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Vino&Mercati, dopo tensioni, Francia e Spagna presentano progetto comune su economia e competitività del settore vitivinicolo

Il comitato franco-spagnolo nato dopo le tensioni che hanno investito il settore vinicolo di Francia e Spagna si è incontrato lo scorso 12 giugno a Madrid presso il Ministero dell'Agricoltura per presentare un progetto comune rivolto alla costituzione di un osservatorio economico di un mercato sempre più competitivo.

Il progetto presentato dalle associazioni dei viticoltori di Francia e Spagna dopo la volontà di  pacificazione di quella che è conosciuta come la 'guerra del vino' tra i due paesi, che come ben noto ha portato a violente proteste nel sud della Francia contro gli esportatori di vino spagnoli, che producono a basso prezzo e, secondo i francesi, in modo non conforme ai regolamenti europei.

Il comitato franco-spagnolo, composto da professionisti del settore vino, alti funzionari dell'agricoltura, esperti sulla concorrenza e le imposte, ha presentato quello che è da considerare come un vero e proprio osservatorio economico con il fine di anticipare le eventuali difficoltà di un mercato sempre più competitivo e che decida sulle questioni normative in modo da stabilire delle posizioni franco-spagnole forti su questioni di politica europea e internazionale.

La piattaforma alla base del progetto consentirà di condividere "dati su superficie, volumi, prezzi e monitoraggio del mercato", come dichiarato in un comunicato stampa dalle quattro organizzazioni francesi coinvolte, precisando che "la decisione consentirà al mercato di essere monitorato e oggettivato nei mesi e negli anni a venire, che è il prerequisito essenziale per un rapporto più costruttivo tra i due paesi e per generare valore".

Alla presentazione si è discusso anche dell'adattamento dei vigneti al cambiamento climatico. Le due delegazioni hanno approfittato inoltre della partecipazione delle loro rispettive amministrazioni agricole per interrogarle sul progetto di riforma della politica agricola comune presentato dalla Commissione europea. Richiedendo "continui programmi di sostegno per il settore vitivinicolo ... in termini di euro costanti" e la conservazione di "regolamenti specifici per il settore vitivinicolo", insomma quello che emerge dopo i venti di guerra tra Francia e Spagna è la volontà di perseguire un orientamento comune per il futuro del settore. 

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