Giorgio Morandi in mostra al Complesso del Vittoriano dal 28 febbraio al 21 giugno 2015
UNA STRAORDINARIA MOSTRA OLTRE 150 OPERE, DI CUI 100 DIPINTI NELL’ESPOSIZIONE PIÙ COMPLETA DEGLI ULTIMI VENT’ANNI
Fra le opposte tendenze dell'arte italiana del Novecento, si svolge silenziosa ed altamente significativa l'opera di Giorgio Morandi, il pittore delle bottiglie...Infatti è caratteristica la sua fedeltà a pochi soggetti di natura morta: bottiglie impolverate, lucerne, modesti oggetti da soffitta, qualche paesaggio, qualche motivo di fiori. Fedeltà che si traduce in una continua ricerca non di contenuti, ma di modulazioni luminose, di variazione di volumi, di ritmi, di nuove angolazioni. Le sue nature morte sono di quanto più poetico abbia prodotto l'arte moderna. Egli fu anche uno dei massimi incisori del nostro tempo
![]() |
Fiori in un vaso |
“e finisco col non trovare del tutto casuale che,
ancora oggi, uno dei migliori pittori viventi d’Italia, Giorgio Morandi,
pur navigando tra le secche più perigliose della pittura moderna,
abbia, però, saputo sempre orientare il suo viaggio con una leggerezza
meditata, con un’affettuosa studiosità, da parer quelle di un nuovo
“incamminato”.
Roberto Longhi
Roberto Longhi
L’esposizione documenta la vicenda artistica del pittore bolognese attraverso un
numero cospicuo di opere di grande rilevanza che provengono da
importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private,
inclusi alcuni capolavori meno noti al grande pubblico concessi
eccezionalmente in prestito e accostati in modo inedito secondo un
progetto mirato, pensato appositamente da Maria Cristina Bandera per
questa occasione romana.
Roma accoglie l’opera di Giorgio Morandi dopo la mostra postuma curata da Cesare Brandi alla Gnam di Valle Giulia nel 1973, con una esposizione straordinaria che conferma l’attenzione del Vittoriano per la pittura italiana del Ventesimo secolo. Un percorso iniziato nel 2012 con Renato Guttuso, proseguito nel 2013 con la mostra dedicata a Cézanne e ai pittori italiani che dal padre dell’impressionismo trassero ispirazione e nel 2014 con la mostra “Mario Sironi. 1885-1961”.
Roma accoglie l’opera di Giorgio Morandi dopo la mostra postuma curata da Cesare Brandi alla Gnam di Valle Giulia nel 1973, con una esposizione straordinaria che conferma l’attenzione del Vittoriano per la pittura italiana del Ventesimo secolo. Un percorso iniziato nel 2012 con Renato Guttuso, proseguito nel 2013 con la mostra dedicata a Cézanne e ai pittori italiani che dal padre dell’impressionismo trassero ispirazione e nel 2014 con la mostra “Mario Sironi. 1885-1961”.
Affidata a Maria Cristina Bandera,
direttrice della Fondazione Longhi e specialista di Morandi a cui si
devono le ultime grandi mostre internazionali (New York, Metropolitan
Museum, 2008; Bologna, MAMbo, 2009; Lugano, Museo d’Arte della Città,
2012; Bruxelles, Bozar, 2013), la rassegna ripercorrerà l’intero cammino
dell’artista, attraverso una nutrita selezione di opere.
Accanto ai dipinti ad olio – circa 100 – saranno riunite in un percorso di lettura critica anche le opere incisorie, attestazione di una attività non secondaria ma parallela a quelle pittorica che valse a Morandi nel 1953 il riconoscimento internazionale del Gran Premio per l’Incisione alla Biennale di San Paolo in Brasile. Le incisioni saranno eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame provenienti dall’Istituto Nazionale per la Grafica, abitualmente non esposte al pubblico per ragioni conservative. Sarà inoltre presente una sezione notevole di finissimi disegni e di acquerelli, vere e proprie opere autonome dall’asciuttezza espressiva e esiti assoluti della ricerca costante di essenzialità di Morandi.
Le opere provengono da importanti musei – tra cui il Museo Morandi, l’istituzione ufficiale dell’artista bolognese, il Centre Pompidou (Parigi), i Musei Vaticani, la GAM – Galleria Comunale d’Arte Moderna (Roma), la Galleria degli Uffizi (Firenze), la Pinacoteca di Brera (Milano), il MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Rovereto), la Pinacoteca Nazionale di Siena, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi (Cortina d’Ampezzo), la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli del Castello Sforzesco (Milano) – da Fondazioni importanti come la Fondazione Longhi (Firenze), la Fondazione Magnani Rocca (Mamiano di Traversetolo, Parma) e la Fondazioni Spadolini(Firenze), e da prestigiose collezioni private. Nel percorso espositivo sono previste anche due sezioni con documenti d’archivio dedicate ai rapporti epistolari e critici di Morandi con Roberto Longhi e Cesare Brandi, i due grandi storici dell’arte che per primi sottolinearono l’importanza dell’opera di Morandi.
Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo.
Accanto ai dipinti ad olio – circa 100 – saranno riunite in un percorso di lettura critica anche le opere incisorie, attestazione di una attività non secondaria ma parallela a quelle pittorica che valse a Morandi nel 1953 il riconoscimento internazionale del Gran Premio per l’Incisione alla Biennale di San Paolo in Brasile. Le incisioni saranno eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame provenienti dall’Istituto Nazionale per la Grafica, abitualmente non esposte al pubblico per ragioni conservative. Sarà inoltre presente una sezione notevole di finissimi disegni e di acquerelli, vere e proprie opere autonome dall’asciuttezza espressiva e esiti assoluti della ricerca costante di essenzialità di Morandi.
Le opere provengono da importanti musei – tra cui il Museo Morandi, l’istituzione ufficiale dell’artista bolognese, il Centre Pompidou (Parigi), i Musei Vaticani, la GAM – Galleria Comunale d’Arte Moderna (Roma), la Galleria degli Uffizi (Firenze), la Pinacoteca di Brera (Milano), il MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Rovereto), la Pinacoteca Nazionale di Siena, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi (Cortina d’Ampezzo), la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli del Castello Sforzesco (Milano) – da Fondazioni importanti come la Fondazione Longhi (Firenze), la Fondazione Magnani Rocca (Mamiano di Traversetolo, Parma) e la Fondazioni Spadolini(Firenze), e da prestigiose collezioni private. Nel percorso espositivo sono previste anche due sezioni con documenti d’archivio dedicate ai rapporti epistolari e critici di Morandi con Roberto Longhi e Cesare Brandi, i due grandi storici dell’arte che per primi sottolinearono l’importanza dell’opera di Morandi.
Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo.
La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta;
celebri le sue nature morte olio su tela, dove la luce rappresenta il
fondamento delle sue opere. L’apparente semplicità dei contenuti (vasi,
bottiglie, ciotole, fiori, paesaggi) viene esaltata dalla qualità
pittorica.
Riservato, dai tratti nobili, gentile sia nella vita privata che in
quella professionale, Morandi ha fatto discutere Bologna per la sua
personalità enigmatica ma fortemente positiva.
La natura morta de 'La dolce vita'.
In una scena ambientata nella casa dell'intellettuale Steiner, lui e
Marcello Mastroianni intrattengono una breve conversazione davanti a una
delle celebri nature morte con bottiglie e bicchieri di Morandi: "Ah,
sì. È il pittore che amo di più. Gli oggetti sono immersi in una luce di
sogno. Eppure sono dipinti con uno stacco, con una precisione, con un
rigore che li rendono quasi intangibili. Si può dire che è un'arte in
cui niente accade per caso", afferma Steiner che di lì a poco ucciderà i
suoi due figli prima di suicidarsi. La
natura morta di Morandi e la sequenza del salotto intellettuale di casa
Steiner rappresentano una grande vanità di bottiglie e di persone.
Matroianni e Cuny oltre che del quadro parleranno anche dell'esistenza
umana, sospesa tra paura e desiderio, entusiasmo e depressione, ordine e
caos. Entra così in scena il tema più alto del film e dall'arte in
generale: la vita stessa come capolavoro.
Giorgio Morandi. 1890-1964
Complesso del Vittoriano
dal 27-02-2015 al 21-06-2015 n
Complesso del Vittoriano
dal 27-02-2015 al 21-06-2015 n
Dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 – 20.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 – 20.30
5 aprile 2015 9.30-20.30
6 aprile 2015 9.30-20.30
25 aprile 2015 9.30-22.00
1 maggio 2015 9.30-22.00
Ultimo ingresso un’ora prima
6 aprile 2015 9.30-20.30
25 aprile 2015 9.30-22.00
1 maggio 2015 9.30-22.00
Ultimo ingresso un’ora prima
Commenti
Posta un commento