Peregrinantes in spem: un viaggio spirituale attraverso musica e liturgia. Il concerto meditazione a Santa Maria dell'Anima
Organizzato dal Pontificio Istituto di Musica Sacra, sabato 22 marzo 2025, alle ore 20.00, presso la Chiesa di Santa Maria dell'Anima, si terrà il concerto spirituale Pellegrini della speranza. Attraverso la liturgia, il canto gregoriano e la potenza dell’organo, un invito a meditare sul motto “Peregrinantes in Spem”, guidati dalla Parola e dalla tradizione musicale della Chiesa.
Un’onda di voci antiche e melodie senza tempo si prepara a invadere le navate di Santa Maria dell’Anima, cuore spirituale di Roma, in un viaggio unico tra fede, arte e speranza. In occasione dell’Anno Santo 2025, il Pontificio Istituto di Musica Sacra trasforma la liturgia in un’esperienza sensoriale e meditativa, guidando pellegrini e appassionati attraverso un itinerario musicale ispirato al motto “Peregrinantes in Spem”. Cinque appuntamenti serali, dal 23 marzo al 1° giugno, per chi crede che la bellezza salverà il mondo. O, almeno, lo consolerà.
Dall’Ave Maris Stella alle potenti fughe di Bach, dall’intimità del Salmo 30 alla promessa cristologica “Non vi lascerò orfani”, l’evento unisce i capolavori del canto gregoriano alla maestria dell’organo, con esecuzioni firmate dalla Schola Gregoriana del PIMS e dal virtuoso Roberto Marini. Diretta dalla studiosa Inga Behrendt, la rassegna non è solo un concerto: è una preghiera collettiva, un invito a riscoprire, tra note e silenzi, la speranza come “rifugio sicuro” in un’epoca di fragilità.
In un dialogo tra lingue e culture - dal tedesco al coreano, dallo spagnolo al latino - la musica diventa un ponte che unisce. E mentre le voci di suore, seminaristi e musicisti si innalzano verso la cupola della chiesa, un messaggio urgente risuona tra gli stalli: “Preghiamo per la pace nella Striscia di Gaza”. Perché, come ricorda il Salmo, “nelle tue mani sono i miei giorni”.
Il percorso si apre con un omaggio a Maria, “Ave Maris Stella”, antico inno mariano eseguito in latino e tedesco. Le note di Flor Peeters, con la sua Toccata sull’Ave Maris Stella, risuonano come un invito a rivolgersi alla Vergine, “porta felice del cielo”, interceditrice per l’umanità. La preghiera Ave Maria di Marco Enrico Bossi, intrisa di devozione, ricorda le parole dell’angelo a Nazareth: “Piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28).
La meditazione prosegue con il Salmo 30, canto di supplica e lode che diventa colonna sonora della speranza. “In te, Signore, mi sono rifugiato” (v. 2): i versetti, alternati tra recitazione e melodia gregoriana, dipingono un dialogo tra fragilità umana e certezza divina. L’Introitus Ego autem in Domino speravi e l’Offertorium In te speravi sottolineano come la fiducia in Dio trasforma l’angoscia in gioia, guidando i passi dei credenti “in un largo spazio” (Sal 30,9).
Cuore dell’evento è la proclamazione del Vangelo di Giovanni (14,6-21), dove Gesù promette: “Non vi lascerò orfani, tornerò da voi” (v. 18). La musica di Johann Sebastian Bach, con la maestosa Fuga in sol minore (BWV 542), incarna la solennità di questa promessa. Le parole di Cristo risuonano come un abbraccio: Egli è “la via, la verità e la vita”, fondamento di una speranza che supera ogni desolazione.
A dirigere la Schola Gregoriana del Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS) è la prof.ssa Inga Behrendt, esperta di semiologia gregoriana e direttrice di fama internazionale. Al suo fianco, Roberto Marini, virtuoso dell’organo, interprete di repertori da Bach a Reger, le cui registrazioni hanno ottenuto riconoscimenti globali. Di particolare rilievo la partecipazione di suor Jeongin Emmanuela Choi, monaca benedettina coreana e studentessa di canto gregoriano al PIMS, che dirige tre brani, simbolo di un dialogo tra culture e spiritualità.
Fondato nel 1911 per volontà di San Pio X, il PIMS è da oltre un secolo un faro dello studio del canto gregoriano. La Schola, composta da studenti e docenti, incarna questa missione, esibendosi in tutto il mondo. Dopo tournée in Ungheria, Spagna e Stati Uniti, nel 2025 la formazione si esibirà in Germania, portando in Europa centrale la ricchezza della liturgia romana.
Non manca un accorato appello alla riconciliazione: l’inno finale, proveniente dall’Abbazia della Dormizione di Gerusalemme, invoca pace per la Striscia di Gaza. Un momento di universale fratellanza, perché, come ricorda il Salmo 30, *“il Signore protegge i suoi fedeli”* (v. 24).
“Siate forti, riprendete coraggio, o voi tutti che sperate nel Signore” (Sal 30,25). Così Inga Behrendt, vi attende all'evento per condividere questo pellegrinaggio musicale, dove ogni nota è un passo verso la Speranza.
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