Passa ai contenuti principali

L’arte del Taiko, all'Accademia Filarmonica Romana il suono assoluto universale del tamburo tradizionale giapponese

All'Accademia Filarmonica Romana un omaggio al Giappone con il concerto dei Munedaiko: in scena l'arte del Taiko, l'emozione della pratica millenaria dei tamburi giapponesi. Lunedì 21 settembre ore 20.00.




Si terrà lunedì 21 settembre presso i Giardini dell'Accademia Filarmonica Romana l'imperdibile concerto dei Munedaiko, gruppo di studio dedito alla pratica ed alla valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese, che propone uno spettacolo intenso ed emozionante attraverso l'arte del Taiko.

L’arte del Taiko è la millenaria pratica dei tamburi giapponesi. La parola taiko, composta da due ideogrammi – 太 ”tai” e  鼓 ”ko” – significa letteralmente grande tamburo. Il suono e la vibrazione del taiko sono in grado di scuotere le fondamenta del cuore umano a tal punto che veniva spesso usato in battaglia durante eventi di ordine militare per intimorire e spaventare i nemici. Veniva anche utilizzato per impartire ordini e coordinare gli spostamenti delle truppe, essendo l’unico strumento in grado di essere udito in tutto il campo di battaglia. Il taiko trovava spesso parte in cerimonie religiose sia buddiste che shintoiste, una tradizione che è perdurata fino ai nostri tempi, infatti è uno dei pochi strumenti che si può tutt’ora trovare nei templi e nei santuari. I monaci lo utilizzavano sia nella pratica quotidiana che in occasione di cerimonie, ed essendo considerato uno strumento sacro solo ad alcuni ne era consentito l’utilizzo. Alcuni buddisti ritenevano che il suo suono rappresentasse la ”voce del buddha” e veniva utilizzato sia per sostenere la recita del mantra che durante riti e danze. Mentre nei riti shintoisti veniva utilizzato per  offrire e rivolgere le proprie preghiere alle divinità. La sua realizzazione prevede una base in legno che viene incavata da un unico tronco d’albero e pelli di vacca o bisonte che vengono applicate su entrambi i lati del tamburo. 

Il gruppo dei Munedaiko composto da Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro, sarà accompagnato dalla melodia del flauto giapponese, shakuhachi e shinobue, che risuoneranno potenti nella suggestiva cornice dei Giardini della Filarmonica. L’omaggio al Giappone, per il secondo anno consecutivo, dopo il sold out del 2019, porta la firma dei fratelli Yahiro, componenti del gruppo Munedaiko, straordinaria combinazione di corpi in movimento e di armonia del pensiero.

La vibrazione del tamburo facilita il risveglio dell’energia vitale presente in ognuno di noi e il contesto open air offerto dallo scenario dei Giardini della Filarmonica permetterà al pubblico di unirsi al respiro del creato evocato dal ritmo percussivo dei musicisti e di beneficiare dell’emozione assoluta e universale di una musica dal sapore ancestrale.

Mugen Yahiro pratica il taiko da oltre quattordici anni, ha iniziato il suo percorso di studio multidisciplinare con il maestro e artista Niwa Motoyuki, che lo ha introdotto anche al teatro noh. In Giappone si unisce per oltre un anno al gruppo di percussionisti Ondekoza, attivo dal 1969 sull’isola di Sado, celebre per aver nobilitato la musica dei tamburi giapponesi ad arte performativa. Naomitsu Yahiro è istruttore nelle arti marziali tradizionali apprese in Cina. Introdotto all’arte del taiko dal fratello Mugen, entra a far parte di Munedaiko fin dalla fondazione, dedicandosi anche allo yoga. Tokinari Yahiro oltre a praticare il taiko, si dedica agli strumenti a fiato giapponesi, shakuhachi e shinobue; ha fatto parte degli Ondekoza dal 2016 al 2019.


Maggiori informazioni sul SITO.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per