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Vino e ambiente, bottiglie: nel vetro scoperte sostanze nocive

Uno studio ha mostrato la presenza di sostanze tossiche nel vetro e sopratutto nelle decorazioni di bottiglie di vino, birra ed alcolici. La ricerca pubblicata su Environmental Science and Technology.





Una nuova ricerca ha rivelato livelli potenzialmente nocivi di sostanze nocive come piombo e cadmio presenti nelle bottiglie di vetro e all'interno delle decorazioni smaltate. Lo studio, dal titolo “Heavy Metals in the Glass and Enamels of Consumer Container Bottles”, è stato condotto dai ricercatori dell'Università di Plymouth, in Inghilterra, su un analisi di alcuni campioni di bottiglie in vetro smaltate, scoprendo che il contenuto di piombo e cadmio è al di sopra di quello a norma di legge per i contenitori alimentari.

Lo studio ha previsto l'analisi di diversi campioni di bottiglie di vetro, chiare, scure e smaltate utilizzate per confezionare bevande alcoliche come vino, birra e liquori acquistati presso un comune supermercato. Le bottiglie sono risultate per la maggior parte dei casi nocive in quanto contenevano piombo e cadmio, così come anche il cromo (per quanto riguarda il vetro verde). I dati analizzati mostrano che sono le bottiglie smaltate a destare più preoccupazione per la presenza di cadmio con concentrazioni superiori a 20.000 parti per milione. per quanto riguarda il piombo invece le concentrazioni arrivano fino a 80.000 ppm, mentre il limite sicuro per questo elemento è di 90 ppm.

Per la ricerca sono state utilizzate bottiglie di vino, birra e liquori, acquistate presso punti vendita locali e nazionali tra settembre 2017 e agosto 2018, con dimensioni che vanno da 50 ml a 750 ml di colore verdi chiare, smerigliate, verdi scure o marrone in grado di assorbire i raggi ultravioletti (UVAG), ed alcune smaltate su parte della superficie esterna con immagini, motivi, loghi, testo e / o codici a barre di un singolo colore o più colori. I frammenti sono stati analizzati usando la spettrometria a fluorescenza a raggi X (XRF). Su 89 campioni analizzati, 76 sono risultati positivi al piombo e 55 positivi al cadmio. La presenza di cromo è stata rilevata nello specifico in tutte le bottiglie di color verde scuro e marrone e non su quelle trasparenti. 12 bottiglie su 24 di quelle smaltate erano presenti piombo e/o cadmio.

Lo studio ha anche mostrato che gli elementi avevano il potenziale di lisciviazione da frammenti di vetro smaltato e, se sottoposti a un test standard che simula le precipitazioni in una discarica, diversi frammenti hanno superato le tossine modello USA nella legislazione sugli imballaggi e potrebbero essere definiti "pericolosi". Infatti il vetro anche se è considerato un materiale stabile e molto resistente, può subire nel tempo delle trasformazioni e delle alterazioni sia superficiali sia di dissoluzione. I fattori che determinano l'entità del degrado sono la composizione del vetro stesso, il tipo di agente aggressivo e condizioni come temperatura, umidità relativa ed pH.

Il processo di alterazione predominante nel vetro è appunto definito liscivazione che si avvia nel caso in cui il vetro sia posto a contatto con una soluzione acida o debolmente basica (pH inferiore a 9). Quando invece un vetro è posto a contatto con soluzioni basiche, ovvero aventi pH maggiore di 9, il fenomeno di lisciviazione diminuisce lasciando spazio al processo di corrosione vera e propria.

Il Dott. Andrew Turner a capo della ricerca spiega che la vernice o lo smalto utilizzati per la produzione di una vasta gamma di articoli - tra cui attrezzature per parchi giochi, giocattoli di seconda mano e bicchieri di plastica - possono presentare livelli di sostanze tossiche potenzialmente dannose per la salute umana. È sempre stata una sorpresa vedere livelli così elevati di elementi tossici nei prodotti che usiamo quotidianamente: questo studio è solo un altro esempio che ci fornisce ulteriori prove di quanti elementi nocivi vengono ancora inutilmente utilizzati laddove ci sono altre alternative disponibili. Il potenziale aggiunto delle sostanze trovate nelle bottiglie di vetro in grado di lisciviare generando altri componenti dannosi alla nostra salute e all'ambiente durante il processo di riciclaggio dei rifiuti è un ovvio e ulteriore motivo di preoccupazione. I governi di tutto il mondo hanno una legislazione chiara per limitare l'uso di sostanze nocive sui prodotti di consumo di tutti i giorni, ma quando abbiamo contattato i fornitori, molti di loro hanno affermato che le bottiglie che usano sono importate o fabbricate in un paese diverso da quello di produzione. E questo è fatto che pone sfide ovvie per l'industria del vetro e per il suo riciclaggio e che deve essere preso in considerazione nella futura legislazione che copre questo settore.

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