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Certificazione di sostenibilità, le buone pratiche delle aziende che hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo. Il caso del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano

Le “best practices”, ovvero tutte quelle azioni adottate dal vigneto alla cantina, fino al consumatore per arrivare alla Certificazione di Sostenibilità. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano svela le buone pratiche delle aziende che hanno contribuito a raggiungere questo importante obiettivo.

Dal 2022 quella del Vino Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana ad aver raggiunto la certificazione di sostenibilità secondo la norma Equalitas. Per arrivare a questo risultato, che è solo un tassello di un percorso in divenire, si sono impegnate gran parte delle imprese vinicole del territorio. Il 75,8% delle aziende di Montepulciano, per l’esattezza, ha contribuito con le proprie attività al raggiungimento della certificazione. 

Quale sia stato il modo in cui ciascuna cantina ha contribuito a farlo, ha cercato di scoprirlo il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che, proprio in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano (2020 e Riserva 2019) che parte ufficialmente con la giornata dedicata alla stampa internazionale per poi proseguire dal 18 al 20 febbraio per operatori e appassionati, ha chiesto ai propri associati con quali attività abbiano privilegiato questo obiettivo. 

Le “best practices” delle aziende e come viene visto l’impegno del Consorzio. Intanto il 98% delle aziende ha ridotto i trattamenti convenzionali in vigna. Il 59% ha messo in campo pratiche legate alla cosiddetta agricoltura integrata. Quasi il 70% delle imprese ha scelto l’agricoltura biologica, il 3% quella biodinamica. L’84,4% negli ultimi cinque anni ha investito in formazione e sensibilizzazione sui temi di sicurezza e ambiente. La totalità delle aziende ha dichiarato inoltre di aver ridimensionato l’utilizzo di fitofarmaci e fitosanitari in campo. In tempi di scarsità di acqua, il 69,7% delle imprese vinicole del territorio dichiara di aver attuato pratiche per la riduzione dell’utilizzo di risorse idriche per il processo di vinificazione e il 97% ha guardato alla salvaguardia della biodiversità. Sul fronte della CO2 il 75,8% dichiara di aver avviato pratiche per la riduzione di emissione di gas climalteranti e anche messo in piedi attività di recupero o riciclo di materiali proveniente da scarti di produzione (il 72,7%). Essere sostenibili è un vantaggio anche ai fini della comunicazione e promozione del vino: lo pensa il 78,8% delle imprese. Il 72,7% dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano è molto soddisfatto delle attività verso la sostenibilità intraprese dal Consorzio per la denominazione (mediamente soddisfatto il 18,2%, abbastanza il 9,1%). La totalità dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano è convinta di aver contribuito anche così al rafforzamento della denominazione, anche investendo in accoglienza in cantina (il 97%).

«Essere una denominazione sostenibile è un impegno non solo rivolto al territorio, ma anche alle persone che lo abitano – spiega il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – come Consorzio non abbiamo solo guardato alle attività agronomiche e produttive, ma anche alla divulgazione di queste nei confronti dei cittadini di Montepulciano, dei tanti turisti che ospitiamo durante l’anno e anche dei più piccoli con attività didattiche in collaborazione con le scuole e con l’Anteprima di quest’anno, la prima da quando siamo certificati, abbiamo voluto spiegare meglio quanto sia fondamentale il lavoro di ogni singola impresa vinicola».

Ricordo che l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è un appuntamento ormai imperdibile, non solo per gli addetti ai lavori che qui potranno incontrare oltre 40 produttori, più della metà della denominazione, che in presenza racconteranno non solo le nuove annate in commercio, ma anche le tante attività, le novità e i progetti futuri che stanno confermando la nostra Docg una delle più dinamiche d’Italia. Il Consorzio infatti presenterà gli aggiornamenti sul progetto Pievi, ma anche tutte le attività legate a Montepulciano, distretto del vino sostenibile.

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