Pegno Rotativo, una opportunità per far fronte alle spese nel periodo di invecchiamento e stoccaggio del vino
L'apertura di credito assistita da Pegno Rotativo su Vino è la liquidità che una banca fornisce a sostegno alle imprese vitivinicole che producono vini DOP e IGP (DOCG e IGT) nel periodo di invecchiamento e stoccaggio.
Il mondo vitivinicolo ha una nuova opportunità per essere sostenuto finanziariamente dal sistema bancario grazie al Pegno Rotativo sul Vino che, oltre ai prodotti agricoli e alimentari a DOP e IGP, riguarda anche i vini DOP e IGP (DOCG e IGT) come previsto nel decreto “Cura Italia”, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 29 agosto 2020.
L’Apertura di Credito assistita da Pegno Rotativo su Vino offre alle imprese la liquidità necessaria per far fronte alle spese di conduzione nel periodo di invecchiamento/stoccaggio del prodotto, consentendo la massima elasticità nella gestione dello stoccaggio e nella commercializzazione dei prodotti.
Il pegno rotativo è una forma di garanzia già nota per il comparto dei formaggi e dei salumi e che il decreto Cura Italia ha allargato anche ai prodotti vitivinicoli e alle bevande spiritose Doc e Docg. Per i produttori è così possibile incassare subito il credito la cui esigenza, nello specifico, nasce dal fatto che il vino posto ad invecchiamento, anche in base alle norme dettate dai disciplinari a tutela della qualità del prodotto, ha dei costi di investimento più alti che il produttore deve sostenere.
Alcuni Istituti di Credito già forniscono i servizi per accedere a questo strumento; ad esempio Monte dei Paschi di Siena fornisce un apertura di credito assistita da Pegno Rotativo su Vino (ai sensi del DL n. 18 del 17 marzo 2020 convertito in Legge n. 27 del 24 aprile 2020 “pegno rotativo per i prodotti agricoli e alimentari DOP e IGP”) offrendo alle imprese vitivinicole la liquidità necessaria per far fronte alle spese di conduzione nel periodo di invecchiamento/stoccaggio del prodotto, consentendo la massima elasticità nella gestione dello stoccaggio e nella commercializzazione dei prodotti.
La banca nello specifico, offre la possibilità di costituire il pegno senza lo "spossessamento" del bene, che rimane depositato nelle cantine/stabilimento del cliente. Inoltre offre all'impresa la possibilità di variare il prodotto posto a garanzia (rotazione - carico/scarico) della linea di credito, a condizione che venga mantenuta la proporzionalità tra somme utilizzate e valore del pegno. Il finanziamento dovrà essere commisurato al valore del vino in stoccaggio/invecchiamento oppignorato, previa applicazione di uno scarto minimo del 20% sul valore del prodotto acquisito in garanzia. L'importo minimo finanziabile è di 50.000 euro.
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