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Musica e cultura a Roma: intorno agli studi di Saverio Franchi. Una nuova pubblicazione monografica per valorizzare le dinamiche artistiche e sociali di Roma

Il 5 giugno 2025 alle ore 17.00, presso il Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana avrà luogo la presentazione del volume Musica e cultura a Roma: intorno agli studi di Saverio Franchi. La pubblicazione, edita dalla Società Romana di Storia Patria (SRSP) nel maggio 2025, raccoglie 27 saggi che esplorano la produzione artistica e musicale romana attraverso una lente interdisciplinare, con tre contributi inediti dello stesso Franchi. 

        Nicolas Poussin, A Dance to the Music of Time, c. 1634–1636

L’appuntamento si inserisce nel solco delle pubblicazioni monografiche che mirano a valorizzare le dinamiche artistiche e sociali di Roma, guardando alle fonti primarie e alle indagini originali avviate dallo studioso Saverio Franchi. L’incontro accademico, moderato da Tommaso di Carpegna Falconieri, vedrà gli interventi di Lorenzo Bianconi (eminente musicologo) e Irene Fosi (storica dell’età moderna), figure chiave per contestualizzare il ruolo di Franchi nella storiografia romana. 

Un evento questo che di fatto segna un momento significativo nell'ambito degli studi musicologici dedicati alla città di Roma. Con la presentazione di Musica e cultura a Roma: intorno agli studi di Saverio Franchi, la Società romana di storia patria conferma il proprio impegno nel promuovere ricerche scientifiche di alto profilo dedicate alla storia culturale e musicale dell'Urbe. 

Il libro rappresenta un omaggio a Saverio Franchi (1933-2019), studioso pionieristico della stampa musicale romana e della cultura barocca. I curatori – Brumana, Ciliberti e Sartori, già autrici di lavori sulla musica antica – strutturano il testo come un “percorso organico” tra società, arte e musica, evidenziando connessioni tra istituzioni ecclesiastiche, mecenatismo e pratiche culturali dal Rinascimento all’Ottocento.

Saverio Franchi è riconosciuto per il suo approccio integrato nello studio della musica romana, capace di coniugare l’analisi delle fonti archivistiche con l’esame delle pratiche esecutive e delle strutture istituzionali cittadine. La sua opera ha contribuito a ridefinire la comprensione dei rapporti tra committenti, artisti e pubblico nella Roma moderna e contemporanea. Gli interventi raccolti nel volume offrono una lettura organica delle indagini franchiane e ampliano il suo orizzonte interpretativo grazie al contributo di autori specialisti che indagano tematiche come la musica liturgica, i conservatori musicali, il mecenatismo ecclesiastico e la dimensione pubblica delle celebrazioni cittadine.

La pubblicazione si articola in sezioni tematiche che esplorano le molteplici articolazioni della vita musicale romana. La prima parte raccoglie saggi sulle istituzioni musicali cittadine, quali i conservatori di San Onofrio e della Pietà dei Turchini, analizzate sia nella loro evoluzione formativa sia nei loro modelli organizzativi. La seconda sezione affronta le pratiche liturgiche, con indagini sulle riforme post-tridentine e sui repertori sviluppati per le cappelle pontificie. La terza parte è dedicata al mecenatismo, con focus sulle famiglie nobili romane e sui committenti ecclesiastici, mentre la conclusiva raccoglie contributi che interpretano la musica come elemento di coesione e rappresentazione nelle cerimonie pubbliche e nei festeggiamenti civili.

Biancamaria Brumana è docente di musicologia presso l’Università degli Studi di Perugia, con una produzione scientifica che spazia dalla musica rinascimentale al Novecento e un interesse marcato per le relazioni tra musica, iconografia e processi sociali. Galliano Ciliberti è musicologo e teorico, con approfondimenti sull’analisi formale e sulle pratiche organistiche, noto per i suoi studi sulle sonorità sacrali e sulla prassi esecutiva barocca. La carriera di Orietta Sartori, storica della musica, si contraddistingue per le ricerche sulla musica sacra nell’età moderna e sul rapporto tra architettura e spazio sonoro, sebbene non sia stata oggetto di un profilo biografico dettagliato nei database consultati.

Fondata nel 1876, la Società Romana di Storia Patria è un punto di riferimento per gli studi storici su Roma e il Lazio. Oltre alla collana Miscellanea (giunta al 79° volume), l’ente cura pubblicazioni, convegni e digitalizzazioni di fonti, con un focus su temi trasversali come musica, arte e società. L’evento del 5 giugno ne conferma la vocazione a fungere da ponte tra accademia e divulgazione, scegliendo come sede la Biblioteca Vallicelliana – istituzione seicentesca legata all’Oratorio di San Filippo Neri, simbolo della cultura controriformista. 

L’opera si inserisce nella collana della SRSP, attiva dal 1876 nella valorizzazione del patrimonio storico laziale, e riflette l’impegno dell’ente nel promuovere ricerche “non desuete ma autentiche”, basate su fonti d’archivio e approcci innovativi. Non è il primo tributo a Franchi: nel 2017, il volume Tra musica e storia (a cura di Rostirolla e Zomparelli) ne aveva già celebrato l’eredità intellettuale.

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