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A Montalcino il “Laboratorio internazionale di storia agraria”

Indagini e riflessioni sulla storia agraria dell’Italia medievale. A vent’anni dal primo Convegno montalcinese
Saranno la storia agraria e della civiltà contadina, le protagoniste, a Montalcino, sabato 3 e domenica 4 settembre, quando andrà di scena, per l’edizione n. 18 il “Laboratorio internazionale di storia agraria”. 

“Indagini e riflessioni sulla storia agraria dell’Italia Medievale – a vent’anni dal primo convegno montalcinese”. Questo il titolo dell’edizione 2016, presentata e voluta dal Centro di Studi per la Storia delle Campagne e del Lavoro Contadino ed il Comune di Montalcino prevede tre sessioni di studio accolte nelle sale dello storico Palazzo Comunale di Montalcino. 

Si parte sabato 3 settembre (ore 10.30) con i seguenti interventi: Gian Maria Varanini con “Storiografia agraria e ricerca medievistica dalla fine dell’Ottocento al 1930”, Giuliano Pinto che parlerà di “Città e Contado”, Massimo Montanari e la “Storia dell’agricoltura e dell’alimentazione” per finire con Maria Ausiliatrice Ginatempo con “Storia agraria e archeologia: gli studidegli ultimi vent’anni”.

I lavori riprendono alle 15.30 con gli interventi di Vito Lorè “Corti, polittici, livelli. Le grandi proprietà altomedievali fra storiografia e prospettive di ricerca”, Mario Marronchi parlerà di “Patrimonie diritti monastici nell’alto e pieno medioevo: fatti e territori”. È poi la volta di Gabriele Archetti con “Alimentazione, strutture produttive e consumo nei monasteri altomedievali” e Alfio Cortonesi con “Piante, tecniche colturali, paesaggi: l’andamento delle ricerche nell’ultimo ventennio”.

Il convegno si concluderà domenica 4 settembre con l’ultima sessione di interventi (ore 9.30) che vedrà gli interventi di Danilo Gasparini “Viticoltura e frutticoltura in terra veneta tra fisco e mercato. Secoli XVI-XX”, Biagio Salvemini con “L’allevamento fra tardo medioevo e prima età moderna”, Fabio Saggioro “Per un’archeologia nel bosco nel medioevo: note e riflessioni”, Riccardo Rao e “La storiografia recente sui beni comuni: bilanci e nuove prospettive e Angela Lanconelli con “Colture tessili e piante tintorie. Qualche considerazione fra produzione e commerci”.

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