Da oggi 30 aprile, le sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale accoglieranno una mostra di rara profondità storica e artistica: L'oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia. Curata da Chiara Squarcina, Katerina Dellaporta e Andrea Bellieni, l’esposizione ricostruisce, per la prima volta su scala museale così ampia, la complessa trama di relazioni pittoriche e culturali intessute lungo la rotta Venezia-Candia (l’odierna Heraklion, a Creta) tra il XIII e il XIX secolo. Non si tratta di un semplice viaggio attraverso i secoli, ma di un racconto in cui l’oro — pigmento e simbolo — diventa il filo conduttore che lega due civiltà visive. A Creta, dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, si rifugiarono molti maestri bizantini, trasformando l’isola in un baluardo della pittura iconica ortodossa. Qui, secondo fonti documentarie (come i catasti veneziani del Cinquecento), operarono oltre cento botteghe di madoneri, artisti specializzati in icone devozionali che venivano...
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