Passa ai contenuti principali

Viticoltura biologica. Ecco i risultati delle sperimentazioni

Sperimentazioni settore bio. Il punto oggi a San Michele e Laimburg 
Più di 200 viticoltori oggi alla FEM per l'incontro sulla viticoltura biologica. Per la frutta focus a Laimburg.

La viticoltura biologica è stata al centro dell'incontro che si è svolto questa mattina, presso l'aula magna della Fondazione Edmund Mach, nell'ambito della giornata tecnica biologica organizzata in collaborazione con il Centro di sperimentazione agricola e forestale di Laimburg. 

L'evento ha registrato una massiccia partecipazione di viticoltori, accorsi in più di 200 per conoscere da vicino gli esiti delle sperimentazioni condotte dall'Unità agricoltura biologica del Centro Trasferimento Tecnologico nel settore viticolo biologico.

Luisa Mattedi, Roberto Zanzotti, Roberto Lucin, Gaja Boscheri hanno trattato il tema della difesa della vite, in particolare le strategie di lotta contro la peronospora e il contenimento di Planococcus ficus, la cocciniglia che danneggia la vite. L'incontro ha previsto l'illustrazione delle prove in aula magna e la visita alle parcelle sperimentali.

Si è parlato dell’andamento della peronospora in Trentino nel 2016 e dei risultati dei confronti eseguiti in prove parcellari a S. Michele, dove sono messi in confronto dosaggi diversi di rame e prodotti alternativi a questo metallo. In particolare sono stati testati due estratti vegetali, uno a base di equiseto e uno a base di oli estratti da bucce di agrumi. Nelle prove è stata confermata l’efficacia di bassi dosaggi di rame, purché distribuiti tempestivamente prima delle piogge infettanti, mentre per i prodotti alternativi i risultati sono meno evidenti e richiedono altre conferme. 

I tecnici hanno parlato anche di peronospora nell'ambito delle prove condotte in laboratorio con infezioni artificiali in condizioni controllate. Spazio poi alla situazione fitosanitaria riscontrata nelle aziende biologiche sparse sul territorio e seguite dal servizio di consulenza tecnica della FEM. La situazione fitosanitaria nel campione delle aziende controllata appare discreta sia riguardo il contenimento delle patologie che per la qualità dell’uva. Come sempre saranno comunque determinanti le settimane immediatamente precedenti la vendemmia per definire nel dettagli aspetti qualitativi e quantitativi delle uve.

L'ultimo intervento ha riguardato una patologia emergente anche in Trentino, il Planococcus ficus, una cocciniglia che oltre a determinare danni diretti su vegetazione e grappolo, costituiti da imbrattamento da melata e fumaggini, crea preoccupazione anche come vettore di virosi e causa indiretta di sviluppo di tossine (ocratossine). Contro questo pericoloso fitofago, comparso solo di recente nei nostri vigneti e che in passato era diffuso solo nelle regioni meridionali, i viticoltori biologici hanno a disposizione il lancio di insetti utili e, in prospettiva, la confusione sessuale. Il controllo di Planococcus viene affrontato esclusivamente con pratiche di controllo biologico, che non inquinano il vigneto e l’ambiente e non comportano l’utilizzo di insetticidi di sintesi, peraltro vietati in agricoltura biologica.

Considerato l'andamento stagionale critico, nel complesso il quadro che emerge dal mondo dei viticoltori biologici appare quindi abbastanza positivo, con un discreto controllo delle patologie e uno stato delle uve positivo sia per quantità che per qualità. 

Nel pomeriggio gli esperti del Centro Laimburg proporranno visite guidate nei campi sperimentali a Laimburg e spiegheranno i risultati delle sperimentazioni pluriennali sulla gestione del suolo e il diradamento in frutticoltura biologica.


Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...