Dopo un periodo di mercato difficile torna a crescere la domanda di vino pregiato da parte dei consumatori cinesi con un balzo del 25% durante il mese di marzo. A stimolare gli acquisti il contributo di un dollaro USA più forte.
Il vino pregiato mostra la sua caratteristica di avere poca correlazione con altre classi di attività durante periodi di mercato difficili. Il ritorno di fiducia nel paese asiatico si è evidenziata nella seconda metà di marzo con una ripartenza lampo a conferma della consapevolezza dei consumatori cinesi per la superiore qualità di questi vini gioiello dell'enologia per i quali non esitano a pagare prezzi superiori, in particolare per quelli francesi.
Di fatto quello che emerge è che in valore, i vini francesi ed in parte anche quelli italiani, risultano essere in assoluto i prodotti più importati in Cina. A confermarlo è BI Fine Wine & Spirits, il più grande mercante globale di vini pregiati e particolarmente rivolto al mercato asiatico. Con la sua piattaforma LiveTrade, BI offre ai clienti i vini più rari ed eccezionali di Bordeaux, Borgogna e Champagne, ma anche Italia e resto del mondo, promuovendo un approccio trasparente e innovativo nella vendita sia per il consumo che per l'investimento. LiveTrade garantisce quotazioni continue per ogni vino elencato e le negoziazioni sono confermate all'istante con prezzi al netto di commissioni.
Gary Boom, amministratore delegato di BI, ha dichiarato: “All'inizio dell'anno abbiamo assistito a un indebolimento della domanda dall'Asia, ma nelle ultime settimane si è registrato un eccezionale rimbalzo. Un segnale estremamente incoraggiante che ci fa intendere che la fiducia dei consumatori sta tornando a Cina. Allo stesso tempo, il vino pregiato ha mostrato la sua caratteristica di avere poca correlazione con altre classi di attività durante periodi di mercato difficili. Quello che stiamo assistendo ora è un rinnovato interesse verso gli investimenti nel vino. Per tutto il mese di marzo l'Asia ha rappresentato il 60% delle vendite totali all'interno della piattaforma. In particolare, la Borgogna super premium, come il Domaine de la Romanee Conti e Rousseau, ha continuato a registrare una forte domanda. Anche le vendite di whisky rari, una delle categorie in più rapida crescita, sono aumentate grazie alla forte domanda di whisky sia scozzesi che americani."
L'importazione di vino pregiato francese in Cina sembra essere di fatto una costante, un fenomeno che trae origine, come ben conosciamo, da un marketing mirato in un paese dove il vino è un prodotto di moda, uno status symbol, in cui gran parte dei consumatori dimostra una scarsa conoscenza dei marchi e un basso livello di educazione enogastronomica. La Francia ha nel tempo conquistato una posizione leader ed oggi è l'unico paese con una forte immagine del produttore, in particolar modo per quanto riguarda i vini di Bordeaux e Borgogna a seguire. Le aziende francesi sono state le prime ad investire risorse economiche, sia per la promozione delle vendite dirette in Cina, sia per stabilire joint venture con aziende locali.
A spingere le esportazioni francesi è sempre sua maestà lo Champagne, prodotto inconfondibile e di innegabile qualità, tanto che nel paese del dragone è stato registrato come etichetta ufficiale, limitandone l'uso del nome ed assicurando così una migliore protezione ai produttori francesi in un mercato sempre più strategico.
Il vino pregiato mostra la sua caratteristica di avere poca correlazione con altre classi di attività durante periodi di mercato difficili. Il ritorno di fiducia nel paese asiatico si è evidenziata nella seconda metà di marzo con una ripartenza lampo a conferma della consapevolezza dei consumatori cinesi per la superiore qualità di questi vini gioiello dell'enologia per i quali non esitano a pagare prezzi superiori, in particolare per quelli francesi.
Di fatto quello che emerge è che in valore, i vini francesi ed in parte anche quelli italiani, risultano essere in assoluto i prodotti più importati in Cina. A confermarlo è BI Fine Wine & Spirits, il più grande mercante globale di vini pregiati e particolarmente rivolto al mercato asiatico. Con la sua piattaforma LiveTrade, BI offre ai clienti i vini più rari ed eccezionali di Bordeaux, Borgogna e Champagne, ma anche Italia e resto del mondo, promuovendo un approccio trasparente e innovativo nella vendita sia per il consumo che per l'investimento. LiveTrade garantisce quotazioni continue per ogni vino elencato e le negoziazioni sono confermate all'istante con prezzi al netto di commissioni.
Gary Boom, amministratore delegato di BI, ha dichiarato: “All'inizio dell'anno abbiamo assistito a un indebolimento della domanda dall'Asia, ma nelle ultime settimane si è registrato un eccezionale rimbalzo. Un segnale estremamente incoraggiante che ci fa intendere che la fiducia dei consumatori sta tornando a Cina. Allo stesso tempo, il vino pregiato ha mostrato la sua caratteristica di avere poca correlazione con altre classi di attività durante periodi di mercato difficili. Quello che stiamo assistendo ora è un rinnovato interesse verso gli investimenti nel vino. Per tutto il mese di marzo l'Asia ha rappresentato il 60% delle vendite totali all'interno della piattaforma. In particolare, la Borgogna super premium, come il Domaine de la Romanee Conti e Rousseau, ha continuato a registrare una forte domanda. Anche le vendite di whisky rari, una delle categorie in più rapida crescita, sono aumentate grazie alla forte domanda di whisky sia scozzesi che americani."
L'importazione di vino pregiato francese in Cina sembra essere di fatto una costante, un fenomeno che trae origine, come ben conosciamo, da un marketing mirato in un paese dove il vino è un prodotto di moda, uno status symbol, in cui gran parte dei consumatori dimostra una scarsa conoscenza dei marchi e un basso livello di educazione enogastronomica. La Francia ha nel tempo conquistato una posizione leader ed oggi è l'unico paese con una forte immagine del produttore, in particolar modo per quanto riguarda i vini di Bordeaux e Borgogna a seguire. Le aziende francesi sono state le prime ad investire risorse economiche, sia per la promozione delle vendite dirette in Cina, sia per stabilire joint venture con aziende locali.
A spingere le esportazioni francesi è sempre sua maestà lo Champagne, prodotto inconfondibile e di innegabile qualità, tanto che nel paese del dragone è stato registrato come etichetta ufficiale, limitandone l'uso del nome ed assicurando così una migliore protezione ai produttori francesi in un mercato sempre più strategico.
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