’alimentare green premiato dai consumatori alla ricerca di qualità e sicurezza. Lo studio a cura di Assobio e Nielsen.
L'attenzione per la salute, la sicurezza e la qualità dei prodotti aumenta la velocità di crescita del biologico. Come fa notare Nicola De Carne - Retailer Client Business Partner di Nielsen Connect, l'emergenza coronavirus e la corsa agli acquisti nei supermercati ha rilanciato il trend dei prodotti biologici, scelti non solo nelle categorie che hanno maggiormente beneficiato della situazione contingente, ma anche in molte aree del freschissimo, dove l'elemento di rassicurazione del cliente finale ha fatto la differenza.
Lo studio a cura di Assobio e Nielsan Connect, fotografa il momento storico in cui stiamo vivendo in termini di approccio da parte dei consumatori verso un'alimentazione sempre più sana. I dati degli acquisti domestici sono brillanti non solo nella grande distribuzione, dove i prodotti biologici competono fianco a fianco con quelli delle grandi marche tradizionali, ma anche nel canale dei negozi interamente biologici.
In Italia, leader europeo per numero di agricoltori biologici (oltre 68.000) e d’imprese di trasformazione (oltre 10.000), le vendite nella grande distribuzione a marzo sono aumentate del 19.6%, con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere: +26.2%.
Oltre ai prodotti per riempire la dispensa, un vero boom han fatto registrare l’ortofrutta, con una crescita del 24.8% rispetto a marzo 2019 (un valore ancora più significativo, se si considera che le vendite di quella non biologica sono cresciute “solo” del 18.2%) e la carne bovina e di pollo, i cui consumi sono aumentati del 42.2% contro un incremento della carne non biologica “solo” del 29%. In forte crescita anche i surgelati bio (+44.8%), contro un +29.5% di quelli convenzionali.
“La rete di vendita è costituita da circa 1400 negozi per lo più indipendenti, ed è difficile disporre del dato complessivo, ma da rilevazioni su un campione di circa 500, l’incremento degli acquisti è stato del 28.8%”, dettaglia Roberto Zanoni, presidente di AssoBio.
Salvo l’occasionale scarsità di uova, farine e lievito (anche tra i bioconsumatori è esplosa la passione per pizze e torte), l’impegno delle aziende è riuscito a soddisfare la domanda.
“Gli italiani costretti a casa, prestano più attenzione a cosa mangiano, premiando la qualità e la sicurezza delle nostre filiere, nei cui confronti il ministro Bellanova ha espresso fiducia e l’auspicio di una rapida approvazione della nuova legge sul bio già approvata alla Camera e da più di un anno ferma in Senato, una vicinanza di cui la ringraziamo” conclude Zanoni.
AssoBio è l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali. Fondata nel 2006 da 11 tra le più significative imprese biologiche italiane a oggi AssoBio conta 90 soci del settore agroalimentare e cosmetico, è retta da un consiglio direttivo costituito da imprenditori e conta su un team dedicato di professionisti. L’associazione nata per rispondere alle esigenze di tutela, di sviluppo e di partecipazione delle imprese ha l’obiettivo di orientare un sano sviluppo del sistema agroindustriale italiano verso la responsabilità ambientale e sociale, in linea con le attese del nuovo consumatore.
L'attenzione per la salute, la sicurezza e la qualità dei prodotti aumenta la velocità di crescita del biologico. Come fa notare Nicola De Carne - Retailer Client Business Partner di Nielsen Connect, l'emergenza coronavirus e la corsa agli acquisti nei supermercati ha rilanciato il trend dei prodotti biologici, scelti non solo nelle categorie che hanno maggiormente beneficiato della situazione contingente, ma anche in molte aree del freschissimo, dove l'elemento di rassicurazione del cliente finale ha fatto la differenza.
Lo studio a cura di Assobio e Nielsan Connect, fotografa il momento storico in cui stiamo vivendo in termini di approccio da parte dei consumatori verso un'alimentazione sempre più sana. I dati degli acquisti domestici sono brillanti non solo nella grande distribuzione, dove i prodotti biologici competono fianco a fianco con quelli delle grandi marche tradizionali, ma anche nel canale dei negozi interamente biologici.
In Italia, leader europeo per numero di agricoltori biologici (oltre 68.000) e d’imprese di trasformazione (oltre 10.000), le vendite nella grande distribuzione a marzo sono aumentate del 19.6%, con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere: +26.2%.
Oltre ai prodotti per riempire la dispensa, un vero boom han fatto registrare l’ortofrutta, con una crescita del 24.8% rispetto a marzo 2019 (un valore ancora più significativo, se si considera che le vendite di quella non biologica sono cresciute “solo” del 18.2%) e la carne bovina e di pollo, i cui consumi sono aumentati del 42.2% contro un incremento della carne non biologica “solo” del 29%. In forte crescita anche i surgelati bio (+44.8%), contro un +29.5% di quelli convenzionali.
“La rete di vendita è costituita da circa 1400 negozi per lo più indipendenti, ed è difficile disporre del dato complessivo, ma da rilevazioni su un campione di circa 500, l’incremento degli acquisti è stato del 28.8%”, dettaglia Roberto Zanoni, presidente di AssoBio.
Salvo l’occasionale scarsità di uova, farine e lievito (anche tra i bioconsumatori è esplosa la passione per pizze e torte), l’impegno delle aziende è riuscito a soddisfare la domanda.
“Gli italiani costretti a casa, prestano più attenzione a cosa mangiano, premiando la qualità e la sicurezza delle nostre filiere, nei cui confronti il ministro Bellanova ha espresso fiducia e l’auspicio di una rapida approvazione della nuova legge sul bio già approvata alla Camera e da più di un anno ferma in Senato, una vicinanza di cui la ringraziamo” conclude Zanoni.
AssoBio è l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali. Fondata nel 2006 da 11 tra le più significative imprese biologiche italiane a oggi AssoBio conta 90 soci del settore agroalimentare e cosmetico, è retta da un consiglio direttivo costituito da imprenditori e conta su un team dedicato di professionisti. L’associazione nata per rispondere alle esigenze di tutela, di sviluppo e di partecipazione delle imprese ha l’obiettivo di orientare un sano sviluppo del sistema agroindustriale italiano verso la responsabilità ambientale e sociale, in linea con le attese del nuovo consumatore.
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