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La sostenibilità fattore di crescita delle aziende nel settore agroalimentare. Il Global Summit del Gambero Rosso

Si è tenuto in questi giorni il Global Summit “La sostenibilità fattore di crescita delle aziende nel settore agroalimentare” organizzato da Fondazione Gambero Rosso. Esperienze e strategie di sostenibilità: 25 relatori a confronto. L'evento progettato per confrontarsi su questi principi che sono diventati imprescindibili sia per le scelte di mercato sia per i singoli consumatori.

La Sostenibilità è oggi uno dei temi più dibattuti e analizzati dalle Aziende, dalle Istituzioni e dall’opinione pubblica. Un’attenzione che ha chiuso il gap tra ecologia ed economia. La Sostenibilità rappresenta infatti un’esigenza di equilibrio ambientale, sociale ed economico. Aumentano le richieste e le aspettative del mercato: dai sistemi creditizi alla grande distribuzione senza dimenticare ovviamente i consumatori finali, sempre più attenti e orientati a scelte di consumo consapevoli, che guardano al biologico e al sostenibile. Scelte non solo in un’ottica di salvaguardia della natura ma anche come etica economica e sociale. Un fenomeno che riguarda soprattutto le giovani generazioni, dai millennial alla generazione Z la cui preferenza richiama l’attenzione delle aziende produttive. Sostenibilità è oggi qualità.

Il Global Summit “La sostenibilità fattore di crescita delle aziende nel settore agroalimentare” è stato progettato per confrontarsi su questi principi che sono diventati imprescindibili sia per le scelte di mercato sia per i singoli consumatori. L’esperienza del Gambero Rosso in quest’ambito nasce nel 2014 con il Primo Rapporto Sostenibilità del Vino e che è proseguita fino alla nascita di Equalitas,  società fondata da Federdoc, Csqa Certificazioni, Valoritalia, Fondazione Gambero Rosso e 3A Vino, che è proprietaria dello Standard per la certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo. Un sistema di certificazione che da marzo di quest’anno ha un suo disiplinare approvato dal Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali. L’attenzione del Gambero Rosso si è estesa, nel tempo, a tutto il comparto agroalimentare per promuovere, sostenere e accompagnare le aziende eccellenti in percorsi di sviluppo. Da 6 anni pubblichiamo Top Italian Food la guida che premia le migliori imprese agroalimentari del Made in Italy. Sono proprio queste le aziende che abbiamo coinvolto nel sistema di autovalutazione nato in collaborazione con Santa Chiara Next, società benefit spin-off dell’Università di Siena. Per questa prima edizione, sono state 47 le aziende che hanno avuto un punteggio positivo di sostenibilità. Un buon risultato che siamo certi che vedrà negli anni a venire molti più partecipanti. Sono stati inoltre presentati i risultati  del Food&Beverage Sustainability Italian Benchmark, un’indagine condotta da Standard Ethics, Self-Regulated Sustainability Rating Agency.

Per Intesa Sanpaolo, main partner del Global Summit, è fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile, favorendone la cultura in particolare nelle piccole e medie imprese e riconoscendo la rilevanza degli investimenti coerenti con i ESG. In quest’ottica la banca ha già erogato 2 miliardi di euro per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti, che si affianca al plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. Per l’agro-alimentare in particolare, Intesa Sanpaolo ha creato un centro di eccellenza dedicato, la Direzione Agribusiness, per cogliere le opportunità di questo settore e rilanciarlo, in coerenza con il PNRR.

Paolo Cuccia, in rappresentanza di Fondazione e Gambero Rosso Spa, ha ringraziato il main partner Intesa Sanpaolo nonché Ismea, Gruppo FS Italiane, Coldiretti e insieme a tutti gli Sponsor del Global Summit. Dal Convegno che ha visto la partecipazione delle Istituzioni, delle Associazioni e dei protagonisti del mondo dei Servizi del settore agroalimentare è emersa la conferma dell’importanza della certificazione della Sostenibilità per le eccellenze del Made in Italy e l’esigenza quindi di pervenire in tempi brevi, così come avvenuto per il mondo del vino, a protocolli condivisi e al riconoscimento degli stessi da parte del Governo e delle Istituzioni del nostro Paese.

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