Passa ai contenuti principali

Vino e sostenibilità, boom di certificazioni delle aziende vitivinicole piemontesi con gli standard Equalitas, SQNPI e BIO

Il Piemonte sempre più sostenibile. Valoritalia conferma il boom di certificazioni delle aziende vitivinicole piemontesi con gli standard Equalitas, SQNPI e BIO.

I numeri in costante crescita confermano il percorso virtuoso verso la sostenibilità intrapreso dalle aziende vitivinicole piemontesi. Negli ultimi mesi ben 9 aziende della regione hanno ottenuto da Valoritalia la certificazione Equalitas, mentre altre 5 sono in via di finalizzazione dell’iter. A queste si aggiungono, sempre nel settore vitivinicolo e certificate da Valoritalia, le 398 aziende biologiche e le 460 certificate con lo standard SQNPI da agricoltura integrata. Numeri che dimostrano, senza alcun dubbio, l’attenzione delle aziende piemontesi verso una domanda che in questi anni si è fatta sempre più sensibile alle tematiche ambientali e della sicurezza alimentare.

“Nell’ultimo periodo, abbiamo constatato nella regione un crescente interesse sui temi della sostenibilità ambientale, del rispetto dei valori etici e della sicurezza alimentare. Un interesse certamente favorito dal ruolo dei consorzi di tutela che in questi anni hanno focalizzato le politiche proprio su questi argomenti. Lo dimostra la crescita a doppia cifra delle aziende vitivinicole che con il supporto di Valoritalia hanno intrapreso un percorso di certificazione verso l’agricoltura da produzione integrata, biologica o sostenibile, quest’ultima promossa attraverso il protocollo Equalitas.”, spiega Alessandro Barbieri, responsabile commerciale di Valoritalia.

Oltre a certificare 230 Denominazioni DOC, IGT e STG, Valoritalia certifica tanto le produzioni agroalimentari provenienti da agricoltura biologica e integrata (SQNPI), quanto quelle ottenute con processi produttivi sostenibili in coerenza con quanto previsto dai protocolli V.I.V.A ed Equalitas. Uno standard, quest’ultimo, elaborato in Italia e accreditato a livello internazionale come uno tra i più innovativi e completi del settore.

Valoritalia non si limita a certificare, ma offre un supporto diretto a diverse realtà territoriali studiando soluzioni per le certificazioni di gruppo e strumenti di innovazione tecnologica a sostegno delle comunità rurali.

Valoritalia è la società italiana leader nella certificazione dei vini a Denominazione di Origine. La società garantisce la tracciabilità del prodotto dal vigneto all'immissione sul mercato, assicurando a imprese, istituzioni e consumatori, il rispetto degli standard di produzione stabiliti nei Disciplinari di Produzione adottati dai rispettivi Consorzi di Tutela. A dodici anni dalla sua nascita, Valoritalia è presente in gran parte del territorio nazionale con 35 sedi, nelle quali operano 230 donne e uomini, supportati da oltre 1.000 collaboratori esterni. Tra DOC, DOCG e IGT, Valoritalia certifica 230 Denominazioni di Origine, pari a oltre il 60% della produzione nazionale dei vini di qualità. In aggiunta, Valoritalia certifica le produzioni da agricoltura biologica e da agricoltura integrata (SQNPI) di alcune migliaia di aziende, oltre a certificare standard innovativi di sostenibilità, come EQUALITAS, VIVA e VINNATUR. Infine, Valoritalia opera in equivalenza con altri standard internazionali come NOP (USA), COR (Canada) e JAS (Giappone), Bio-Suisse (Svizzera).

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...