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Vino e ricerca, la termoterapia per il trattamento della Xylella fastidiosa nei portinnesti della vite

Un primo studio che utilizza la termoterapia su portainnesti della vite. Si tratta del progetto TERMOXYVID condotto nell'Università De Leon in Spagna rivolto al trattamento della Xylella fastidiosa attraverso l'uso di acqua calda. Il processo non danneggia il materiale vegetale.






La Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno capace di attaccare diversi tipi di piante fra le quali, tra le più importanti, oltre all'olivo, anche la vite che, per quest'ultima specie, era conosciuto esclusivamente come agente della ben nota malattia di Pierce (PD). Gli effetti di questo patogeno sono devastanti: parte della foglia verde si secca improvvisamente interessando l'intera chioma, anche gli steli infetti mostrano una maturazione irregolare e chiazze di tessuto marrone e verde. Quando l'infezione diventa cronica, le foglie diventano deformi con clorosi internervale, mentre i germogli hanno internodi più corti. Le viti infette alla fine muoiono. Ciò avviene più rapidamente nei vigneti più giovani rispetto a quelli più vecchi e nelle cultivar sensibili (entro 2-3 anni) rispetto alle cultivar più tolleranti, che possono sopravvivere per oltre cinque anni.

Analisi dell'efficacia a livello industriale del trattamento dell'acqua calda (termoterapia) per il controllo della Xylella fastidiosa (malattia di Pierce) nei vivai di piante di vite utilizzando un microrganismo bioindicatore non patogeno. Questo il nome del progetto che ha l'obiettivo primario di attuare metodiche efficaci per la lotta alla Xylella. Lo studio mira di fatto a verificare, l'efficacia di questa nuova tecnica per il controllo del batterio nei portinnesti della vite.

Sono tre le fasi del progetto: la prima è stata completata con risultati positivi. Il processo di termoterapia garantisce che tutto il materiale vegetale sia sano e privo di agenti patogeni all'uscita del vivaio. Questo tipo di trattamento era già stato utilizzato a livello industriale per controllare i funghi nelle malattie del legno della vite, ma non con questo specifico agente patogeno applicato nei portinnesti della vite.

Nella prima fase è stata raggiunta la selezione del microrganismo bioindicatore. In tal senso volevo sottolineare che questa metodologia, che prende il nome di biomonitoraggio, si è affiancata con successo ai comuni metodi di indagine strumentale di tipo biologico e si basa sull'impiego di organismi viventi “sensibili”, in grado cioè di fungere da indicatori come in questo caso, per il controllo dei batteri Xylella fastidiosa nei portainnesti. I primi esperimenti risalgano all’inizio del secolo scorso, ed il suo sviluppo e perfezionamento ha subito un’accelerazione solo negli ultimi anni, proprio con la ricerca di bioindicatori, il cui campo di indagine, come nello specifico in questo studio, è l'osservazione di una variazione biochimica e/o fisiologica all’interno del portainnesto attraverso l'utilizzo di biomarker.

Lo studio è stato condotto presso il Vineyard and Wine Research Institute (IIVV) dell'Università di León (ULE), dove precedentemente era stata identificata la popolazione di batteri endofitici che vivono nello xilema del portainnesto della vite. Questa analisi è servita per selezionare il microrganismo bioindicatore come modello di studio. Inoltre, è stata selezionata la migliore metodologia di inoculazione per determinare la capacità di colonizzazione all'interno del portainnesto della vite.

Il primo prototipo di portainnesto è stato selezionato presso il vivaio Enrique Bravo, che guida questo progetto, dove verrà effettuato il trattamento di termoterapia con acqua calda. Le successive analisi serviranno ad ottenere conclusioni più affidabili in modo da procedere poi alle fasi successive del progetto.

Il progetto ha un budget globale di 443.876 € ed è cofinanziato dal CDTI con fondi FESR dell'Unione Europea attraverso il Programma operativo multiregionale per la crescita intelligente 2014-2020.

Le azioni previste da TERMOXYVID che hanno una durata stimata di 36 mesi, sono iniziate il 1° marzo 2018 e si concluderanno entro il 28 febbraio 2021.

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