Unesco: l’Arte del Canto Lirico italiano candidata nella lista del patrimonio culturale immateriale. L’Italia punta al riconoscimento di una delle sue espressioni culturali più autentiche e originali.
Consoliamoci, l'Italia è piena di meraviglie da candidare a patrimonio dell'Umanità, e se anche il rito del caffè così come la pizza, non ce l'hanno fatta, sarà il canto lirico italiano ad essere candidato. Con questo prezioso Patrimonio, l’Italia punta al riconoscimento di una delle sue espressioni culturali più autentiche e originali.
Positiva la reazione del Ministro della Cultura, Dario Franceschini per la decisione del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO di proporre l’Arte del Canto Lirico Italiano per l’inserimento nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.
“Questa candidatura – ricorda Franceschini - giunge nel momento in cui sono ancora nitide nei nostri occhi le immagini del coro dell’Opera di Odessa che intona il “Va, pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina. Una riprova di quanto l’espressione del canto lirico italiano sia autenticamente parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità, che ad esso si rivolge nei momenti più bui per ritrovare luce, forza e bellezza”.
Questa decisione porta a termine il lungo e impegnativo percorso intrapreso dal Servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Spettacolo.
La candidatura riconosce le istanze del “Comitato per la salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano” cui hanno aderito, tra l’altro, la Fondazione Teatro Alla Scala di Milano, l’ Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, l’Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione e Assolirica.
Il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per il tramite della Rappresentanza Italiana presso l’UNESCO, seguiranno i passi successivi della candidatura fino al riconoscimento finale.
Positiva la reazione del Ministro della Cultura, Dario Franceschini per la decisione del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO di proporre l’Arte del Canto Lirico Italiano per l’inserimento nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.
“Questa candidatura – ricorda Franceschini - giunge nel momento in cui sono ancora nitide nei nostri occhi le immagini del coro dell’Opera di Odessa che intona il “Va, pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina. Una riprova di quanto l’espressione del canto lirico italiano sia autenticamente parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità, che ad esso si rivolge nei momenti più bui per ritrovare luce, forza e bellezza”.
Questa decisione porta a termine il lungo e impegnativo percorso intrapreso dal Servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Spettacolo.
La candidatura riconosce le istanze del “Comitato per la salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano” cui hanno aderito, tra l’altro, la Fondazione Teatro Alla Scala di Milano, l’ Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, l’Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione e Assolirica.
Il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per il tramite della Rappresentanza Italiana presso l’UNESCO, seguiranno i passi successivi della candidatura fino al riconoscimento finale.
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