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La ricerca multidisciplinare nel campo degli studi medievali: uno sguardo all'Annual of Medieval Studies

L'Annual of Medieval Studies, appena pubblicato dalla Central European University di Vienna offre uno spaccato esaustivo della ricerca diversificata e approfondita condotta dal Dipartimento di Studi Medievali dell'istituzione. Curato da Dora Ivanišević, il volume si articola in due parti principali: una dedicata ad "Articoli e Studi" e una seconda che presenta un "Report sull'Anno Accademico 2021-2022".


Il Dipartimento di Studi Medievali della Central European University, centro interdisciplinare di formazione e ricerca post-laurea con sede a Budapest, riunisce studenti provenienti da tutta Europa interessati allo studio del passato medievale. I volumi dell'Annuario di Studi Medievali della CEU offrono una serie di articoli su vari aspetti della storia dell'Europa centro-orientale medievale e offrono una panoramica degli articoli pubblicati dal dipartimento negli ultimi anni accademici.

Il nuovo volume alla sezione "Articoli e Studi" , raccoglie undici contributi, la maggior parte dei quali basati sulle tesi di Master, discusse nel giugno 2022, con l'aggiunta del notevole lavoro di David Rockwell, derivato dal suo progetto di dottorato concluso con lode nell'aprile 2024. 

Questi lavori riflettono ampiamente la portata cronologica della varietà delle tipologie storiche, degli approcci, delle fonti e delle lingue promosse dal Dipartimento e padroneggiate dai suoi studenti. Si spazia dalla tarda antichità nel Mediterraneo orientale, con l'analisi di Anastasia Theologou sulla teoria della vista di Plotino e lo studio di Giorgi Markozashvili sull'uso dei concetti logici aristotelici nella controversia trinitaria del IV secolo, fino all'analisi delle finzioni legali impiegate dall'imperatore Giustiniano a cura di David Rockwell. Osman Yuksel Özdemir conclude questa parte iniziale con un'analisi della percezione del paesaggio urbano di Gerusalemme nel VII secolo, informata dalla svolta spaziale negli studi storici.

Spostandosi verso Bisanzio, Zeynep Olgun, attraverso una esplorazione delle prospettive economiche e intellettuali, pone l'accento sui viaggi marittimi e sul commercio locale di breve distanza intorno a Costantinopoli dal VII al XIII secolo, basandosi sull'evidenza dei relitti. Dunja Milenković analizza la critica della figura di un insegnante di grammatica incompetente da parte dell'intellettuale del XII secolo Teodoro Prodromo, uno degli autori bizantini più versatili e influenti del suo tempo, noto come poeta, insegnante, retore e filosofo, evidenziando come questi, non si limiti a imitare Luciano di Samosata, ma cerchi di posizionare il proprio lavoro all'interno di una specifica tradizione di letteratura satirica.

Passando all'Europa centrale e occidentale durante il tardo Medioevo e il primo periodo moderno, Kaila Yankelevich esplora il rapporto tra esseri umani (tipificati dalla figura del cavaliere) e animali (tipificati da leoni e orsi) nel romanzo arturiano, adottando il punto di vista degli studi sugli animali e dell'ecocritica. 

Michal Augustovič discute la rappresentazione cavalleresca di Santo Ladislao nelle fonti scritte russe, mentre Ágnes Font esamina le fonti scritte, visive e archeologiche per elucidare la lavorazione del corno nel Regno d'Ungheria durante il Medioevo e il primo periodo moderno. Nello specifico a Buda,  sottolinea la difficoltà di ricostruire un quadro completo a causa della scarsità di fonti scritte e della deperibilità del materiale, ricorrendo a una combinazione di evidenze archeologiche, scritte e visive per fare luce su questa attività artigianale.

Agatha Georgescu analizza i documenti processuali inglesi del tardo Medioevo per comprendere le cause delle rotture delle promesse di matrimonio, impiegando strumenti analitici come genere, emozione, moralità e spiritualità. 

Infine, Daria Ageeva si immerge nei documenti d'archivio veneziani del XVI secolo relativi all'approvvigionamento di pesce per mettere in discussione l'immagine della sostenibilità veneziana e della sua prudente gestione delle risorse naturali. La sua ricerca evidenzia come la regolamentazione delle attività di pesca a Venezia nel XVI secolo fosse cruciale per "l'abbondanza della città e il grande beneficio dei suoi pescatori". 

La seconda parte del volume, "Report sull'Anno", curata dall'allora direttore del Dipartimento di Studi Medievali Daniel Ziemann, offre una panoramica dettagliata dell'anno accademico 2021-2022, evidenziando i principali sviluppi, attività ed eventi organizzati da docenti e studenti. L'intervento include anche gli abstract di tutte le tesi di Master e di Dottorato discusse durante l'anno accademico.

In conclusione, l'Annual of Medieval Studies, si presenta come una testimonianza della vivace e diversificata ricerca condotta all'interno del Dipartimento di Studi Medievali della CEU. La varietà degli argomenti trattati e la profondità delle analisi, basate su un ampio spettro di fonti e approcci metodologici, contribuiscono significativamente alla comprensione di molteplici aspetti del mondo medievale e protostorico. Il volume non solo presenta risultati di ricerca originali, ma riflette anche l'impegno del Dipartimento nel promuovere una formazione post-laurea di eccellenza in questo campo.

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