Passa ai contenuti principali

In Vino Analytica Scientia

CONVEGNO IVAS, IN 300 AL SERVIZIO DELLA QUALITÀ VITIVINICOLA
Ieri l’inaugurazione della prima edizione italiana dell’evento targato Fondazione Mach e Centro di Sperimentazione Laimburg

Quasi trecento studiosi da tutto il mondo riuniti per fare il punto sulla vitienologia. Oggi, martedì 14 luglio, è iniziata la prima edizione italiana di IVAS (In Vino Analytica Scientia), un incontro internazionale organizzato dalla Fondazione Mach e dal Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg, con il patrocinio dell'Associazione europea per la chimica e le scienze molecolari (EuCheMS), della Società chimica italiana e del Ministero delle politiche agricole, con il sostegno delle Province di Trento e Bolzano, della Regione e dell’Euregio. Quattro giornate per fare il punto sugli strumenti tecnici che assicurano la qualità di uva, vino e distillati, con 36 relazioni dei maggiori esperti di università e centri di ricerca mondiali.

È iniziata oggi al Palarotari di Mezzocorona la nona edizione - la prima in Italia - del simposio internazionale IVAS (In Vino Analytica Scientia), organizzato dalla Fondazione Mach e dal Centro di sperimentazione Laimburg. L’evento, ospitato al Palarotari di Mezzocorona, ha portato in Trentino circa 300 delegati provenienti da 30 nazioni, per ascoltare le 36 relazioni selezionate tra più di trecento contributi arrivati agli organizzatori. Il programma, che comprende anche 225 posters, è stato costruito con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i maggiori atenei e centri di ricerca a livello mondiale.

Nei quattro giorni di convegni si parla, tra le altre cose, dell’analisi chimica di vino, uva e liquori, di metabolomica, dell’autenticità dei prodotti, di chemiometria, di analisi sensoriale, senza tralasciare i riflessi delle diverse pratiche colturali sull’ambiente e sulla qualità del prodotto finito. Verranno inoltre presentate le idee più innovative attraverso le quali i chimici contribuiscono a mantenere la qualità e la diversità dei vini in tutto il mondo.

Nella giornata inaugurale di oggi si è partiti con un workshop sulla metabolomica, ovvero la scienza che studia i prodotti delle reazioni chimiche, mentre alle 14 c’è stata l’inaugurazione del convegno alla presenza del presidente FEM Andrea Segrè e del direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg,Michael Oberhuber.

“Viticoltura ed enologia hanno bisogno della scienza, di tecnologie alimentari, della chimica analitica e dell’analisi sensoriale. Un convegno come questo fa conoscere il territorio a personalità accademiche di tutto il mondo, oltre a generare un certo indotto economico. Inoltre, sappiamo bene che la ricerca alta prima o poi deve cadere in basso e per la viticoltura questa prospettiva è particolarmente rilevante”, ha spiegato il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè.

“Laimburg e la Fondazione Mach sono riusciti a portare in regione il più importante convegno sui composti del vino e ce l’hanno fatta perché hanno lavorato assieme. Nel settore vitivinicolo è fondamentale conoscere la qualità in modo oggettivo e scientifico: solo così ci si può distinguere come zona di eccellenza”, ha sottolineato il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber.

Il convegno proseguirà domani con la sessione dedicata all’analisi chimica e alla composizione dell’uva, dei vini e dei liquori; giovedì si parlerà invece di metabolomica, chemiometria e autenticazione dei prodotti, mentre l’ultimo giorno di IVAS sarà dedicato all’analisi sensoriale.

Per il programma completo visitare il sito ivas.2015.eu

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...