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Mozart e la Massoneria, il Convegno e concerto a Pisa dedicato al grande genio della musica

Mozart e la Massoneria, il tema dell’incontro, dedicato al grande genio della musica e massone, che si è tenuto negli Arsenali Repubblicani di Pisa. Mozart ( 1756 – 1791) era stato iniziato in Massoneria il 14 dicembre  1784 nella loggia Zur Wohltatgkeit della capitale austriaca. “Il Flauto Magico” prima opera dedicata alla Compagnia.



Si è tenuto a Pisa lo scorso 15 novembre l’evento Mozart e la Massoneria in cui hanno preso parte come relatori Fabrizio Grossi con una relazione dal titolo “1756-1791 Società, cultura e storia al tempo di Mozart” e Simone Valeri con “La ideologia massonica nella musica di Mozart”. Nel corso del convegno è stato sottolineato il valore della musica nei rituali della Libera Muratoria ed è stato ricordato il grande Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario della nascita,  la cui appartenenza alla Massoneria non è mai stata ufficialmente confermata, nonostante le forti tracce esoteriche presenti nella Turandot.  

A introdurre il dibattito del Convegno Giorgio Trovatelli, presidente degli Orienti di Pisa e Volterra. Ha concluso Massimo Bianchi, Gran Maestro Onorario. Presente anche il Gm Stefano Bisi. Clou della serata il concerto nel corso del quale la soprano Rachael Jane Stellacci e il maestro Andrea Tobia al pianoforte si sono esibiti in alcune celebri arie delle opere del compositore austriaco.  

Mozart fu elevato al grado di Compagno nella loggia Zur wahren Eintracht. Quando suo padre divenne anch'egli compagno compose l’opera K 468 e la K483 e 484 in occasione della cerimonia di unione della sua loggia con altre due officine viennesi mentre la K 623 fu dedicata all’inaugurazione di un tempio verso la metà del suo ultimo anno di vita, quando ormai le sue condizioni di salute erano molto peggiorate. 

In una delle sue ultime riunioni di loggia, una sera di novembre del 1791, diresse “Una piccola cantata massonica”. Ma la sua maggiore opera massonica è sicuramente “Il Flauto Magico”, la cui prima ebbe luogo il 30 settembre, poco più di due mesi prima della sua morte, al Theater auf der Wieden di Vienna. Un vero capolavoro  in due atti musicato su libretto Emanuel Schikaneder e con il contributo di Karl Ludwig Giesecke.

Come scrisse la musicologa Lidia Bramani nel suo libro "Mozart massone e rivoluzionario", per Mozart essere massone significava vivere sentendosi partecipe di un percorso condiviso. La sua adesione era totale, come avveniva e avviene nella storia, quando si sviluppano movimenti di marcato carattere etico, con forti istanze di aggregazione religiosa, politica o semplicemente ideale. 

Mozart era tutt'altro che un uomo e un artista poco interessato alle vicende del suo tempo. Un libro che vi invito a leggere; la Bramani indaga sfaccettature e segreti di un genio, attraverso un'analisi delle sue vicende personali e delle sue opere, da "Le nozze di Figaro" al "Don Giovanni", a "Così fan tutte", considerando inoltre le influenze letterarie, etiche e politiche che hanno portato Mozart a pensare di fondare una nuova loggia massonica.

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