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Alla Triennale di Milano "Il Pranzo improvvisato"

Ricette futuriste alla Triennale di Milano
22 illustratori reinterpretano 22 ricette futuriste

Il futurismo in tavola. Dal 24 al 30 settembre alla Triennale di Milano viene servito il «Pranzo improvvisato», una rassegna, ideata da Ilaria Faccioli, Gaia Stella e Cristina Amodeo che mette in mostra 22 ricette futuriste immaginate da altrettanti illustratori. Un progetto che si rifà al Manifesto della cucina futurista del 1930, cui seguì «La cucina futurista», provocatorio manuale gastronomico firmato nel 1932 da Marinetti e Fillia.

«Nasce con noi futuristi la prima cucina umana, cioè l’arte di alimentarsi. Come tutte le arti, essa esclude il plagio ed esige l’originalità creativa» che oltre ad essere una dichiarazione di guerra ai difensori della pastasciutta, il manifesto si può considerare una sorta di preludio alla cucina contemporanea, per la sua attenzione ai sapori, gli odori, la presentazione dei piatti e i loro abbinamenti, anche cromatici.

«Pranzo improvvisato» prende il nome da uno dei menu proposti dai futuristi e ne rievoca lo spirito sperimentale e dinamico, accostando a ogni piatto un’illustrazione. Tra le altre strambe ricette futuriste, si possono ricordare, Brodo solare, Carneplastico, Paesaggio alimentare e Reticolati del cielo.

Hanno accolto le provocazioni di Marinetti una serie di artisti italiani e stranieri che si sono messi in gioco per reinterpretare le ricette ad arte. Oltre alle ideatrici della mostra, partecipano al banchetto con le loro opere Pablo Amargo, Giacomo Bagnara, Elenia Beretta, Gwénola Carrère, Andre Da Loba, Federica Del Proposto, Ilaria Falorsi, Beppe Giacobbe, Philip Giordano, Anne Laval, Sanna Mander, Simone Massoni, Laurent Moreau, Sac Magique, Studio Fludd, Charlotte Trounce, Violeta Lopiz + Valerio Vidali, JooHee Yoon e Bruno Zocca.

Info: www.triennale.org
     

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