Passa ai contenuti principali

Agricoltura. L'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Incontro a San Michele sui sistemi "sostenibili"
Giovedì 17 novembre giornata tecnica sui sistemi sperimentazione per il lavaggio atomizzatori e gestione dei reflui.

Gestire in modo sostenibile le fasi successive al trattamento fitosanitario, in particolare i reflui provenienti dal lavaggio delle irroratrici, per ridurre al minimo l'impatto ambientale degli agrofarmaci e mantenere efficiente l'attrezzatura.

 Nella foto uno dei sistemi sperimentati alla FEM. Si chiama Phytobac ed è un sistema sostenibile che sfrutta le capacità dei microrganismi del suolo per degradare le molecole dei fitosanitari ed allontana l’acqua per evaporazione pompando l’acqua su speciali vasche contenenti terra e pagli.

I sistemi sostenibili in fase di sperimentazione alla Fondazione Edmund Mach saranno presentati in una giornata tecnica, in programma giovedì 17 novembre 2016, a partire dalle ore 9, presso l’aula magna nell'ambito di un incontro tecnico che vedrà partecipare i massimi esperti in materia e che sarà seguito nel pomeriggio, dalle ore 14.30, da una dimostrazione delle tecnologie di smaltimento installate presso l’azienda agricola FEM.
I lavori della mattina sarà possibile seguirli in diretta streaming su live.mach.it

Il Piano di azione nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari consente il lavaggio in campo delle attrezzature al termine dell’applicazione, ma non deve essere ripetuta sempre nella stessa area per evitare la possibilità di generare inquinamento puntiforme da agrofarmaci.

Alcune società produttrici di prodotti fitosanitari ed aziende che forniscono mezzi tecnici per l’agricoltura hanno sviluppato dei sistemi per lo smaltimento di queste acque direttamente in azienda.
Il loro impiego deve però essere autorizzato a livello locale e l’azienda deve essere dotata di un’idonea area di lavaggio e raccolta dei reflui. I sistemi saranno dettagliatamente presentati nella giornata tecnica.

Il Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione E. Mach, attivo da alcuni anni su questa tematica, durante la scorsa stagione ha testato alcune di queste soluzioni, in un’ottica di gestione aziendale e collettiva dei lavaggi e dei reflui.

17 novembre dalle 9 alle 16 (aula magna mattina e azienda agricola pomeriggio)

PROGRAMMA DELLA MATTINATA

Moderatore: Antonio Boschetti - L'Informatore agrario
09.00

Registrazione dei partecipanti

09.15

Saluti e apertura dei lavori

09.30

Problematiche e sorgenti di contaminazione diffusa e puntiforme
Paolo Balsari Università degli studi di Torino - Disafa

09.50

Soluzioni tecniche per la gestione delle fasi successive al trattamento
Paolo Balsari, Paolo Marucco  Università degli studi di Torino - Disafa

10.10

Soluzioni tecniche per la gestione del territorio
Aldo Ferrero Università degli studi di Torino - Disafa

10.30

Indagine sugli approcci adottati a livello europeo
Ettore Capri, Maura Calliera Università cattolica del sacro cuore - Piacenza

10.50

Indirizzi normativi
Enrico G. Accotto, Elena Anselmetti Regione Piemonte

11.10

Pausa caffè

11.30

Il punto di vista del comparto agro-chimico
Gian Luca Tabanelli Agrofarma


11.50

Problematiche locali e possibili soluzioni in Provincia di Trento
Raffaella Canepel Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente - Trento

12.10

Tecnologie di gestione per impianti di trattamento collettivi
Daniel Bondesan Fondazione Edmund Mach

12.30

Prime opzioni tecnico-economiche ed approccio logistico territoriale
Giorgio De Ros, Fabio Zottele Fondazione Edmund Mach

12.50

Cooperazione interregionale in materia di smaltimento delle acque di lavaggio delle irroratrici
Astrid Weiss Südtiroler bauernbund

13.00

L’interesse dei produttori per soluzioni eco-sostenibili
Alessandro Dalpiaz APOT

13.10

Discussione

13.30

Pranzo a buffet

PROGRAMMA DEL POMERIGGIO

14.30

Trasferimento all’Azienda agricola FEM e illustrazione delle tecnologie di smaltimento installate presso l’azienda

16.00

Conclusione dei lavori

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...