Passa ai contenuti principali

Storie di un terremoto. La Birra Nursia dei monaci di Norcia

Crolla la Basilica di San Benedetto a Norcia. Il sisma non fermerà il canto dei monaci benedettini
La birra Nursia, secondo le regole della grande tradizione birraria belga, veniva prodotta all'interno della Basilica. Con la sua vendita sosteneva il monastero e le attività dei monaci.

Nato per condividere con l’esterno la gioia per il lavoro delle proprie mani, come da tradizione monastica, il birrificio del Monastero di San Benedetto di Norcia ha iniziato a produrre due birre di prestigiosa qualità, appaganti per il gusto e per lo spirito, capaci di “allietare il cuore” proprio come da motto di Birra Nursia. 

Prende il nome latino di Norcia ovvero Nursia. Qui in paese tutti la conoscono e tutti la vendono: nei ristoranti, negli alimentari, nei pub. Accanto ai vini umbri più pregiati e alla norcineria più tradizionale, la birra prodotta dai monaci è ormai parte del patrimonio enogastronomico di questo territorio che, in quanto unico, non deve assolutamente andare perso.

Rispettando la cultura monastica ed in pieno spirito di quel Ora et Labora proprio della regola benedettina, il Monastero di San Benedetto di Norcia decise nel 2012 di costruire un birrificio e di produrre in maniera totalmente indipendente la propria birra. Quella che era stata concepita come un'attività amatoriale diventa un progetto. I monaci guidati da padre Benedetto, giovane frate newyorchese, direttore del birrificio artigianale, trovano ispirazione dai birrifici tenuti dai confratelli belgi specialmente a Westvleteren e Achel. L’azienda spoletina Lainox ha creato l’impianto ed un birraio belga come collaboratore e consulente.


La prima specialità uscita dalla sala cotte del monastero umbro si chiama Birra Nursia Bionda. Ispirata alla tradizione belga, è una birra ad alta fermentazione che fa della freschezza la sua caratteristica peculiare. Equilibrata e dissetante, Birra Nursia Bionda è un ottimo aperitivo che non rinuncia però a caratterizzarsi grazie ad aromi maltati e floreali.

L’ottimo risultato raggiunto dalla Bionda in termini di feedback ha convinto i monaci a cimentarsi anche con una Dubbel, dando vita a Birra Nursia Extra. Colore scuro e corpo pieno, la Extra raggiunge la soglia del 10% di volume alcolico. Protagonisti sono però i profumi ed il sapore che evolvono durante la degustazione, ergendola a “birra da meditazione”, anche se non risulta azzardato l’abbinamento con i piatti ricchi e complessi della tradizione gastronomica del centro Italia, in primis con i tipici salumi di Norcia.

Ogni acquisto di birra veniva utilizzato per sostenere la vita monastica a Norcia scandita dal lavoro di preghiera e dai secolari canti latini intonati quotidianamente all’interno delle antiche mura del monastero, ed a garantire una costante manutenzione e ristrutturazione della Basilica, nata 1500 anni fa.

Aiutare i monaci terremotati di Norcia servirà a non fermare la testimonianza evangelica che qui si caratterizza fattivamente con la sempre calorosa ospitalità che viene offerta non solo ai futuri monaci, ma anche ai poveri e ai pellegrini che vogliono ancora arrivare in questo luogo certi di essere i benvenuti ed avere un posto che si possa chiamare casa.

Qui il link dove trovare tutte le informazioni per aiutare a ricostruire la vita monastica a Norcia: it.nursia.org/wp-content/uploads/2016/09/ERELIEFFUND_ITALIAN_8.pdf

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...