Passa ai contenuti principali

Imprese agricole. Il Business Plan dell’Ismea protagonista a Eataly

“Investire nello sviluppo rurale - il business plan per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globale delle imprese”
Workshop delle Rete Rurale nazionale sul tema degli strumenti per la valutazione dei progetti di investimenti delle aziende per l’accesso ai finanziamenti Psr.

Si è svolto venerdì scorso a Roma presso il centro congressi di Eataly il workshop organizzato da Ismea nell’ambito della Rete rurale nazionale “Investire nello sviluppo rurale - il business plan per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globale delle imprese”. 

Presentato l'applicativo web per la compilazione guidata del business plan dell'impresa agricola secondo il modello progettato da ISMEA in collaborazione con l'ABI. L'applicativo rilascia un documento di business plan completo che consente di condurre una valutazione di tipo tecnico, economico e finanziaria del progetto.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte: Paolo Ammassari – AdG Rete rurale nazionale (Mipaaf), Roberto d’Auria – ISMEA, Giovanna Maria Ferrari – ISMEA, Alberto Andriolo - AdG PSR Regione Veneto, Federico Steidl – AGEA e Francesca Macioci – ABI, si è affrontato il tema della valutazione dei piani di sviluppo aziendale delle imprese per una gestione efficiente e virtuosa dei fondi comunitari, dell’importanza di puntare sul rafforzamento della capacità progettuale delle imprese agricole anche a fini della riduzione del tasso di errore nell’attività degli organismi pagatori e del dialogo, non sempre fluido, tra imprese agricole e mondo creditizio, oggi più che mai fondamentale per reperire quella quota di finanziamenti necessaria all’attivazione delle risorse pubbliche.

Protagonista della giornata il modello di Business plan on line sviluppato dall’Ismea, un applicativo in grado di valutare, con parametri oggettivi, e standardizzati ma nello stesso tempo declinati in base alle specificità e agli indicatori di sostenibilità fissati dalle singole Regioni, il progetto di investimento delle aziende che intendono accedere ai fondi dello sviluppo rurale. Il Bpol (Business plan on line), che è stato anche l’oggetto di due laboratori pomeridiani, uno destinato ai funzionari delle regioni e delle banche e finalizzato proprio alla valutazione dei piani di investimento aziendale e uno rivolto a imprenditori e consulenti, ha ricevuto parole di grande apprezzamento da parte della Regione Veneto, una delle Regioni che l’ha utilizzato nella scorsa programmazione e dell’Abi, che ha dischiarato di sostenere fortemente questo strumento.

In un contesto che vede fino al 2020 uno stanziamento di oltre 7 miliardi di risorse pubbliche (nazionali e comunitarie) a sostegno delle start up e degli investimenti delle imprese agricole, l’adozione di modelli di valutazione dei piani aziendali che permettono di migliorare il processo di selezione delle aziende è in grado di fare davvero la differenza in termini di efficacia ed efficienza della spesa pubblica e di ricadute positive sul territorio.

L’agricoltura italiana, ha sottolineato l’Ismea, rappresenta circa il 2,3% del Pil italiano, un valore che sale al 4% considerando anche la trasformazione industriale, arrivando ad attivare risorse per oltre 200 miliardi di euro (13% del Pil) considerando tutto l’indotto dell’intera filiera.

Dal punto di vista strutturale dal 61 ad oggi la dimensione media delle aziende agricole è cresciuta del 35%, a fronte anche di una fuoriuscita consistente di operatori dal settore (-66%) e di una contrazione della superficie (-53%). Permane tuttavia nel settore un problema di sottodimensionamento delle aziende e sottocapitalizzazione, con circa il 66% di imprese agricole che hanno una produzione standard sotto ai 10 mila euro e solo un’esigua minoranza (5,5%) che sono al di sopra della soglia dei 100 mila euro.

L’agricoltura e l’agroalimentare hanno mostrato comunque negli ultimi anni una maggiore resilienza rispetto agli altri settori dell’economia italiana, ottenendo nel 2015 un incremento del valore aggiunto del 3,8% e un aumento dell’occupazione più che proporzionale rispetto alla media nazionale.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...