Passa ai contenuti principali

L'OIV a l'Internationale Grüne Woche

La fiera di agricoltura e cibo più grande del mondo, a Berlino
La presidente e il direttore generale dell'OIV hanno partecipato all'apertura della Settimana verde internazionale di Berlino

La Settimana Verde Internazionale di Berlino (Internationale Grüne Woche) è la più grande esposizione agricola del mondo, avvicinando produttori e consumatori, appassionati e professionisti del settore, questa fiera è diventata un vero e proprio punto di riferimento nei mercati del cibo, dell’agricoltura, dell’industria orticulturale. Oltre alla grande offerta di specialità regionali, la Settimana Verde fornisce una panoramica globale sul mercato del settore agroalimentare in tutti i continenti.

Oltre ad una valida offerta commerciale, la Settimana Verde Internazionale propone forum, seminari e meeting su temi attuali del settore, Il punto centrale del programma di conferenze sarà il Global Forum for Food and Agriculture 2016 (GFFA), al quale parteciperanno circa 70 Ministri e Vice Ministri dell'Agricoltura nonché rappresentanti di spicco dell'agricoltura e del settore agroalimentare.

Su invito delle autorità tedesche, la presidente e il direttore generale dell'OIV hanno partecipato all'apertura della Settimana verde internazionale di Berlino.Oltre a una riunione con il ministro federale tedesco per l'Alimentazione e l'agricoltura, Christian Schmidt, Monika Christmann e Jean-Marie Aurand hanno incontrato diversi ministri e rappresentanti degli Stati membri dell'OIV presenti a Berlino per l'occasione.

Nel corso di un pranzo al Parlamento, organizzato da Kordula Kovac, membro del Bundestag e presidente del "Gruppo Vino", la presidente e il direttore generale dell'OIV si sono intrattenuti con Edmond Panariti, ministro dell'Agricoltura albanese. Il ministro si è mostrato molto interessato all'OIV e alle sue attività, in un momento in cui l'Albania desidera rilanciare la produzione viticola e modernizzare il settore.

I vini albanesi hanno grandi potenzialità da sviluppare e di cui forse ancora non in molti ne conoscono le qualità. L'Albania ha una storia vitivinicola di antiche radici e la produzione vinicola negli ultimi tempi è andata via via crescendo. Nel tempo, infatti, sono stati impiantati oltre ai vitigni autoctoni quali il Shesh, Kallmet, Vlosh, Debinë, Serinë, Pulës, Manakuq, anche vitigni internazionali quali Merlot, Sangiovese, Barbera, Chardonnay, Primitivo, Montepulciano, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Moscato.

Secondo un recente report, il governo albanese sta investendo molto in questo settore, incentivando gli agricoltori che impiantano nuovi vigneti con 5.000 dollari ad ettaro; quest’area potrebbe diventare la nuova frontiera del mercato del vino, per sé e anche per aprirsi verso l’immenso bacino russo. 

Queste iniziative devono però essere supportate da un know how particolarmente rivolto ai produttori dove siano previsti aggiornamenti e collaborazioni con personale tecnico nazionale ed internazionale, nonché strategie di marketing ad hoc per la valorizzazione del territorio, puntando magari sui vitigni autoctoni. Solo riuscendo a mostrare la qualità dei prodotti, come ad esempio la partecipazione a importanti fiere internazionali, il mondo del vino potrà apprezzare le particolarità di un prodotto, il suo legame con il territorio e al lavoro quotidiano di chi lavora la terra.  

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...