Passa ai contenuti principali

Bere Miscelato: Negroni cocktail. Una leggenda italiana

Il re dei barman Luca Picchi presenta il libro Negroni cocktail. Una leggenda italiana (Giunti Editore)
La storia, le tecniche, gli ingredienti, i mix classici, le interpretazioni dei bartender più noti: tutti i segreti di un cocktail che è diventato leggenda.
Questa sera alle 18.00 presso Settembrini Libri e Cucina

Cocktail italiano per eccellenza, conosciuto in tutto il mondo, il Negroni è stato una delle prime espressioni del made in Italy. Il fuoriclasse dei bartender Luca Picchi ne ripercorre la storia appassionante in un libro pubblicato da Giunti Editore con la collaborazione di Campari, l’ingrediente per eccellenza che contraddistingue, da sempre, il Negroni: una lettura preziosa sia per chi ama la tradizione, sia per chi vuole scoprire i fondamentali del bere miscelato che oggi tanto fa tendenza.

“Curiosità, passione e rispetto. Credo sia questo che tanti anni fa mi ha spinto a seguire una flebile traccia per cercare di fare luce sulle leggende che aleggiavano intorno al cocktail più aristocratico del mondo, il Negroni.”

“Muovendosi sulle tracce del conte, Luca Picchi ha compiuto una garbata e scintillante operazione di storico. Per questo a lui, al conte Camillo Negroni e ai Negroni che il mio amico sa preparare come nessuno, dobbiamo sincera gratitudine.” Così scrive Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani nella prefazione al libro.

Dopo la presentazione la serata continuerà al Settembrini Cafè, di fronte alla Libreria, in via Luigi Settembrini 21, dove Luca Picchi e il barman di Settembrini, Colin Bates, "metteranno in scena" il Negroni cocktail nella sua versione classica e contemporanea.

Settembrini Libri e Cucina
Piazza dei Martiri di Belfiore 12, Roma
Ingresso libero
Info 06 97277242

Il volume è diviso in tre parti.

La prima – Il conte Camillo – è un affresco storico e sociale degli inizi del Novecento a cavallo fra la Toscana e gli Stati Uniti. La curiosità per il celebre drink e il suo inventore, scatenata da una fotografia del 1915 che ritraeva Camillo Negroni, ha spinto l’autore a intraprendere una ricerca condotta con garbo e intelligenza consultando documenti d’epoca, interpellando testimoni, facendo luce su un pezzo di storia fiorentina e non solo. Picchi ha così ricostruito la vita avventurosa del conte Camillo tra i salotti della Firenze bene, i riti della Golden Age of Cocktail americana, gli storici caffè Casoni e poi Giacosa per approdare alla geniale intuizione che ha segnato una svolta nel bere miscelato: aggiungere un terzo di Gin al cocktail Milano-Torino (che poi si chiamerà Americano), composto da Vermouth rosso e Bitter Campari.

La sezione Twist and Classic è dedicata all’arte della miscelazione: il Negroni, re dei cocktail, è svelato sia dal punto di vista tecnico con la sua ricette classica, sia attraverso alcune sue varianti ed evoluzioni. Nel capitolo Negroni Hall of Fame 23 tra i più famosi barman del mondo creano e raccontano invece la loro variante d’autore. 

La terza, intitolata Anima, mente e cuore, è dedicata ai tre ingredienti fondamentali: Gin, Campari e Vermouth.

L’autore
Luca Picchi ha iniziato a 13 anni, quasi per gioco, a lavorare nella discoteca dello zio, il Ciucheba Club di Castiglioncello; per vent’anni ha fatto dal guardarobiere al cameriere, dal deejay all’aiuto barman. Infine: barman; qua la sua vena creativa ha trovato la strada maestra e. abbandonati gli studi universitari. si è dedicato con impeto e passione al mestiere di bartender. Oggi è capobarman al celebre caffè Rivoire di Firenze, dove lavora dal 1997. Conosciuto per la sua tenacia, è un instancabile sperimentatore; le sue ricerche vengono magistralmente divulgate attraverso masterclass, workshop e seminari dove “il Conte” Picchi, o Picci, come lo chiamano storpiandone il nome gli americani e scherzosamente gli amici, dispiega tutta la sua sapienza. Collabora con diverse aziende del settore beverage ed è l’ideatore dello ShakerClub.it, il sito diriferimento per professionisti e appassionati di mixology votati all’eccellenza. Formidabile lettore, ha una passione viscerale per la musica, in particolare il jazz.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...