Colline su cui prospera stupendo il vigneto, disseminate di castelli, e di aspetto feudale. Vengono incontro con dolcezza, ma l’impressione di dolcezza dura un minuto. Guardandole bene si scorge, come di trasparenza, il loro fondo bianco, eroso, franoso. La loro attrattiva si accresce quanto più si precisa il fondo duro, violento, ma dissimulato da un velo di dolcezza superficiale
Da Viaggio in Italia di Guido Piovene, Mondadori, Milano 1957
E' sempre emozionante parlare di vitivinicoltura piemontese, sembrerebbe quasi scontato visto il grande successo che questa regione ottiene con la produzione dei suoi vini, fiore all'occhiello dell'Italia enoica. Qualità dei vini e la forza del paesaggio, lasciar andare lo sguardo sulle distese collinari che si succedono a perdita d'occhio, gli antichi borghi e
castelli arroccati, il susseguirsi di dolci pendii vitati, i cui filari disegnano
rigorose geometrie: sono questi i magnifici scenari delle Langhe, del Roero e
del Monferrato, divenute, a testimonianza della grande ricchezza
storico-antropologica e delle bellezze paesaggistiche e architettoniche, Patrimonio
dell'Umanità.
Così l'Unesco le descrive “Una eccezionale
testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite,
dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto
economico basati sulla cultura del vino”. “I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato - si legge nella
motivazione ufficiale dell'iscrizione - costituiscono un esempio eccezionale di
interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale”.
Le Langhe sono attraversate dal fiume Tanaro, che le separa
in due zone: a nord il Roero (dal nome della famiglia che ne possedeva il
feudo), a sud la Langa. Le colline sono il tratto caratteristico dell’intero
territorio, anche se assumono contorni leggermente diversi sulle due sponde del
fiume: il Roero, infatti, è contraddistinto da suggestive rocche, ripide e
scoscese pareti di roccia che si aprono all'improvviso nel paesaggio. La catena
appenninica protegge i pendii collinari dalle correnti d’aria provenienti dal
mare: gli influssi mediterranei si incrociano con quelli alpini che frenano le
correnti da nord e così le montagne risultano un alleato naturale prezioso.
La zona del Roero è in prevalenza collinosa ed è coltivata
principalmente a frutteti e a vigneti: tutti i frutti della terra nel Roero
arrivano a esprimersi a livello elevato perché i suoi terreni sono versatili e
favoriscono i profumi, grazie alla grande presenza di calcare e di notevoli
percentuali di sabbia. E proprio i profumi del Nebbiolo del Roero, che nasce su
terreni molto sabbiosi, sono una delle prerogative positive che questo
territorio sa regalarci, conferendo di fatto a questo nobile vitigno, sfumature
più tratteggiate e rarefatte. La composizione di questi terreni più sabbiosi e
soffici permette di produrre anche grandi vini bianchi arricchendoli da decise note
fruttate. L’Arneis è l'uva da vino a bacca bianca più nota di questo
territorio, una varietà autoctona del Roero chiamata in passato anche Barolo
bianco.
Come non ricordare poi la Barbera, l’uva piemontese per eccellenza e il suo vino
protagonista indiscusso delle mense contadine, testimone del quotidiano vivere
su tutte le colline piemontesi. Il vitigno Barbera attesta in maniera esemplare
la singolare fortuna di questi territori: produrre grandi vini da
invecchiamento e al contempo regalare emozioni nei vini più giovani.
Il Roero è un territorio che negli ultimi anni, ha rafforzato la sua immagine puntando proprio su questo rapporto sinergico tra la bellezza del paesaggio e la qualità indiscussa dei suoi vini e questo grazie a quelle aziende, piccole e grandi, che hanno saputo unire tradizione ed innovazione, portando a conoscenza la propria terra oltre i confini regionali, e tra quelli che chiameremmo veri e propri ambasciatori di questo ambiente ad alta vocazione vitivinicola volevamo segnalare la Cantina Massucco.
Siamo nel cuore del Roero sulla collina di Castagnito, l’azienda dei fratelli Massucco è completamente a conduzione famigliare, 4 generazioni di produttori ed enologi che si tramandano la cultura del vino e della terra da padre in figlio, oggi modernizzata mantenendo le tradizioni di un tempo dai due fratelli Loris e Roberto che ci spiegano "I vini nascono dalla cura meticolosa dei vigneti fin dal diradamento a vantaggio della qualità dove si utilizza la lotta integrata. La coltivazione avviene in un contesto di profondo rispetto per l’equilibrio ambientale ricorrendo ad un trattamento antiparassitario che predilige l’impiego di prodotti naturali”. La superficie coltivata a vigneto è di 15 ettari di cui il 40% vini bianchi e 60% vini rossi.
Tra la sua alta gamma di produzione di vini da vitigni autoctoni spicca in assoluto il Roero Arneis docg, un bianco eccellente caratterizzato dai suoi minerali intensi, acidità complessa e frutti freschi, il Roero docg parte della grande famiglia dei “Nebbioli”, 100% Nebbiolo, 2 anni in grande botte (come da tradizione), 6 mesi in bottiglia, buona corposità, tannini evidenti e frutti vivaci grazie ai terreni calcareo argilloso misti a marne sabbiose.
Segnaliamo poi un vino che ci ha colpito in particolare, si tratta di un vigneto storico quale è il Barbera, è una nuova creazione che nasce ad opera dell’enologo Roberto Massucco e Petro Moretti. Attraverso lo studio del territorio hanno riportato in luce, in chiave moderna, una antica tradizione di produzione persa nei decenni scorsi. Prima di tutto si procede con la scelta di un vitigno di barbera che possa dare tannini morbidi e delicati, poi un diradamento fino a 70 quintali per ettaro, con una prima raccolta e vinificazione tradizionale del 70% prevista nel mese di ottobre. Nella seconda fase, una raccolta tardiva di 30/40 giorni con posizionamento del vigneto più alta, poi vinificata e lasciata in barrique di rovere per 6 mesi circa. Il vino delle due lavorazioni viene poi assemblato per dare un insieme di sensazioni tra loro differenti ma che congiuntamente esprimono un’armonia che lo rende unico. Le diverse caratteristiche come la freschezza, l’acidità e il frutto fresco classico della barbera giovane, si uniscono alla dolcezza e al frutto maturo della barbera con appassimento.
La Luna dei Tempi nasce da uve Barbera 100%, nella zona di Castagnito su terreno sabbioso. Il colore si presenta di un rubino intenso tendente al granato. Al naso spiccano i profumi che ci riconducono alla frutta fresca con maturazione avanzata, con la fragranza della prugna, della mora, della confettura, delle spezie e del tostato. All'assaggio il vino è pieno ed avvolgente. Ottima la sua vena acida e la sua leggera e morbida tannicità in un finale lungo, persistente e dal convincente impatto gustativo. Temperatura di servizio 18-20° C, su primi piatti a base di tartufo e formaggi a media stagionatura.
Volevamo sottolineare quello che più è emerso in fase di degustazione, ovvero l'aver ritrovato quel naturale processo in cui la tradizione tramanda se stessa, e questo può avvenire solo ricostruendo la storia degli attori che l'hanno originata e reinterpretata nel tempo.
AZIENDA AGRICOLA F.lli MASSUCCO
Siamo nel cuore del Roero sulla collina di Castagnito, l’azienda dei fratelli Massucco è completamente a conduzione famigliare, 4 generazioni di produttori ed enologi che si tramandano la cultura del vino e della terra da padre in figlio, oggi modernizzata mantenendo le tradizioni di un tempo dai due fratelli Loris e Roberto che ci spiegano "I vini nascono dalla cura meticolosa dei vigneti fin dal diradamento a vantaggio della qualità dove si utilizza la lotta integrata. La coltivazione avviene in un contesto di profondo rispetto per l’equilibrio ambientale ricorrendo ad un trattamento antiparassitario che predilige l’impiego di prodotti naturali”. La superficie coltivata a vigneto è di 15 ettari di cui il 40% vini bianchi e 60% vini rossi.
Tra la sua alta gamma di produzione di vini da vitigni autoctoni spicca in assoluto il Roero Arneis docg, un bianco eccellente caratterizzato dai suoi minerali intensi, acidità complessa e frutti freschi, il Roero docg parte della grande famiglia dei “Nebbioli”, 100% Nebbiolo, 2 anni in grande botte (come da tradizione), 6 mesi in bottiglia, buona corposità, tannini evidenti e frutti vivaci grazie ai terreni calcareo argilloso misti a marne sabbiose.

Volevamo sottolineare quello che più è emerso in fase di degustazione, ovvero l'aver ritrovato quel naturale processo in cui la tradizione tramanda se stessa, e questo può avvenire solo ricostruendo la storia degli attori che l'hanno originata e reinterpretata nel tempo.
AZIENDA AGRICOLA F.lli MASSUCCO
Via Serra, 21/C
12050 Castagnito - CN - ITALY
P.IVA/C.F: 03174610042
Tel.: +39-0173 211121 - 211890
Fax: +39-0173 210765
www.massuccowine.com/
info@massuccovini.com
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