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Sport. Mondiali di Judo in Giappone: grande appuntamento con la nazionale italiana

Il team azzurro in Giappone per i Campionati Mondiali di Judo in programma al Nippon Budokan di Tokyo con almeno un judoka per ogni categoria di peso, sia per il maschile che per il femminile. In diretta su Sky Sport Arena canale 204. 





La Nazionale italiana sbarca in Giappone per i Campionati Mondiali di Judo che si svolgeranno al Nippon Budokan a Tokyo dal 25 agosto al 1° settembre. Il Team azzurro guidato dal Direttore Tecnico Kyoshi Murakami si è qualificato insieme ad Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Taipei, Francia, Germania, Mongolia, Paesi Bassi, Russia, Corea del Sud e Spagna, oltre che al Giappone padrone di casa e qualificato di diritto, portando almeno un judoka per ogni categoria di peso, sia per il maschile che per il femminile.

Alla rassegna irida prenderanno parte tredici azzurri: Elios Manzi nei 60 kg, Matteo Medves e Manuel Lombardo nei 66 kg, Fabio Basile e Giovanni Esposito nei 73 kg, Antonio Esposito e Christian Parlati negli 81 kg, Nicholas Mungai e Matteo Marconcini nei 90 kg. Odette Giuffrida nei 52 kg, Edwige Gwend e Maria Centracchio nei 63 kg, Alice Bellandi nei 70 kg.

I Campionati Mondiali di Judo saranno trasmessi in diretta su Sky Sport Arena canale 204. Tutti i giorni dalle 12:00 alle 14:30 (solo blocco finali) con il commento di Ivano Pasqualino e Ylenia Scapin.

I campionati mondiali di judo, che si svolgono a cadenza annuale dal 2009 (prima la cadenza era biennale) e prevedono gare in diverse categorie di peso dei concorrenti, sia uomini che donne, sono insieme al torneo olimpico, la massima competizione mondiale di questa disciplina. Il primo campionato assoluto si tenne nel 1956 proprio a Tokyo; dal 1980 si tiene anche un torneo femminile che, per le prime quattro edizioni, fu separato da quello maschile e, dal 1987, fu unificato.

Il judo è un'arte marziale considerata come una vera e propria filosofia in Giappone. Composto da due caratteri giapponesi (kanji): 柔 (jū, cedevolezza) e 道 (dō, via) il nome significa via della cedevolezza/flessibilità. Riferito alla forza nemica, ciò insegna che il modo per vincerla non è l'opposizione, ma proprio il contrario, ovvero sfruttandola e dirigendola per il proprio fine. Il Judo oltre ad essere una disciplina è di fatto un vero e proprio sistema educativo che rispecchia una parte importantissima della cultura giapponese ed è principalmente rivolto alla formazione dell'individuo sia dal punto di vista morale che caratteriale.

Il Judo fu fondato da Jigorō Kanō che la elaborò da una sintesi di varie scuole di Jujitsu: una delle sette arti marziali che i samurai dovevano saper praticare durante il medioevo giapponese. Il nuovo stile di lotta, non più soltanto un’arte di combattimento, era destinato alla divulgazione quale forma educativa del corpo e dello spirito con un codice morale che tendeva ad esaltare le otto qualità essenziali che il judoka deve raggiungere durante la pratica di questa disciplina: l'educazione, il coraggio, la sincerità, l'onore, la modestia, il rispetto, il controllo di sé e non ultima l'amicizia. Insomma tutti valori che andrebbero coltivati universalmente e che non dovrebbero essere mai  dimenticati.

Il Judo ha la natura dell’acqua.
eccola, turbinante nelle cascate del Niagara,
calma nella superficie di un lago,
minacciosa in un torrente
o dissetante in una fresca sorgente
scoperta un giorno d’estate.
Questo è il principio del Judo.
Gunji Koizumi

 Il Judo è diventato ufficialmente disciplina sportiva olimpica nel 1964, a Tokyo.

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