Claudio Monteverdi e il dialogo tra musica e arte: i madrigali del Quarto Libro alla Galleria Borghese
Sabato 8 marzo, presso la Galleria Borghese, nell'ambito del ciclo Amorosi Affetti, si terrà il concerto Le Relazioni Pericolose, dedicato ai madrigali di Claudio Monteverdi tratti dal Quarto Libro.
Nell’incantevole cornice della Galleria Borghese, dove arte e storia si intrecciano in un abbraccio senza tempo, sabato 8 marzo si celebrerà un incontro tra note e emozioni con il concerto Le Relazioni Pericolose, dedicato ai madrigali di Claudio Monteverdi tratti dal Quarto Libro (1603).
L’evento, inserito nel ciclo Amorosi Affetti, propone un viaggio nel primo Barocco, esplorando la rivoluzione musicale del compositore cremonese attraverso testi seicenteschi che danzano tra l’arrivo della primavera, i turbamenti amorosi e le rievocazioni della Roma antica.
Giunto al terzo anno, Amorosi Affetti conferma la sua missione: creare un ponte tra le opere d’arte della Galleria e la musica, evocando connessioni storiche ed emotive. Nella Sala IV, alle ore 11:00 e 12:00, la Cappella Musicale di Villa Medici interpreterà brani che, nella varietà delle formazioni (dalla voce sola alla polifonia a cinque parti), riflettono l’audacia di Monteverdi nel tradurre in suoni le sfumature del testo poetico. Un contesto ideale, considerando che le Sale ospitano capolavori di Bernini e Caravaggio, artisti che, come Monteverdi, seppero rompere con la tradizione per abbracciare un’espressività drammatica e sensuale.
Il Quarto Libro dei Madrigali di Claudio Monteverdi è un vero e proprio laboratorio di innovazione. Pubblicata a Venezia nel 1603 da Ricciardo Amadino, l'opera rappresenta una svolta nel passaggio dal Rinascimento al Barocco. Qui Monteverdi consolida l’uso del basso continuo, base armonica che sostiene il canto liberandolo dalle rigidità polifoniche, e sperimenta un’inedita teatralità. I brani selezionati per il concerto - ispirati a temi come il risveglio della natura “Ah, dolente partita” o “Sì, ch’io vorrei morire” e i contrasti d’amore - trasformano le parole in affetti musicali: dissonanze acute descrivono il dolore della separazione, ritmi serrati incarnano la passione, mentre melismi fluidi dipingono la delicatezza della primavera.
Particolarmente significativi sono i riferimenti alla Roma antica, filtrati attraverso la sensibilità barocca. In madrigali come Il combattimento di Tancredi e Clorinda (sebbene incluso nel Libro Ottavo), Monteverdi anticipa lo stile concitato (effetti di battaglia), ma nel Quarto Libro emerge già una ricerca timbrica che evoca eroismo e pathos, ideale per un pubblico immerso tra i marmi classici della Borghese.
Gratuito e incluso nel biglietto d’ingresso al museo, il concerto sottolinea l’impegno della Galleria nel rendere la cultura un bene condiviso. Ascoltare Monteverdi tra gli affreschi seicenteschi non è solo un’esperienza estetica, ma un atto di riscoperta: le note riecheggiano tra le statue, come se il tempo s’arrestasse per celebrare l’eterno dialogo tra le arti.
In un’epoca di “relazioni pericolose” tra innovazione e tradizione, Monteverdi seppe trasformare il rischio in bellezza. Questo concerto non è solo un omaggio al suo genio, ma un invito a percepire, attraverso la musica, le emozioni che da secoli abitano le Sale della Borghese: un’eredità che vive, respira, e continua a commuovere.
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