Passa ai contenuti principali

Streetfood Village Tour

Streetfood Village a Spoltore (Pe): torna in Abruzzo il cibo di strada certificato
Dal 25 al 27 settembre nuova tappa in Abruzzo in occasione dello Spoltore Beer Festival

Ventitreesima tappa per il tour nazionale del cibo di strada promosso dall’associazione Streetfood. Dopo il successo di Pescara, i cibi di strada di Streetfood tornano a onorare il pubblico della terra degli arrosticini.

Da venerdì 25 a domenica 27 settembre, lo Streetfood Tour torna a far tappa in Abruzzo. Sarà Spoltore, in provincia di Pescara, a ospitare la ventitreesima tappa dello Streetfood Tour, il giro d’Italia del cibo di strada promosso dall’Associazione nazionale Streetfood che da anni certifica e promuove il vero cibo di strada italiano. 

Lo Streetfood Village sarà sistemato all’interno della seconda edizione dello Spelt - Spoltore Beer Festival, che per tre giorni porterà in piazza le birre artigianali del territorio. Per abbinare queste eccellenze dei mastri birrai, gli organizzatori del Festival hanno scelto il cibo di strada con la tendina che delizierà i palati delle migliaia di appassionati che arriveranno per il week end di festa.

«Dopo il doppio successo di Pescara ottenuto quest’anno con la collaborazione dell’Amministrazione comunale – spiega Massimiliano Ricciarini, presidente e fondatore di Streetfood – l’Abruzzo ci ha richiamato per portare il cibo di strada dei nostri “Artigiani del gusto”, l’unico cibo di strada con la tendina, quello che rispetta il disciplinare di qualità e tradizione». 

Nei due eventi di Pescara lo Streetfood Village ha accolto oltre 100 mila appassionati, a conferma della serietà e della qualità dei prodotti e dell’organizzazione. Nell’ambito dello Spelt saranno presenti numerose specialità da tutta Italia per far degustare alle migliaia di persone previste i cibi di strada più tradizionali e genuini. Ce ne sarà per tutti i gusti. 

Segreto del successo è l’organizzazione che l’associazione Streetfood mette in atto con la sua decennale esperienza. Oltre agli arrosticini anche altri tradizionali cibi di strada, come le panelle e pane ca’ meusa, cannoli e arancine siciliane, le bombette pugliesi, i panini di Mare dello chef Mario Ottaviano di Peschici (Fg), la Piada romagnola, la porchetta di Ariccia (Roma), e fritto di pesce di San Benedetto del Tronto (Ap), Olive e fritto ascolano e il richiestissimo hamburger di Chianina Igp. Una piccola ma gustosa e rappresentativa presenza della Carovana Streetfood, quella con la tendina.

L’associazione nazionale Streetfood nata nel 2004 è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da scoprire e gustare con le mani. 

Negli eventi di questo primo semestre sono stati consumati oltre 35 quintali di patate, 120 addirittura di melagrane. Oltre 15 mila piadine, poi ancora 8 mila arancine, 600 kg di Pane ca’ Meusa, 300 kg di panelle. Ancora 900 kg di paella, 30 quintali di carne argentina, 15 quintali di pesce e altrettanti di lampredotto. 

Dalla Puglia sono arrivati più di 30 quintali di bombette e 500 sono i kg di lime per i cocktail “on the road”. Dall’Abruzzo 80 mila arrosticini e oltre mille kg di farina per panigacci di Podenzana (Ms). Per finire 7.500 Panzerotti baresi e 15 quintali di polipo per oltre 6 mila Pucce salentine. 3 mila le spianate casentinesi con porcini e tartufo toscano, 450 i kg di Pastin, piatto di strada bellunese. Il tutto accompagnato da Birra StreeFood, oltre 9 mila i litri somministrati sommando i vari eventi.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...