Agroecologia come strategia di transizione sostenibile: prende il via riflAEssi in collaborazione con il CREA
Nel quadro del Primo Congresso Internazionale di Agroecologia del Mediterraneo, svoltosi ad Agrigento dal 9 al 12 giugno 2025, è stato lanciato riflAEssi – Ricerca Innovazione e Formazione per l’AgroEcologia: azioni di Supporto per il Sistema Italia, un’iniziativa finanziata dal MAsAF e guidata dal CREA. L’obiettivo è ambizioso: far convergere ricerca, formazione e politiche pubbliche per supportare una transizione agroalimentare italiana più sostenibile, inclusiva e resiliente garantendo sicurezza alimentare e accesso a cibo sano e a un prezzo giusto e conforme agli indirizzi della Partnership Europea per l’Agroecologia e delle strategie comunitarie del Green Deal europeo.
Coordinato dal CREA, in collaborazione con FIRAB, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa, il progetto durerà quattro anni (gennaio 2025–dicembre 2028) e si articola in sei work package. Tra le attività: condivisione di un linguaggio comune per i principi agroecologici; network tra Living Labs, Gruppi Operativi PEI-AGRI e distretti biologici; potenziamento della formazione accademica e professionale; dialogo strutturato tra scienza e politica per orientare la prossima PAC.
Un elemento centrale di riflAEssi è il Knowledge Hub, piattaforma digitale interattiva che consentirà agli utenti di condividere contenuti, esperienze e dati riguardanti l’agroecologia. Parallelamente, saranno predisposte interfacce efficaci tra ricerca e decisori per influenzare la PAC con evidenze concrete. Come ha dichiarato Stefano Canali, dirigente di ricerca CREA, “la partecipazione del Masaf mostra l’interesse che le Istituzioni attribuiscono all’agroecologia come approccio per promuovere la trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari” e sarà cruciale verificare in che misura ciò si tradurrà nei contenuti della nuova PAC.
Fonti ufficiali confermano la visione strategica del progetto: FIRAB descrive riflAEssi come un’azione di approfondimento nazionale delle attività promosse dalla Partnership Europea, in sinergia con Green Deal, Farm to Fork e PAC. Tra i sei work package uno, affidato a FIRAB, punta a identificare e coinvolgere stakeholder nazionali, mappare iniziative quali Living Labs e distretti, favorire lo scambio e la co-costruzione della conoscenza agroecologica.
Il CREA, da parte sua, ha una solida esperienza nella gestione di collezioni di germoplasma e Living Labs: l’istituto conserva migliaia di varietà di olivo, agrumi e fruttiferi e partecipa a progetti nazionali e internazionali sull’innovazione e la biodiversità agricola (creafuturo.crea.gov.it). Tali competenze costituiscono il patrimonio scientifico da cui riflAEssi attinge per promuovere formazione, sperimentazione in campo e dialogo con i decisori pubblici.
L'iniziativa riflAEssi si inserisce di fatto come trait d'union tra la dimensione europea e le specificità italiane. Costruisce reti multi-attoriali, mette a disposizione strumenti digitali innovativi, rafforza percorsi formativi e orienta le politiche della PAC verso obiettivi concreti di sostenibilità. Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di trasformare la ricerca in pratiche consolidabili nei territori, con risultati misurabili in termini ambientali, economici e sociali.
In sintesi, il progetto riflAEssi risponde alla crescente esigenza di sistemi agricoli resilienti, attivando una rete italiana capace di coniugare innovazione, formazione, policy e biodiversità. Le prossime mosse saranno determinanti perché la promessa diventi pratica.
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