Passa ai contenuti principali

Mixology ZERO: il futuro inclusivo del bere consapevole. Dai cocktail analcolici al vino dealcolizzato, come RCR ridefinisce la cultura del bere

Il mondo del beverage è in piena trasformazione, e RCR Cristalleria Italiana, leader nella produzione di vetro sonoro di alta qualità, si posiziona al centro di questa rivoluzione con Mixology ZERO, un progetto che abbraccia l’inclusività e il trend globale del bere No/Lo (No Alcol, Low Alcol). Un’iniziativa che non solo risponde alle nuove esigenze di consumatori sempre più attenti alla qualità e alla salute, ma che ridefinisce il concetto stesso di socialità, rendendola accessibile a tutti, a prescindere dal consumo di alcol.  

Il mercato dei drink analcolici e a bassa gradazione sta crescendo in modo esponenziale. Basti pensare che nel 2023 il giro d’affari del vino dealcolizzato ha superato i **2,26 miliardi di dollari** a livello globale, trainato da Paesi in cui il consumo di alcol è culturalmente limitato, ma anche da una crescente domanda di alternative premium nel settore Ho.Re.Ca. Non solo: iniziative come la Sober Spring (dal 20 marzo al 20 giugno), che invita a rinunciare all’alcol per tre mesi, e l’ascesa dei “sober bar” – locali dedicati esclusivamente a cocktail analcolici – testimoniano un cambiamento culturale epocale.  

«Bere è l’atto più naturale che esiste. Se vogliamo migliorare la qualità della vita, occorre farlo divertendosi in ogni occasione», afferma Roberto Pierucci, CEO di RCR. «Con Mixology ZERO vogliamo democratizzare l’esperienza del bere, permettendo a chiunque di godere del gusto e delle sensazioni di un cocktail o di un bicchiere di vino, senza barriere».  

RCR, già punto di riferimento per la mixology grazie alle collaborazioni con International Bartenders Association (IBA) e AIBES, ha sviluppato soluzioni su misura per il settore. Tra queste spiccano bicchieri in vetro sonoro superiore Luxion®, progettati per contenuti densi e decorazioni complesse, e pack per il retail che guidano il consumatore nella scelta No/Lo con design intuitivo ed elegante. 

L’azienda, tutta italiana, con sede a Colle di Val d’Elsa (SI), conferma il suo impegno per la sostenibilità: tutta la produzione avviene in un’area CO2 Neutral certificata dal Siena Carbon Free, combinando tradizione artigianale toscana e innovazione tecnologica. Con 38 milioni di articoli prodotti all’anno e un export in 110 Paesi, RCR rappresenta l’eccellenza del Made in Italy, oggi al servizio di una nuova filosofia del consumo.  

Il progetto Mixology ZERO non si limita a offrire prodotti, ma costruisce esperienze. Per il canale Ho.Re.Ca., RCR propone soluzioni premium per cocktail analcolici che elevano l’offerta dei locali, mentre nel retail punta su packaging distintivi che valorizzano il posizionamento del segmento No/Lo. «Quando si parla di No Alcol si parla di un consumo trasversale, che coinvolge tutta la famiglia», sottolinea Pierucci. «Questa tendenza non è solo business, ma un cambiamento culturale che abbracciamo con convinzione».  

Con Mixology ZERO, RCR non anticipa solo i trend, ma li plasma. L’obiettivo è replicare l’esperienza dell’aperitivo italiano – simbolo di socialità – attraverso alternative analcoliche di qualità, aprendo a un futuro in cui il bere consapevole diventa sinonimo di convivialità senza limiti. Un futuro in cui un bicchiere, vuoto di alcol ma pieno di stile, unisce generazioni e culture.  ---  

Fondata nel 1967, da un gruppo di artigiani toscani, RCR è leader globale nella produzione di bicchieri e oggetti per la tavola in vetro Luxion®, 100% riciclabile. Con 300 dipendenti e un fatturato di 50 milioni di euro (80% estero), unisce design italiano, innovazione e sostenibilità, confermando la Toscana come cuore pulsante dell’eccellenza artigianale.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...