Passa ai contenuti principali

Fondazione Masi e i Vini delle Venezie

La Fondazione Masi presenta 3 volumi sull'enologia 
Amarone e Valpolicella, Prosecco e Pinot Grigio. A Vicenza tavola rotonda tra esperti per dibattere sui vini regionali

Tavola Rotonda tra esperti domani, per dibattere del successo internazionale dei vini regionali dal cuore antico come l'Amarone e il Valpolicella, e quelli dal fascino attuale, Prosecco e Pinot Grigio. 

Domani presso la Biblioteca La Vigna di Vicenza, si terrà la tavola rotonda a presentazione della trilogia dei volumi a cura del Gruppo Tecnico Masi, editi dalla Fondazione Masi, che insieme rappresentano la storia e lo stato dell'arte della viticoltura e dell'enologia delle Venezie.

Il frutto delle ricerche e degli studi pluridecennali del Gruppo Tecnico confluiscono in un'opera composta di tre volumi - rispettivamente pubblicati nel 2006, 2011 e 2014 - per totale di 1.200 pagine, in italiano e inglese, rivolta sia agli addetti ai lavori sia a tutti i wine lovers del mondo. 

L'incontro si terrà a conclusione della mostra "Machinare e torciare. Storia e tradizione delle macchine per il vino", promossa dalla Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza nel contesto delle manifestazioni collaterali di Expo.

La Tavola Rotonda sarà l'occasione per affrontare temi tecnici di attualità legati alla viticoltura e all'enologia delle Venezie, ma ancora più in generale, a sottolineare la centralità del vino e della sua filiera nell'economia dell'agroalimentare italiano; esso rappresenta infatti un vero e proprio volano dell'export nazionale ed Expo, da poco chiuso, lo ha evidenziato al resto del mondo. 

Moderatore il giornalista Antonio Di Lorenzo, de Il Giornale di Vicenza, che stimolerà il dibattito tra coloro che hanno contribuito all'opera: Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, vicepresidente della Fondazione Masi e presidente di Federvini, Mario Pezzotti, delegato alla Ricerca presso l'Università di Verona e Ordinario di genetica Agraria dello stesso Ateneo, Lucio Brancadoro, ricercatore di Scienze Agrarie e Ambientali all'Università di Milano, Diego Tomasi , direttore presso il Cra-Vit di Conegliano e Lanfranco Paronetto, biotecnologo e referente scientifico del Gruppo Tecnico Masi.

"Sono estremamente orgoglioso che la Fondazione Masi abbia edito un'opera così completa che evidenzia e arricchisce la base culturale del successo attuale dei vini delle Venezie" - ha dichiarato Sandro Boscaini, "che prende in considerazione i 3 fattori della qualità del vino: il geoclimatico (terreno e clima immodificabili), il vegetale (la varietà dell'uva) e il fattore umano (scelte, tecniche, innovazione); in una visione che dalla storia antica arriva agli ultimi traguardi della ricerca scientifica. Il tutto raccogliendo ricerche italiane e internazionali effettuate in collaborazione con il Gruppo Tecnico Masi".

I temi proposti e gli spunti che ne deriveranno saranno quindi molteplici e spazieranno dalla viticoltura autoctona, agli studi di territorio, all'attualità del vino, passando all'importanza della ricerca a servizio del settore vitivinicolo e concludendo con la commercializzazione e l'export. 

I volumi della trilogia sono: "Oseleta, Paradigma della viticultura delle Venezie, 2006; autori Attilio Scienza e il Gruppo Tecnico Masi, il cui motivo ispiratore è l'originale uva autoctona veronese Oseleta, che Masi ha avuto l'onore di riscoprire alla fine degli anni Settanta dopo decenni di oblio. 

Il secondo volume dal titolo Le Venezie: le diversità di terroir riflesse nel bicchiere, 2011, da A.Scienza, D.Tomasi, A.Garlato, Gruppo Tecnico Masi, e infine il terzo volume, dal titolo Appassimento e Amarone: paradigmi delle tecniche vitivinicole delle Venezie, 2014 da Lanfranco Paronetto e Gruppo Tecnico Masi.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...